Il petrolio Brent determina il 60 % di tutto il mercato, nonostante una produzione nettamente limitata e una composizione meno pregiata rispetto al WTI, che vanta una minore produzione di zolfo.
DI seguito vengono presentatigli aggiornamenti sul prezzo del petrolio Brent per Agosto 2019 e le previsioni in tempo reale.
Quotazione Petrolio Brent agosto 2019: aggiornamenti sul prezzo
Nonostante il WTI risulti qualitativamente migliore rispetto al Brent, c’è da dire che il costo di quest’ultimo in molti casi è nettamene maggiore.
Infatti le motivazioni sono un aumento esponenziale della produzione USA che deprime la quotazione del WTI, inoltre c’è anche la riduzione dei flussi delle piattaforme del Mare del nord che produce un incremento del costo del Brent.
Dal 2010 è stato possibile vedere una vera e propria impennata dei costi al barile, accentuata ed esacerbata da una maggiore domanda da parte del mercato asiatico.
Pur seguendo delle dinamiche simili, le tue tipologie di greggio non hanno mai la medesima quotazione infatti mentre il WTI, è scaturito alle fluttuazioni della New York Mercantile Exchange; il Brent fa riferimento al mercato del London International Petroleum Exchange.
Ad oggi il prezzo di quest’ultimo si attesta a 63.46, registrando un aumento complessivo dello 0.11%.
Conoscere l’andamento del mercato del petrolio Brent, è fondamentale soprattutto per coloro che hanno interessi negli investimenti sul mercato dell’oro nero.
Fondamentale è essere sempre al corrente della salute economica dei maggiori paesi importatori di petrolio, capendone così la valutazione della domanda nei momenti di recessione o espansione.
Il Brent viene valutato in dollari americani, motivo pere cui questo rappresenta un altro paramento di grande importanza al momento della presa di decisione di un investimento sul greggio in quanto il valore del dollaro in relazione all’euro influenza notevolmente la tendenza di acquisto del greggio.
Ovviamente per gli azionisti è fondamentale monitorare le variazioni delle quotazioni del petrolio, cercando di comprendere i valori di riferimento per i mercati europei.
La via migliore per essere continuamente e costantemente è verificare le borse online che presentano in tempo reale tutti i movimenti in tempo reale.
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Le previsioni sono integrate con la presenza dei costi al barile sia in apertura che in chiusura, oltre che le oscillazioni medie massime e minime della giornata.
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Conoscere a fondo movimenti del mercato petrolifero è essenziale per sapere quando comprare e vendere.
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Le previsioni di agosto 2019 sulla quotazione del Petrolio Brent
Il mercato petrolifero è uno degli argomenti maggiormente affrontati anche in ambito di politica estera, motivo per il quale non è raro che le oscillazioni e l’incremento dei costi derivino da delle tensioni che animano le maggiori potenze mondiali.
Le previsioni per i prossimi mesi dei costi del petrolio, e sopratutto del Brent, devono tenere in grande considerazione il momento caldo che si sta respirando in medio oriente.
Specialmente il braccio di ferro tra Iran e Stati Uniti è nell’occhio del ciclone, per ciò che riguarda un possibile aumento del costo al barile; situazione che sembra non avere una via di conciliazione, se non prima di sei mesi.
La crisi, che ha visto un’escalation a partire dal Maggio 2019, è stata esacerbata dal mancato accordo sul nucleare tra i due massimi esponenti delle nazioni in combutta.
Ovviamente il mercato che ha risentito in maniera più sostanziosa tuta la tensione è stato quello petrolifero, in quanto da un lato l’Iran è uno dei primi paesi esportatori di greggio, mentre gli Stati Uniti si configurano come i più importanti consumatori di oro nero.
L’abbattimento del drone, voluto dalla Casa Bianca ha dato un colpo importante, tanto che nel giro di pochissimo tempo le quotazioni hanno raggiunto un aumento di 1,23 dollari al barile per il Brent.
Il range di prezzo sul quale la maggior parte degli analisti economici, sono più favorevoli per ciò che riguarda le previsioni future è tra i 60 ed i 70 dollari al Barile.
Sono pochissimi ad essere convinti che, un potenziale inasprimento della crisi possa causare un’impennata in grado di arrivare fino agli 83 dollari.
Ovviamente la situazione con l’Iran, non è la sola ad influenzare il mercato petrolifero; altra motivazione è anche la guerra commerciale tra Usa e Cina.
C’è da dire che la maggiore spinta oscillatoria resta sempre in rapporto alla domanda nazionale di consumo di petrolio in carburante ed altri prodotti derivante da questa essenziale materia prima .
Alcuni analisti economici, sono maggiormente orientati a parlare di un rialzo concreto fino a 78 dollari al barile del Brent per i prossimi 3 mesi.
La situazione da Maggio a Luglio in ambito geopolitico ha avuto un netto peggioramento, facendo da sfondo ad una situazione economica sempre più tesa.
Nel corso dei mesi estivi è altamente improbabile che la produzione di petrolio riesca ad aumentare tanto da avviare un processo di compressione del prezzo del Brent; questo lascia spazio ad una situazione di speculazione che potrà subire dei ritocchi solamente con l’arrivo dell’autunno.
Il trading sul petrolio in questo momento, richiede un’attenzione molto particolare e una valutazione oculata prima di procedere in investimenti azzardati e pericolosi.