Recensione con giudizio e trama di Animali Notturni, il nuovo film di Tom Ford. Jake Gyllenhaal e Amy Adams nel cast della pellicola.
Recensione di Animali Notturni, Tom Ford torna al cinema con un nuovo film
È giunto in queste ore nelle sale italiane Animali Notturni, seconda opera da regista di Tom Ford. Sono trascorsi ben sette anni da A single man, film che vedeva il protagonista, Colin Firth, alle prese con il dramma di un professore omosessuale, costretto a sopportare il dolore per la perdita del proprio compagno. In Animali Notturni, il regista torna ad accendere i riflettori proprio sul tema della perdita, del conflitto interiore e di tutte quelle oscure sfumature dell’animo umano.
Presentato nel corso della 73esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, Animali Notturni si prepara a conquistare chi già con A single man aveva iniziato ad apprezzare lo stile di Tom Ford, passato dietro la macchina da presa dopo oltre venti anni da protagonista nella grande moda internazionale. Si torna dunque al cinema con una certa aspettativa, soprattutto considerando i nomi degli attori presenti nel cast.
In Animali Notturni troviamo infatti Jake Gyllenhaal e Amy Adams nel ruolo di assoluti protagonisti e, al loro fianco, attori del calibro di Michael Shannon, Aaron Taylor-Johnson e Isla Fisher. Saranno i loro volti ad alternarsi durante le due ore di pellicola, dando vita ad un crescendo di tensione capace di tenere costantemente gli occhi degli spettatori incollati al grande schermo.
Inutile sottolineare quanto una personalità come Tom Ford riesca ancora una volta a donare intenso risalto all’estetismo, affidando i titoli di testa ad una serie di nudi femminili, con tanto di imperfezioni in primo piano. Subito dopo, la decadenza lascia spazio all’ipocrita perfezione di Amy Adams e Armie Hammer, per poi, solo successivamente, spostare la camera su Jake Gyllenhaal e Isla Fisher.
Sin da subito, l’attenzione si concentra sull’animo dei protagonisti, a cominciare da Susan (Amy Adams). Una donna affascinante, intrappolata da sempre nel ruolo di perfetta borghese, incapace di allontanarsi da quel mondo che su di lei han da sempre costruito i suoi genitori. L’eterno conflitto tra testa e cuore l’han portata ad affrontare determinate scelte nel corso della sua esistenza, ma è solo con lo scorrere del tempo che Susan si ritroverà a guardarsi indietro, raggiungendo così la consapevolezza di non aver fatto della propria vita ciò che sognava quando era ragazza. Le sfumature glaciali del suo aspetto esteriore si sono man mano trasformate in una vera e propria corazza, in un muro attraverso il quale non riesce più a far trasparire alcun desiderio o passione. Quando il passato torna a bussare alla sua porta, Susan arriva a toccare un tale livello di dolore da veder sciogliere queste barriere e renderla emotivamente nuda, aprendo così il cuore ad ansie e paure, ovvero a tutte quelle emozioni rimaste intrappolate nei suoi anni migliori.
Dal canto suo invece, Jake Gyllenhaal porterà in scena un dolore parallelo a quello di Susan. Abbandonato nel più brutale dei modi, Edward (Jake Gyllenhaal) raggiungerà la sua vendetta in una maniera alternativa ed intima. Lo farà infatti attraverso la sua prima opera letteraria, dedicata a Susan e a lei recapitata prima che venisse data in stampa. Ciascuna pagina del libro scaverà profondamente nell’animo della donna, costretta a fare i conti con il proprio passato e con il relativo prezzo da pagare per le decisioni prese. È proprio Susan a far parte degli animali notturni a cui fa riferimento il titolo del film, costretta a veder calare il buio più nero nella propria anima, proprio come accade al protagonista del romanzo giunto nelle sue mani.
Trama e giudizio del film, Jake Gyllenhaal e Amy Adams nel cast
Animali Notturni basa la propria story-line su Tony e Susan, romanzo scritto nel 1993 da Austin Wright. Protagonista assoluta del film è proprio Susan (Amy Adams), una gallerista affascinante, sposata ad un uomo che tutte le altre donne le invidiano, Hutton Morrow (Armie Hammer). La loro vita da favola rappresenta però una mera illusione, poiché dentro di sé, Susan non percepisce altro che solitudine e disincanto, per tutto ciò che avrebbe davvero voluto fare della propria vita, rispetto a ciò che invece ha poi effettivamente realizzato, incastrata nelle sue radici alto borghesi. Il dialogo con suo marito è ormai inesistente e, una volta che questo è di nuovo assente per lavoro, Susan si ritrova ad affrontare l’ennesimo week end da sola a casa. Questa volta però, a farle compagnia sarà un libro, firmato dal suo ex marito Edward (Jake Gyllenhaal), a lei dedicato e inviatole a casa via posta. Man mano che Susan andrà avanti con la lettura, prenderà forma un parallelismo tra il dramma contenuto nelle pagine e quello contenuto nel suo cuore. Il suo buio interiore uscirà finalmente fuori, facendole ripercorrere la sua storia d’amore con Edward e facendole pagare così il prezzo delle sue scelte.
In Animali Notturni, un filone narrativo si riferisce dunque al presente di Susan ed un altro al suo passato con Edward. Sarà però il terzo filone narrativo, ovvero la storia raccontata nel libro, a donare sin da subito tensione al film. Il protagonista, Tony Hastings, si ritrova improvvisamente ad affrontare un dramma profondo, ovvero la morte di sua moglie Laura (Isla Fisher) e di sua figlia India (Ellie Bambier), avvenuta per mano di alcuni balordi (tra cui Aaron Taylor-Johnson e Karl Glusman). Il suo non riuscire a prendere la decisione più giusta quando necessario, non farà altro che devastare la sua anima, trascinando la sua esistenza verso un epilogo che, parallelamente, sembra invece condannare Susan ad un’eterna dannazione.
Sin dalle prime scene del film si viene trasportati su una altalena di emozioni, in un turbinio di paure, angosce e spiriti di vendetta. La devastazione dei protagonisti non può far altro che travolgere gli spettatori, che su questa altalena si ritroveranno così ad emozionarsi, a commuoversi ma anche a provare paura e rabbia. Il finale del film lascia spazio ad un largo ventaglio di interpretazioni, le quali porteranno inevitabilmente il pubblico a spaccarsi a metà. C’è chi lo troverà deludente, chi invece si appassionerà ancora una volta allo stile di Tom Ford ma, senza dubbio, saranno ben pochi coloro che avranno il coraggio di sconsigliare Animali Notturni, un film capace di segnare e dunque, in conclusione, meritevole di esser visto e goduto.