Arriva nelle sale il nuovo Cinecomic Marvel Black Panther con il candidato all’Oscar 2018 Daniel Kaluuya, Lupita Nyong’o e Chadwick Boseman. Vi forniremo trama, recensione e comme nto
Il Wakanda è uno stato dell’Africa che vive nell’ombra. Da anni sono costretti a nascondersi per proteggersi dai possibili attacchi stranieri nel tentativo di ottenere la risorsa più importante del loro paese: il vibranio. È un metallo che se lavorato, permette una tecnologia moto più avanzata rispetto a tutti i paesi del resto del mondo. In realtà c’è chi questo vibranio lo ha già visto, un “colonizzatore” di nome Chloe (già visto in “Avengers Age of Ultron”) vuole sottrarglielo per poi rivenderlo al miglior offerente. Avrà sicuramente bisogno di qualcuno che conosce bene la popolazione Wakandiana, che non ci si riconosce ed è in cerca di vendetta e che forse…
I Cinecomic di casa Marvel sono tra i film più visti in tutto il mondo e tra i pochi prodotti audiovisivi che sentono di meno la crisi di questo mercato. Qual’è il loro più grande segreto? Semplice, Kevin Feige, lui è la mente che si cela dietro tutti questi film. In molte interviste gli attori raccontano piccoli aneddoti attorno alla sua figura, sicuramente ciò che evince è una sua prenza costante durante tutta la lavorazione di ogni film. Segue passo passo ogni fase, dalla scrittura alla realizzazione effettiva e motiva gli attori con messaggi mattinieri prima di recarsi sul set.
Un film su un solo personaggio richiede uno schema diverso rispetto al film di gruppo. I fatti di Black Panther riprendono dalla “Civil War” e dalla morte del padre del principe T’Challa, l’erede al trono del regno di Wakanda. Diventare Re è un ruolo che richiede responsabilità e un comportamento autoritario, diplomatico ma sopratutto integerrimo, proprio come suo padre. È proprio questo rapporto con il padre uno dei temi principali del film, visto come mito o come demone, uno da cui prendere esempio o da vendicare? Altro tema importante è la condivisione, che sia un discorso meramente interazziale o di tecnologie, questo è un altro tema centrale del film, molto politico e vicino a un pensiero di sinistra legato al fatto che tanti possono avere le ricchezze. Per questo primo film su Black Panther, il regista Ryan Coogler ha chiamato attorno a se alcuni tra i migliori attori del cinema “Black”, com’è stato recentemente etichettato dopo un’edizione degli Oscar a cui non presenziarono attori neri. Oltre al protagonista Chadwick Boseman, notiamo la presenza di attori di prestigio come: l’esperta Angela Basset, Daniel Kaluuya, Lupita Nyong’o e Forest Withaker.
Per Daniel questi ultimi due anni lo hanno visto al centro delle scene, visto il gran numero di soddisfazioni che si è tolto. Lavorare in un film Marvel non è un punto d’arrivo ma una conquista per uno come lui che grazie a “Scappa Get out” è riuscito ad ottenere una candidatura ai Golden Globes e sopratutto agli ultimi Oscar, entrambe nella categoria miglior attore protagonista.
Chi di Oscar se ne intendono sono Lupita Nyong’o e Forest Withaker vincitori nel 2014 con “12 anni schiavo” e nel 2006 con “L’ultimo re di Scozia”. In questo film prestano la loro enorme esperienza per supportare al meglio Chadwick Boseman e restituire al pubblico la giusta credibilità per un personaggio che nei prossimi anni si ritaglierà uno spazio sempre più grande nell’Universo Cinematografico Marvel (lo vedremo protagonista già nei prossimi “Avengers Infinity World” in uscita ad Aprile 2018).
Per i fan del genere non deluderà le aspettative, è un film onesto che esprime già dalla locandina e dal trailer il senso dello spettacolo che andrete a vedere.