Streaming trailer con cast e recensione de La verità sta in cielo, film con Riccardo Scamarcio che racconta la sparizione di Emanuela Orlandi.
Roberto Faenza porta al cinema la sparizione di Emanuela Orlandi, nel cast anche Riccardo Scamarcio e Maya Sansa
Ogni anno se ne è tornato a parlare, e così continua ad essere da oltre trenta anni, quasi a ricordarci di non dimenticare, perché il rimuovere determinate cose dalla nostra mente equivarrebbe quasi a divenire complici dei colpevoli. Non si sa se Emanuela Orlandi sia ancora viva o per quanto, in caso contrario, sia effettivamente proseguita la sua esistenza da quel terribile giorno del 1983 in cui se ne persero le tracce. Non è stata certo l’unica persona scomparsa nel nulla, basti pensare ai più recenti fatti di cronaca che danno per disperse addirittura delle bambine, piccole creature di cui le famiglie da un giorno all’altro non hanno più avuto notizie. Con Emanuela Orlandi si è però scatenato un vero e proprio tormentone mediatico, di quelli che portano tutti noi a farsi un’idea su chi sia il reale colpevole e quindi su come siano andate effettivamente le cose.
Del caso Orlandi se ne è tornato a parlare molto in questi ultimi tempi, appena una settimana fa per via della partecipazione di tre giovani nipoti di Emanuela Orlandi al talent X Factor, e ancora in queste ore per l’uscita al cinema del film La verità sta in cielo. Il titolo della pellicola non lascia molti dubbi e rimane molto fedele alla realtà poiché sì, la verità sta in cielo e probabilmente lì rimarrà per sempre. Risale infatti allo scorso mese di maggio l’archiviazione del caso Orlandi decisa dalla Cassazione, evento che ha così posto una pietra tombale sulla vicenda e messo a tacere qualsiasi eventuale nuovo testimone.
Il film, diretto da Roberto Faenza, porta sul grande schermo una ricostruzione dei fatti attraverso una sorta di docu-fiction pronta a mettere di fronte agli spettatori ciò che il regista ha raccolto in oltre quattro anni di lavoro attraverso archivi e testimonianze. È di queste ore la notizia che vuole Famiglia Cristiana contrariata per quanto emerso nella pellicola ed effettivamente, nel corso del film, ci si ritrova più volte a storcere il naso per tutto ciò che concerne l’ambiente ecclesiastico. Negli anni sono state numerose le piste seguite dagli inquirenti, nessuna delle quali ha poi portato ad una risoluzione del caso, eppure la maggior parte delle persone ha scelto di credere a quella del complotto anticlericale, seguendo probabilmente quel filone narrativo che da anni raffigura il Vaticano come una culla di angeli e demoni. Sempre Famiglia Cristiana punta il dito contro chi ha voluto dar peso alle dichiarazioni di personaggi considerati come poco trasparenti e per nulla attendibili. Con questi termini ci si riferisce in particolare ad un pentito della band della Magliana e a Sabrina Minardi, ex compagna di “Renatino” De Pedis, boss a capo della banda dei Testaccini.
Effettivamente, nel corso de La verità sta in cielo, tutto sembra portare il pubblico a credere alla storia per cui Emanuela Orlandi sarebbe stata rapita per un regolamento dei conti tra gli ambienti della malavita ed il Vaticano, in particolare lo IOR di Marcinkus, ma è pur vero che le parole di Sabrina Minardi vengono più volte messe in discussione dalla dubbia lucidità della donna. Particolarmente significativa è la frase pronunciata dalla testimone, secondo la quale una tossicodipendente viene considerata una vera e propria nullità mentre gli insospettabili, ovvero quelli che spesso si rivelano essere i reali colpevoli, vengono rispettati da tutti. Ecco, la sensazione che il film lascia sulla pelle e nel cuore sin dal momento in cui scorrono i titoli di coda sul grande schermo, è proprio questa. L’impotenza cioè di non poter dare giustizia alla povera Emanuela Orlandi, presumibilmente uccisa in maniera brutale pur di non lasciare tracce del suo corpo, ed il vedere sotto i nostri occhi quanto la corruzione sia stata e continui ad essere presente in una città maestosa ed importante come Roma.
Streaming trailer de La verità sta in cielo e recensione del film, l’indagine sul caso è stata archiviata nel maggio 2016
“Ce la mangiamo Roma”. Lo dice Renatino De Pedis (Riccardo Scamarcio) nella pellicola e lo hanno ripetuto i boss della malavita legati alla recente inchiesta di Mafia Capitale, quasi a sottolineare con una parola d’ordine questo filo che nessuno ancora riesce a spezzare e intorno a cui avvengono terribili fatti, tra cui probabilmente la sparizione della giovane Emanuela Orlandi.
La pellicola La verità sta in cielo si sviluppa in due tempi. Sin dalle prime scene trasmesse assistiamo agli ultimi attimi di vita di Emanuela Orlandi per poi essere catapultati ai giorni nostri, ovvero quelli in cui scoppia lo scandalo romano di Mafia Capitale. La stampa britannica decide di tornare ad indagare sul caso Orlandi proprio perché vede emergere un collegamento tra quanto accaduto a Roma nel giugno del 1983 e gli avvenimenti del dicembre 2014. A partire da Londra in direzione Roma è la giornalista Maria (Maya Sansa) pronta ad incontrare la sua collega Raffaella Notariale (Valentina Lodovini) che in precedenza ha avuto modo di intervistare Sabrina Minardi (Greta Scarano). La Minardi altro non è che l’ex compagna di Renatino De Pedis (Riccardo Scamarcio), boss della malavita romana rimasto ucciso in un agguato, nonché unica superstite e quindi unica testimone di quanto accaduto negli ambienti malavitosi e clericali negli anni della scomparsa di Emanuela Orlandi. La testimonianza della donna non viene considerata attendibile, o almeno non totalmente, ma finisce comunque per essere trascritta da Raffaella Notarile nel libro Segreto Criminale. La giornalista Maria invece, interpretata al meglio da Maya Sansa, dovrà fare ritorno a Londra a mani vuote, dopo aver sfiorato una presunta verità ed essere rimasta prima minacciata da alcuni uomini sconosciuti e poi manipolata dagli stessi per essere messa fuori strada nel corso delle proprie indagini.
Dopo aver alternato l’inchiesta giornalistica ambientata nel presente e la ricostruzione dei fatti risalente al passato, Roberto Faenza opta per chiudere il film lasciando al pubblico la possibilità di scegliere a cosa credere, e quindi se interpretare in malafede quanto ordinato di recente dalla Cassazione oppure convincersi che davvero nessuno, tra Magistratura, Vaticano e Giornalisti sia mai riuscito a scoprire cosa sia realmente accaduto alla povera Emanuela Orlandi.
Dalla giornata di ieri, giovedì 6 ottobre 2016, arriva dunque nelle sale La verità sta in cielo, una sorta di noir cinematografico, capace di alimentare i sospiri del pubblico portandolo a volte a storcere il naso ed altre a sorridere amaramente a mezza bocca, per una verità che forse mai emergerà ma che anzi continuerà sempre a rappresentare una della peggiori macchie della storia più recente del nostro Paese.