Arriva nelle sale Loro 2, secondo capitolo del film su Silvio Berlusconi realizzato dal premio Oscar Paolo Sorrentino, con Toni Servillo e Elena Sofia Ricci. Vi forniremo trama, recensione e commento.
Recensione del film “Loro 2”
Siamo nel 2010, Silvio Berlusconi sta decidendo la strategia migliore per “tornare in campo” e vincere le elezioni. Parallelamente il rapporto ventennale con la moglie Veronica Lario è agli sgoccioli e Sergio Morra sta per realizzare il suo obiettivo. Il Re è nudo o si sta per spogliare?
Video recensione del nostro inviato:
“Mentre tu sei ad un cocktail e sfiori giovani schiene di donne, o balli sentendo contro il tuo petto giovani seni, in quel preciso momento, in qualche stanzetta piena di fumo, c’è un giovane che lavora e, magari imprecando, fa quel che dovresti fare tu. Ecco: il giovane nella stanzetta ero io” Con questa frase di Dino Buzzati, Silvio Berlusconi si è spesso descritto. Dalle cronache di questi ultimi 25 anni crediamo di sapere tutto riguardo la sua persona soprattutto una sfera intima che, dopo le cronache legate al 2010, ha fatto emergere una serie di intercettazioni telefoniche tra lui e alcune ragazze. Da quel “Giovane uomo del fare” a un uomo che sta per tornare in campo, cosa è cambiato?
Paolo Sorrentino e Silvio Berlusconi: la narrazione del potere
Raccontare e descrivere Paolo Sorrentino, è un meccanismo assai complesso. In tanti si dichiarano annoiati dai suoi film, qualcuno insinua che copia altri registi, altri non lo capiscono e qualcun altro lo decanta. Sicuramente parlare del regista napoletano alimenta un fenomeno che, anche se letto in chiave negativa, va comunque sostenuto perché attualmente è uno dei massimi rappresentanti di un cinema italiano che sta vivendo un periodo negativo.
A nostro avviso il cinema di Paolo è molto più semplice di quello che sembra. A tutti i detrattori che insinuano sia senza trama, in realtà una storia è ben presente ma è più semplice di quello che sembra. Da “l’uomo in più” a oggi,le caratteristiche del personaggio sono il punto di interesse, capire cosa lo muove nell’agire in certe situazioni. Per questo nel ritorno cinematografico della coppia Sorrentino-Contarello, dopo l’Oscar con “La Grande Bellezza” e lo straordinario successo televisivo di “The young pope”, scava in ciò che secondo loro è fondamentale per l’ex Cavaliere. Un uomo che non si arrende al passare del tempo, al quale nessuno vuole assistere nel tentativo di mostrargli il vulcano che erutta (n.b. Silvio si è fatto costruire un vulcano nel giardino della villa), un venditore che ha perso la sua vera natura, un uomo che non vuole chiamare Mike Bongiorno perché incontrarlo vorrebbe dire specchiarsi di fronte a se stesso e rendersi conto di tante cose. Tutto questo nascondendo un evidente giudizio politico che sarebbe fuori luogo, perché allontanerebbe dalle tematiche che emergono dal film, ma che in realtà è velatamente presente grazie a dei toni di tenerezza che spesso ridicolizzano un anziano signore come Berlusconi che si comporta da ragazzino.
Un ulteriore interessante tematica presente nel film è contrapposta a quella del protagonista: i giovani. Con gli occhi di Stella, interpretata da una bravissima Alice Pagani, ci addentriamo in questo mondo di “Loro” che sebbene sia declinabile in tanti modi, ci soffermeremo nell’analisi di questo personaggio a definirli come coloro che sono attorno a Berlusconi. Stella è la visione su chi, per la paura di fallire, per voglia di arrivare, è disposto a tutto pur di ottenere la notorietà. Grazie al suo sguardo entriamo nelle vite delle ragazze che, nonostante ciò hanno paura, per un futuro che credono di ottenere solo concedendo il loro corpo e non grazie a un processo meritocratico.
“Loro” sono l’harem attorno al potere, ma siamo anche noi che accettiamo, nel nostro piccolo, di eludere la regolamentazioni grazie a un favore di qualsiasi natura. è un cast di attori sontuosi dove spiccano Toni Servillo e Elena Sofia Ricci. È un film di Sorrentino dove, oltretutto quello appena descritto, si ride e finalmente ci sono due donne ben descritte e inquadrate (motivo per cui attendiamo con ansia un prossimo film magari solamente al femminile). È cinema declinato alla Sorrentino, che può essere apprezzato solo sul grande schermo.