Arriva nelle sale Oceania, nuovo cartone Disney con la regia di Ron Clements e John Muskers. Ecco la trama e la recensione.
Vaiana è una Principessa figlia di Capo Tui, re di Motu Nui, isola del Pacifico. Il suo territorio è minacciato da un demone le cui origini risalgono a una leggenda di migliaia di anni prima. Per dimostrare di essere la vera erede al trono dovrà andare alla ricerca del semi Dio Maui, del suo amo e del cuore di Te Fiti, così assieme potranno sconfiggere la temibile Te Ka. Tre elementi sparsi nell’Oceano Pacifico, la giovane Vaiana riuscirà nella missione?
Oceania: Recensione del cartone animato Disney 2016-2017
Un film è un po’ come un bambino, ne è lunga l’attesa e la preparazione ma poi, appena nato, è un attimo che ti diventa grande. Si inizia sempre da una prima fase di documentazione. I registi RonClements e John Muskers, decani del mondo Disney, in seguito a una riflessione durata quasi 5 anni hanno deciso di tornare a dirigere un lungometraggio. Dopo “La principessa e il ranocchio” (ultimo film totalmente in 2D), già rivoluzionario per l’universo cinematografico che li accoglie, perché presenta come protagonista una ragazza di carnagione scura, oggi si ripresentano nel mondo delle principesse ma spostando i loro orizzonti tra le Isole del Pacifico. “Vorremmo approfondire i miti delle popolazioni del Pacifico” così si sono rivolti al produttore esecutivo John Lasseter, nonché rivoluzionario uomo Pixar, la cui risposta è stata: “3 settimane”; secco, lapidario, ma nonostante ciò pieno di entusiasmo nell’intraprendere un nuovo progetto. Alla coppia di registi hanno deciso di affiancare un team creativo pronto ad apprendere colori, musiche, sensazioni. Così, in questo melting-pot di culture è nato: “Oceania”.
Segue poi l’effettiva realizzazione e resa. Lungometraggio introdotto dal immancabile appuntamento con un corto, intitolato: “Testa-Cuore”; sul dualismo in tema di scelte effettuate nella vita quotidiana, diretto da Leo Matsuda, divertente e brillante al tempo stesso.
Il film che, con le sue 600 copie, arriva nello stesso anno di “Zootropolis”, fatto insolito accaduto in sole 7 occasioni, si scardina dal filone cinematografico delle principesse idealizzate. L’adolescente narrativamente, ha tutte le caratteristiche delle precedenti protagoniste, è destinata al trono ha una vita agiata, ma non ha una storia d’amore e non è condotta da un uomo. In casa Disney, questa rivoluzione sulla figura femminile, è stata attuata già da tempo, il settimo capitolo di “Star Wars” ne è stato un segnale netto e deciso verso questo cambiamento. Storicamente la casa di Mickey Mouse ha sempre avuto un impatto sociologio sulla crescita delle generazioni, i cartoni sono le prime immagini che da piccoli vengono mostrate dai genitori, tutti hanno una morale, positiva e lasciano un piccolo insegnamento, permettendo a spettatori adulti di poter trarre molti spunti di riflessione.
Sebbene gli anni passano per tutti anche questo ultimo capolavoro ha questa doppia faccia: da un lato la storia di una ragazza che sprona a credere in se stessi e non aspettare le occasioni della vita, ma proporsi e cercare di rinnovarsi ogni giorno. Vaiana non ha alcun legame amoroso perché non ne ha bisogno, supererà il Reef perché vuole andare oltre i suoi limiti, perché è determinata e autodidatta il tutto è un evidente processo di crescita. A rafforzare questo concetto, la figura di Maui, un Semidio i cui tatuaggi ricordano Hercules (presente nella filmografia dei registi Ron e John), la sua forza e i suoi muscoli non sono niente di fronte alla caparbietà di Vaiana, difatti il suo strumento che gli dà potere è “un amo” utile a lui per trasformarsi ma soprattutto ad appigliarsi all’energia della protagonista. Oltre a loro due è curioso vedere come l’acqua, l’oceano, sia un personaggio fondamentale nella storia, indicando la via a Vaiana facendole dire: “So di non sapere perché l’acqua mi ha scelto” (riferimento alla famosa frase di Socrate).
È curioso riconoscere alcuni Easter Egg del mondo Disney sparsi durante il film. Quando l’acqua sceglierà Vaiana ci sarà una scena che ricorda Mosè e l’apertura degli Oceani, in quel momento, tra i pesci, si nota la stessa tartaruga del film “Alla ricerca di Dory”. Nella battaglia contro i temibili Pirati Kakamota, i protagonisti usciranno di scena in un modo che ricorda fortemente “Guerre Stellari”. Beh, ora che il bimbo sta per nascere, non vi resta che attendere il 22 Dicembre, pronti per andare a vederlo al cinema.