Arriva nelle sale Overlord, il nuovo film horror prodotto da J.J.Abramscon PilouAsbæ.
Seconda Guerra Mondiale, siamo all’alba dello sbarco in Normandia, atto storico da cui partirà la liberazione di tutta l’Europa dal regime dittatoriale in corso in quegli anni. Un piccolo gruppo di soldati Americani sta arrivando in Europa, con l’obiettivo di liberare un paese dove risiede una strategica torre di controllo Germanica. All’arrivo nel paese i soldati americani scopriranno che quel luogo non sarà poi così semplice da liberare e che in quella torre succedono cose troppo particolari. Saranno in grado di gestire una situazione simile?
Recensione Overlord: non è il solito film sulla seconda guerra mondiale
Lo stupore nella vita è una sensazione che non proviamo troppo spesso, accade per qualche evento che non ci aspettiamo, qualcosa che mai avremo immaginato potesse essere in un certo modo. È proprio per questo che “stupore” è la parola più giusta quando si parla di un film come “Overlord”. Dovevamo aspettarcelo che la presenza di J. J. Abrams fosse sinonimo di una profonda attenzione e controllo del lavoro in fase di realizzazione, già evidente sin dalle prime immagini del film.
Per questo la scena iniziale, quando Boyce è sull’aereo, che poi viene attaccato e crolla, è una delle migliori di quel genere che si siano mai viste. La camera è quasi fissa su di lui e quando si stacca segue lo sguardo del protagonista, permettendo a noi di vivere le sue stesse sensazioni, paure e ansie, che lì per lì immaginiamo possono essere molte. Oltre a un’ottima effettistica speciale, la precisione di quella scena è data anche dalla scenografia, credibile, reale, non sembra mai frutto della fantasia umana.
La “paura” in realtà è quasi sempre densa di terrore, soprattutto quando Boyce e gli altri soldati arrivano al villaggio da liberare. Viviamo tutto ciò che si può provare in un momento complesso come quello. Questo sentimento è ancora più alimentato non appena entriamo in contatto con il cattivissimo tenente Willis. L’interpretazione diPilouAsbæk, noto nel campo della serialità soprattutto grazie alle sue partecipazioni ne “Il trono di Spade” e “I Borgia”, è perfetta, riesce a intimorire anche senza il bisogno del trucco, ha una potenza nello sguardo che va oltre la semplice interpretazione, da spettatore quando lo vedi sulla scena non ti aspetti mai la sua prossima mossa.
In questo suo secondo film Julius Avery oltre a portare lo sguardo quasi sempre fisso su Boyce, ha dimostrato di essere un regista di valore, tanto da meritarsi un consolidamento nel lungometraggio, vista anche la sua vasta esperienza nei corti. Sceglie inquadrature sicure, ha un timing preciso in alcuni momenti importanti che fanno sobbalzare lo spettatore dalla sedia. Soprattutto ha un’ottima padronanza del genere e della materia cinema mixando l’horror con l’action.
Questo film è cinema allo stato puro. Travolge lo spettatore in un turbinio di emozioni ed è uno di quei lavori che va visto a scatola chiusa, senza sapere cosa aspettarci, perché in ogni scena sa come stupirci.