Recensione con trama film, giudizio e cast attori di Smetto Quando Voglio 2 – Masterclass, nuovo capitolo della trilogia con Edoardo Leo.
Arriva al cinema Smetto Quando Voglio 2 – Masterclass, recensione del film con Edoardo Leo
“La banda dei ricercatori è tornata”, così annuncia da settimane la 01 Distribution e così sarà a partire dalla giornata di giovedì 2 febbraio, quando cioè farà capolino nelle sale italiane Smetto Quando Voglio – Masterclass, secondo capitolo della fortunata saga diretta da Sydney Sibilia.
Un ritorno atteso da molti, a testimonianza di quanto sin da subito, il film che vanta al suo interno alcuni tra i migliori attori italiani in circolazione, abbia saputo conquistare pubblico e critica, raccogliendo una cascata di nomination per i più importanti festival cinematografici del nostro Paese. A distanza di tre anni esatti dalla prima pellicola, ritroveremo tutti i protagonisti che nel 2014 diedero vita ad una lunga serie di irresistibili gag.
Vi sarà dunque Pietro Zinni (Edoardo Leo), neurologo e leader del gruppo, Alberto Petrelli (Stefano Fresi), il chimico che dopo aver testato le droghe ne è divenuto completamente dipendente, Giorgio e Mattia (Lorenzo Lavia e Valerio Aprea), ovvero i due latinisti che da benzinai per poco non diventavano dei pericolosi assassini, Arturo (Paolo Calabresi), l’archeologo puntiglioso, Bartolomeo (Libero De Rienzo), esperto in macroeconomia e dunque contabile della banda, ed infine Andrea (Pietro Sermonti), l’antropologo che pur di farsi assumere dallo sfasciacarrozze ha rinnegato fino alla morte di essere laureato.
La storia riprenderà da dove era stata interrotta tre anni fa, lasciando spazio al lungo percorso di redenzione del Professor Pietro Zinni e dei suoi ex compagni di avventura. La banda di Smetto Quando Voglio avrà infatti la possibilità di purificarsi e dunque di ottenere una ripulita alla propria fedina penale, divenuta ormai del tutto imbrattata dal susseguirsi di eventi avvenuti negli ultimi tempi. Questo non significa però che a venir meno sarà la travolgente ilarità che ha caratterizzato il primo capitolo della saga cinematografica, anche perché, l’entrata in scena di nuovi personaggi, renderà il tutto ancora più irresistibile, in un’alternanza di colori sgargianti, pronti a spiccare attraverso i tanti oggetti presenti in ogni scena del film, ed una trama imprevedibile. Poco meno di due ore di pellicola, faranno ben intendere quanto però il momento clou di Smetto Quando Voglio prenderà vita nel terzo ed ultimo capitolo della saga. Infatti, come le migliori trilogie della storia cinematografica internazionale, anche l’opera firmata da Sydney Sibilia riesce a mantener costante la qualità dei film, innalzandola fino all’esplosione di adrenalina attesa per Smetto Quando Voglio – Ad Honorem.
Giudizio e trama del film, Giampaolo Morelli si aggiunge agli attori nel cast
La carta vincente di Smetto Quando Voglio è senza dubbio l’imprevedibilità della sceneggiatura, nonché le peculiarità di ciascun personaggio. Gli elementi della banda, sono infatti così diversi tra loro, da riuscire ad incastrarsi perfettamente l’uno con l’altro. Al centro della storia vi è la droga, seppur i protagonisti non nascano affatto come veri e propri criminali o spacciatori, e questo ricorda un po’ Walter White, l’acclamato protagonista di una delle serie tv più amate di sempre, Breaking Bad. Proprio come il personaggio interpretato da Brian Cranston, anche i personaggi di Smetto Quando Voglio, si ritrovano ad essere frustrati per non aver ottenuto dalla vita ciò per cui avevano studiato tanto, e finiscono per applicare la propria esperienza alla criminalità, senza però riuscire a smettere, neanche quando si vuole farlo. Soldi facili ed un senso di rivincita accompagnano le loro gesta, ma è proprio la loro innocenza, chiamata a far i conti con tipi loschi e situazioni pericolose, a far divertire ed appassionare gli spettatori. Smetto Quando Voglio cavalca così l’onda di successi come appunto Breaking Bad e Narcos, ma anche Trainspotting, pronto a tornare sul grande schermo a distanza di oltre venti anni dal primo capitolo, divenuto un vero e proprio cult cinematografico. Strizza infine l’occhiolino alle saghe targate Marvel, in costante crescita nel mercato cinematografico internazionale, e lo fa aggiungendo un più che convincente “villain”, impersonato da Luigi Lo Cascio, e pronto ad entrare davvero in scena nel terzo capitolo della trilogia.
In una società in cui, chi si ritrova costretto ad abbandonare il proprio Paese sembra faccia quasi un favore, appunto “togliendosi dai piedi”, il regista e sceneggiatore Sydney Sibilia sceglie di fare un omaggio ai tanti cervelli in fuga che ogni anno lasciano l’Italia in cerca di una possibilità degna di essere definita tale, tentando di strappargli un sorriso, per certi versi amaro, attraverso tre film che sono stati creati per far ridere, appassionare ed anche riflettere.
Per quanto riguarda la trama del film, come abbiamo già accennato poco fa, Smetto Quando Voglio – Masterclass riprenderà il filo narrativo da dove lo avevamo interrotto. Pietro Zinni (Edoardo Leo) è in carcere e attende l’esito della propria condanna mentre la sua compagna, Giulia (Valeria Solarino), inizia il percorso che la porterà presto a mettere al mondo il primo figlio della coppia. L’unica possibilità che l’uomo ha di poter essere presente nella vita del bambino, gli viene messa davanti dal poliziotto Paola Coletti (Greta Scarano), la quale gli propone di rimettere in piedi la banda ed agire come una sorta di task force, con l’intento di sgominare chi, nella capitale, porta avanti il mercato delle smart drugs. Pietro Zinni richiamerà dunque all’ordine Alberto Petrelli (Stefano Fresi), Giorgio e Mattia (Lorenzo Lavia e Valerio Aprea), Arturo (Paolo Calabresi), Bartolomeo (Libero De Rienzo) e Andrea (Pietro Sermonti). Sceglierà però di aggiungere alla banda alcuni elementi, considerati come “cervelli in fuga” e dunque da recuperare al di fuori dei confini italiani. Conosceremo dunque l’avvocato Vittorio (Rosario Lisma), Lucio Napoli (Giampaolo Morelli), esperto in ingegneria meccatronica, e l’anatomista teorico Giulio Bolle (Marco Bonini). Il compito della banda sarà quello di individuare almeno trenta droghe ottenute da molecole considerate ancora legali dal Ministero della Salute, ma l’impresa si rivelerà meno semplice di quanto appare all’inizio.