Dopo il Jobs Act, il Governo Renzi intende completare la riforma del lavoro cambiando le regole della contrattazione, introducendo novità su sciopero e sindacati. Il nodo centrale della questione è la rappresentanza, ovvero decidere quali sono i soggetti che hanno il diritto di trattare e firmare gli accordi che poi coinvolgeranno tutti i dipendenti.
Soglia di sbarramento per la rappresentanza dei sindacati
Tra le proposte al vaglio ci sono quelle di Cesare Damiano e Pietro Ichino, che suggeriscono una soglia di sbarramento pari al 5% di rappresentanza: se il sindacato non raggiunge questa soglia, non può sedersi al tavolo delle trattative. In questo modo si eviterebbe la partecipazione delle organizzazioni più piccole.
Il Governo Renzi vorrebbe aggiungere anche un’altra soglia di sbarramento: per giungere alla firma di un accordo dovranno essere favorevoli almeno il 50% più uno dei delegati sindacali o dei lavoratori. Ma il punto su cui forse ci sarà la maggiore polemica è rappresentato dalla voglia dell’Esecutivo di stabilire un’ulteriore soglia di sbarramento per il diritto di sciopero.
Le novità sul diritto di sciopero
Anche se è un argomento delicato, su questa possibilità tutte le diverse forze della maggioranza sembrano d’accordo sul fatto che si tratti di un passo inevitabile. Cesare Damiano spiega che il provvedimento non dovrebbe riguardare il diritto di sciopero in generale, ma solo i settori interessati dai servizi pubblici essenziali come, ad esempio, i trasporti.
Tra le idee proposte c’è anche quella della previsione di una soglia di rappresentatività minima dei sindacati per poter proclamare lo sciopero: Damiano ha proposto una rappresentanza del 30%, ma a seconda delle caratteristiche del settore coinvolto questa percentuale potrebbe anche essere rivista verso il basso.
In questo modo si riuscirebbero ad evitare situazioni che portano al completo blocco di un settore: nell’esempio nel trasporto aereo non si possono più verificare cose del tipo: oggi scioperano i piloti, domani il personale di terra e il giorno dopo ancora gli steward. Per i dipendenti dei servizi pubblici si pensa anche all’introduzione del referendum per decidere sugli scioperi.