Il nuovo Ddl della riforma scuola del Governo Renzi, circa le assunzioni 2015/2016, prevede un cambio nella mobilità per quanto riguarda la titolarità della sede che avranno i docenti nel prossimo anno scolastico; infatti gli insegnanti non potranno più chiedere il trasferimento, se non prima dell’anno scolastico 2016/2017. Ma vediamo nel dettaglio le novità apportate dal maxi-emendamento approvato, in data 25 Giugno 2015, dal Senato.
Due le possibili titolarità della sede nella mobilità delle scuole: provvisoria o definitiva
Iniziamo col dire che la titolarità della cattedra, per i vecchi docenti, sarà garantita cosi come ai circa 50.000 docenti che sono beneficiari del nuovo piano strategico delle assunzioni (previsto con la buona scuola) che permette a quest’ultimi di entrare come organico di diritto. La titolarità, tuttavia, potrà essere provvisoria o definitiva; per la provvisoria intendiamo la cattedra che sarà assegnata a Settembre 2015, quella definitiva ovviamente sarà la stessa cattedra che nel tempo assumerà questa caratteristica.
I candidati, dunque, assunti nel prossimo Settembre, e che rientreranno ancore nelle “vecchie” regole saranno titolari di concorso per le materie loro assegnate, ma non potranno chiedere il trasferimento di sede fino all’anno scolastico 2016/2017. La titolarità di sede, sarà riconosciuta a quelle amministrazioni scolastiche che, entro il 1° Settembre 2017, avranno assegnato la sede definitiva al docente di turno.
Docenti in esubero: cosa cambia con il nuovo Ddl della riforma scuola
La nuova riforma scuola, sarà applicata integralmente, terminando il periodo di transizione, proprio con l’anno scolastico 2016/2017 (e quindi sarà obbligo per scuole e insegnanti seguire il disegno di legge n. 1934); oltre all’impossibilità di trasferimento di sede, che comporterebbe la perdita della titolarità e la reimmissione negli elenchi territoriali da parte dei docenti richiedenti.
Il nuovo Ddl del governo Renzi, però, tratta anche come argomento quello legato ai docenti in esubero, o comunque a quelli che faranno parte del cosiddetto organico di autonomia; infatti per entrambe le categorie, che andranno in esubero dall’anno scolastico di applicazione definitiva della riforma, non essendoci una titolarità della sede, si prevede un percorso che li porterà a concorrere negli elenchi territoriali.
Riforma scuola che fa discutere, è di oggi la notizia che il giudice Ferdinando Imposimato ha depositato al Presidente della Camera Laura Boldrini una petizione contro il Ddl Renzi, e che preannuncia un’estate ancora molto calda sotto il profilo dell’istruzione, con le vicende che dovranno essere seguite minuto dopo minuto.