L’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico ha fatto sapere che ci saranno i rimborsi automatici per le bollette con importi aumentati a causa delle condotte anomale del mercato di dispacciamento; in questo articolo vedremo anche come è possibile fare reclamo e domanda per i rimborsi delle bollette di luce, gas e acqua nei casi di richieste di importo sbagliato, doppia fatturazione, interruzione della fornitura non motivata e così via.
Rimborsi automatici per le bollette luce gonfiate da condotte anomale
Partiamo dall’attualità: come detto in apertura ci saranno i rimborsi automatici delle bollete “gonfiate” dalle condotte anomale del mercato di dispacciamento: lo scorso luglio il tariffario dell’Autorità per l’energia venne aggiornato registrando un aumento del 4,3% del prezzo dell’elettricità causato soprattutto da un rincaro dei costi di dispacciamento; dietro all’aumento si celavano delle condotte ritenute anomale su cui la stessa Autorità decise di aprire subito un’istruttoria. Il Codacons presentò un esposto al Tar perché riteneva assurdo che i cittadini dovessero pagare dei rincari dovuto a degli illeciti. Il Tar decise di sospendere gli aumenti e le tariffe tornarono ai livelli del trimestre precedente.
A metà settembre è scattata la seconda puntata di questa vicenda: il Tar ha autorizzato gli aumenti, ma contemporaneamente ha invitato l’Autorità ad adottare un provvedimento per la determinazione delle modalità per la liquidazione e corresponsione automatica agli utenti dei rimborsi spettanti se nel giudizio di merito (programmato per febbraio) i rincari verranno bocciati. L’ente di controllo aveva quaranta giorni di tempo per adottare questo provvedimento e lo ha fatto con la sua delibera di ieri, stabilendo che i rimborsi saranno automatici in ogni caso, a prescindere da cosa verrà deciso dalla giustizia amministrativa.
Il rimborso ci sarà con la prima bolletta utile, ovvero quella che verrà emessa alla fine delle indagini (che sono tuttora in corso): molto presumibilmente quindi i primi rimborsi arriveranno durante la prima parte del 2017. In attesa di conoscere l’esito dell’indagine dell’ente di controllo sugli operatori dell’elettricità, il Codacons esulta: se verranno confermati gli illeciti che sono già stati contestati ci sarà un’azione collettiva per conto per gli utenti dell’energia.
Il reclamo per guasti e importi errati: come fare domanda per le bollette di luce, gas e acqua
Vediamo ora in quali casi è possibile presentare un reclamo per le utenze domestiche. Si tratta di uno strumento giuridico che il consumatore può utilizzare per richiedere ai venditori o agli esercenti di servizi come luce, gas, acqua o telefono di rispettare gli obblighi previsti dalla legge. Da quando c’è stata la liberalizzazione del mercato dell’energia gli utenti hanno avuto la possibilità di scegliere tra diversi operatori, ma sono aumentati anche i casi di errori di fatturazione; è possibile presentare un reclamo quando si verifica una delle seguenti condizioni: bollette con importo sbagliato, richiesta di pagamento per un servizio non richiesto e non usato, doppia fatturazione in caso di cambio di fornitore, ritardata o mancata fatturazione, contratto non richiesto, interruzione della fornitura non motivata, mancata cessazione del contratto.
Quando si verifica uno di questi problemi la gran parte dell’utenza prova a contattare il servizio clienti del proprio fornitore, ma difficilmente in questo modo si raggiungono i risultati sperati. Il consumatore può comunque inviare alla società (con raccomandata con ricevuta di ritorno) una richiesta scritta di reclamo: nella lettera si deve chiedere una rettifica all’azienda che ha emesso la bolletta “incriminata”, spiegando naturalmente quali sono i motivi della contestazione. Nel reclamo devono essere indicati alcune informazioni: i dati personali dell’utente (nome, cognome, indirizzo, email), il servizio a cui fa riferimento (acqua, luce, gas, telefono…), il codice cliente, il codice identificativo della fornitura (POD per l’elettricità, PDR per il gas), una descrizione dei fatti e i motivi per cui si contesta. Sarebbe meglio allegare alla lettera anche una copia della bolletta in questione.
La società che riceve la richiesta di reclamo ha 40 giorni di tempo per rispondere; la sua replica deve essere scritta in modo chiaro e deve indicare il riferimento del reclamo, tutte le informazioni contrattuali, gli eventuali chiarimenti, una valutazione della lamentela ricevuta (con tanto di riferimenti contrattuali o normativi, se necessari), le azioni che verranno eventualmente intraprese dal fornitore e le relative tempistiche. Se il fornitore riconosce di aver sbagliato ha 90 giorni di tempo per ricalcolare l’importo della bolletta per fare il rimborso (che avviene tramite decurtazione dalla fatturazione successiva); se il cliente invece non aveva ancora pagato la fattura incriminata, questa viene annullata e l’importo da pagare viene ricalcolato.