Che il debutto del canone Rai 2016 in bolletta avrebbe portato qualche dubbio lo si sapeva, ma le fatture della luce con l’addebito delle prime rate sono già arrivate e ancora ci sono dei punti da chiarire: il Tar del Lazio ha respinto i ricorsi di Codacons e Altroconsumo, confermando che la tassa sulla tv deve essere pagata con la bolletta, poi l’Agenzia delle Entrate ha diffuso il provvedimento che spiega come richiedere il rimborso del canone Rai, indicando a chi spetta.
Il Tar respinge i ricorsi: il canone Rai 2016 va pagato in bolletta
Il Tar ha respinto le richieste di illegittimità dell’addebito della tassa in bolletta avanzate da Codacons e Altroconsumo, secondo cui il provvedimento era anche pieno di incongruenze e con un rischio di errori negli addebiti troppo alto. Il Tribunale ha deciso che non c’è illegittimità e ha affermato che i danni per i consumatori saranno ridotti al minimo, visto che l’Agenzia delle Entrate sta accogliendo le dichiarazioni di non detenzione inviate anche oltre la data di scadenza.
Nonostante ciò alcuni consumatori che avevano inviato la dichiarazione di non detenzione hanno ricevuto la bolletta con addebito, così come altri l’hanno ricevuta anche se la fattura faceva riferimento ad una seconda casa (per la quale non è previsto alcun pagamento). La confusione ha portato agli errori che hanno a loro volta generato le proteste. Per fortuna un po’ di chiarezza arriva su come richiedere il rimborso del Canone Rai 2016 addebitato erroneamente in bolletta.
A chi spetta il rimborso della tassa sulla tv
Per richiedere il rimborso bisogna procurarsi l’apposito modulo che, come vedremo in seguito, potrà essere spedito sia per raccomandata che per via telematica. Prima però è necessario spiegare a chi spetta la restituzione: possono farne richiesta le persone che si sono ritrovati l’addebito della prima maxi-rata da 70 euro nella bolletta di luglio e:
- avevano già inviato la dichiarazione di non detenzione;
- hanno già pagato (loro o i familiari) il canone con addebito su conto corrente;
- hanno ricevuto un addebito su due utenze della stessa famiglia anagrafica (per esempio: una famiglia che riceve la bolletta con addebito sia per la prima che per la seconda casa);
- sono anziani con più di 75 anni e con un reddito complessivo familiare che non supera i 6.713,98 euro (questa categoria non dovevano neanche inviare la dichiarazione per l’esenzione).
Come richiedere la restituzione e modalità di rimborso: le novità di agosto
Il modulo per la richiesta di rimborso del canone Rai può essere inviato, insieme ad una copia del documento di identità, tramite raccomandata a Agenzia delle Entrate, Direzione Provinciale 1 di Torino, Ufficio di Torino 1, S.A.T. – Sportello abbonamenti TV – Casella Postale 22 – 10121 Torino. Questa modalità può essere sfruttata già da subito; in alternativa si potranno sfruttare i canali messi a disposizione dai servizi telematici del Fisco, ma in questo caso si dovrà aspettare il 15 settembre 2016 per avviare la procedura.
I rimborsi vengono fatti direttamente dai fornitori di energia elettrica con un accredito sulla prima fattura utile, ma potrebbero essere utilizzate anche altre modalità (ad esempio l’invio di un assegno). Se i gestori non provvedono al rimborso del canone Rai (o sarebbe meglio dire dei 70 euro addebitati con la prima rata di luglio) entro 45 giorni dalla comunicazione ricevuta dall’Agenzia delle Entrate sarà la stessa Agenzia a restituire la somma. Il modello per inviare la richiesta di rimborso può essere scaricata direttamente dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.