Nel mondo del lavoro in Italia si parla solitamente di lavoro presso privati, lavoro autonomo quando si lavora per conto proprio e lavoro presso il pubblico impiego, ovvero alle dipendenze dello Stato.
Un tempo il cosiddetto “posto fisso” statale era considerato un porto sicuro. Oggi senza dubbio il pubblico impiego assicura non poche garanzie ai lavoratori, tuttavia però le risorse dello Stato scarseggiano rispetto al passato. Questa è la ragione per cui si è registrato in questi ultimi anni un blocco delle assunzioni e pochi aumenti di stipendio. A ciò si sono aggiunte anche alcune questioni controverse sul rinnovo dei contratti statali e sugli arretrati.
Vediamo quindi quali sono le ultime notizie relative allo sblocco delle assunzioni e sugli aumenti del contratto degli statali per l’anno 2019. Scopriamo inoltre quando avverrà il rinnovo del contratto per il pubblico impiego e quando e se arriveranno gli arretrati.
Ultime notizie su sblocco e aumenti del contratto statali 2019
Per quanto riguarda il Contratto dei dipendenti Statali per il 2019 le notizie non sono del tutto positive: non ci saranno infatti aumenti superiori ai 40 euro al mese lordi. Queste sono le ultime affermazioni rilasciate dalla ministra della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno.
Tuttavia i sindacati non sembrano essere soddisfatti delle risorse predisposte dalla legge di bilancio 2019 che appaiono insufficienti per sanare una serie di situazioni irrisolte da tempo nell’ambito del pubblico impiego. Altri aumenti, ha affermato la ministra in risposta ai sindacati, avverranno nei successivi due anni con la manovra economica prevista per il 2020.
Per quanto riguarda le immissioni in ruolo queste non riprenderanno prima del novembre 2019. E se anche si dovrà aspettare un po’ di mesi prima che queste avvengano una notizia positiva c’è senz’altro: la percentuale del turn over sarà decisamente più alta rispetto al passato. Si è parlato infatti di un turn over al 100%, quindi ciò significa che tutti quelli che andranno in pensione saranno sostituiti da nuovi assunti. Il piano di assunzioni avrà pertanto un costo di 800 milioni di euro per i prossimi tre anni.
Per le immissioni in ruolo si farà anche riferimento alle graduatorie degli idonei, secondo le ultime affermazioni della ministra Bongiorno. Le graduatorie degli idonei ai concorsi sono state prorogate indietro fino al 2014, mentre per chi è risultato idoneo tra il 2010 e il 2014 verrà chiesto un corso di formazione e un esame.
Lo sblocco delle assunzioni nella scuola invece si attuerà presumibilmente nel corso della prossima estate. In questo caso si attuerà la copertura del turn over e di decine di migliaia di posti attualmente vacanti. Ricordiamo che ancora tanti aspetti restano da chiarire per quanto riguarda le assunzioni nella scuola, uno dei settori pubblici più spinosi e complessi da gestire.
Notizie sul rinnovo del contratto degli statali 2019
Vediamo quali sono le ultime notizie relative al rinnovo del contratto degli statali per il 2019. Per quanto riguarda il rinnovo bisognerà ancora aspettare in quanto mancano le risorse economiche necessarie. Attualmente con la manovra di bilancio sono stati stanziati 1,1 miliardi di euro nel 2019, 1,4 miliardi nel 2020 per arrivare a 1,8 miliardi circa. Degli 1,1 miliardi del 2019 250 milioni di euro sono stati pertanto riservati al mini-bonus di circa 20 euro al mese garantito dall’ultimo rinnovo del contratto ai dipendenti statali con un reddito inferiore a una determinata soglia.
In attesa quindi del futuro rinnovo i dipendenti pubblici riceveranno un’indennità pari allo 0,42%, ovvero circa 8 euro al mese, che nel mese di luglio diventerà di circa 14 euro al mese. L’aumento nel complesso non arriverebbe quindi a 50 euro ed è stato calcolato considerando la retribuzione media dei dipendenti pubblici che si attesta intorno ai 32.600 euro annui. Si arriverebbe quindi intorno ai 48,90 euro in più entro il 2021 facendo riferimento alla manovra in atto.
Questo aumento come noto non soddisfa le richieste dei dipendenti pubblici e dei loro sindacati in quanto speravano tutti in un aumento decisamente maggiore.
Queste cifre sono calcolate sulla base del fatto che con la legge di bilancio 2019 sono stati stanziati in totale 3 miliardi di euro per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. Tuttavia questa cifra non sarà utilizzata solamente per il rinnovo. Infatti, come si legge nella relazione tecnica della Legge di Bilancio 2019, circa il 70% dei 3 miliardi è messo da parte per vincoli di legge o per altre destinazioni obbligate.
Più precisamente 250 milioni di euro all’anno saranno destinati alla conferma dell’elemento perequativo, per aumentare lo stipendio a coloro che percepivano retribuzioni basse. Altri 810 milioni di euro divisi in 310 milioni per il 2019 e 500 per il 2020 saranno usati per finanziare l’indennità di vacanza contrattuale. Quest’ultima viene erogata nella busta paga nel periodo compreso tra la data di scadenza del contratto e il rinnovo.
Infine 630 milioni di euro, precisamente 210 ogni anno, serviranno per finanziare i fondi per le Forze di Polizia e Vigili del Fuoco. Dei soldi stanziati resterebbero quindi all’incirca più di 330 milioni all’anno per il rinnovo del contratto. Quindi è altamente probabile che gli accordi per il rinnovo slitteranno al prossimo anno, con lo stanziamento di nuove risorse per il pubblico impiego.
Un margine di speranza potrebbe crearsi con l’approvazione degli emendamenti grazie ai quali verrebbero incrementate le risorse a disposizione. Al momento tuttavia questo tipo di soluzione appare però decisamente lontana.
Infine allo stato attuale non vi sono novità su quando arriveranno gli arretrati. Ricordiamo che nel 2018 sono stati pagati gli arretrati solo del 2016 e del 2017, quando il contratto era stato bloccato. La questione degli arretrati fa parte di una lunga e controversa situazione che ha interessato i lavoratori del settore pubblico e che ha risentito della crisi economica che in generale si è abbattuta sul nostro Paese.
Non ci resta quindi che attendere ulteriori notizie sui contratti degli statali e sulle novità che li interesseranno a seguito dei provvedimenti presi dal Governo con l’ultima manovra.
Io ho dato fiducia al ministro Salvini perché è un uomo tutto ad un pezzo e come me moltissimi miei colleghi (forze dell’ordine) spero soltanto che non mi deluda da lui mi è ci aspettiamo ben altro, buongiorno!
Salve io sono un sottufficiale dell’ aeronautica e sinceramente non credo più ai nostri signori politici che pur di accaparrarsi i voti ne sparano veramente tante di promesse……per quanto riguarda il reparto dove lavoro io ogni giorno vedo e sento un ambiente come di sdegno e quasi menefreghismo…. La situazione è veramente pesante secondo me. Per come la penso io noi militari non siamo trattati e rispettati come i militari Delle altre nazioni…(parlo per esperienze vissute anche nelle missioni estere, avendo visto la diversità di trattamento che c è tra noi italiani e altri appartenenti alle forze armate estere). Per quanto riguarda il discorso della politica attuale, il ministro Salvini sembra stia mantenendo alcune promesse di governo, ma non per quanto riguarda la situazione nostra e Delle forze dell’ ordine……. Cmq sia aspettiamo e stiamo a vedere cosa combineranno in 5 anni per il nostro paese….