Sabrina Ferilli ha inaugurato ieri sera, con i compagni di avventura Maurizio Micheli e Pino Quartullo, le due settimane di appuntamenti al Teatro Sistina di Roma con la commedia francese “Signori… le patè de la maison“, riadattata dal grande schermo transalpino – la versione originale è “Le Prenòm – Cena tra amici”, film del 2012 – per essere proposta al pubblico teatrale.
Oltre un migliaio i presenti in visibilio per la protagonista romana, ormai veterana del settore, che in coppia con un professionista del calibro di Maurizio Micheli sfodera una performance di assoluto spessore, che merita tutti gli applausi finali di un Sistina al tutto esaurito. Fattore non da poco, se si considera la cornice storica e prestigiosa del teatro che in passato ha visto esibirsi i più grandi interpreti del panorama nazionale.
Presenti alla Prima dello spettacolo diversi volti noti del settore, tra cui Paolo Conticini e Serena Autieri che lo scorso ottobre ebbero l’onore di aprire ufficialmente la stagione 2015/2016 del Teatro Sistina, dove prossimamente si esibiranno, tra gli altri, Christian De Sica e Alessandro Siani (in scena dal 1° marzo con “Il Principe Abusivo”) e Massimo Ranieri ad aprile con “Sogno e son desto 3”.
“Signori… le patè de la maison”, trama dello spettacolo con la Ferilli
La commedia ruota tutta attorno ad una cena familiare organizzata dalla protagonista Gabriella, interpretata da Sabrina Ferilli. Vista come signora e regina della casa, chiede alla madre di prestarsi come cuoca per tale cena improvvisata, preparando le sue specialità come il baccalà tanto amato dal figlio e in particolare il “patè de la maison” alla senape, in quanto il fratello di Gabriella e la consorte devono dare una notizia importante alla famiglia.
La madre dopo aver cucinato le pietanze decide di non restare, in quanto non avvertita per tempo della cena, e va via per poi ritornare sulla scena solo a fine spettacolo. In questa storia molti sono i luoghi comuni che vengono rappresentati, come ad esempio la reverenza della madre nei confronti di Emanuele, unico figlio maschio e quindi “cocco” di casa, Gabriella ha sempre dovuto subire questa esplicita differenza nell’approccio che la madre Liliana aveva nei loro confronti.
Il primo atto si presenta molto lineare, tranquillo, nessun colpo di scena o evento eclatante, l’intreccio del racconto pare non esserci, tutto si muove attorno a questa cena e ad una serie di battute continue, o inerenti alla politica o a battibecchi vari che si succedono durante la serata tra il marito di Gabriella, Vittorio, la cui interpretazione prestata a Maurizio Micheli alza notevolmente il livello comico di tutto lo spettacolo, ed Emanuele e Marcello, ospite a sorpresa della serata, amico di famiglia che avrà un ruolo inaspettatamente importante che si scoprirà nel corso degli eventi.
Durante il secondo atto già qualcosa inizia ad emergere, la situazione comincia a farsi più interessante in quanto viene fuori un segreto che cambia notevolmente la situazione familiare e lo spirito della cena, senza far mancare le solite battute che accompagnano lo spettacolo dal primo minuto all’ultimo.
La commedia è una celebrazione della famiglia in tutti i suoi aspetti e luoghi comuni, positivi e negativi, una finestra aperta sulla quotidianità e la semplicità di una cena familiare, che solo la bravura di grandi attori come la Ferilli, Micheli e Quartullo potevano trasformare in un piacevole spettacolo comico da portare sulla scena.