Nel prossimo mese di luglio prenderanno il via i saldi estivi 2016 in tutta Italia. A seguire vi daremo alcuni consigli su cosa acquistare, come evitare le truffe e scopriremo la data ufficiale d’inizio degli sconti.
Saldi estivi 2016, cosa comprare e consigli su come evitare le truffe
I saldi estivi 2016 sono ormai alle porte ed in molti prenderanno d’assalto i vari negozi e centri commerciali presenti nella propria città. Ma quali sono le tendenze del momento ed i capi in ribasso delle collezioni primavera/estate 2016? Scopriamo insieme cosa comprare durante i prossimi saldi dell’estate 2016. Tra gli outfit di questa stagione è tornato di moda il denim. Nel guardaroba di ognuno di noi non può quindi mancare almeno un capo in jeans. Se cercate qualcosa di questo genere vi consigliamo una bella salopette che quest’anno è nuovamente tra i must have estivi.
Altro capo d’abbigliamento presente nelle tendenze del momento è il ritorno degli abiti con gonna a ruota in stile anni ’70. Il trend delle collezioni dei top brand come Zara, Liu-Jo, Jil Sander e molti altri, sono articoli con stampe colorate e e motivi floreali. Potrete trovarli sia su abiti che su gonne, crop top e spolverini che riescono così a dare femminilità e quel tocco di solarità perfetto per l’estate. Per quanto riguarda le borse, le tendenze del momento premiano soprattutto le mini bags. Infine per chi vuole acquistare un nuovo costume sono molto ricercati i bikini con stampe arcobaleno e con corpetto.
Nel periodo dei saldi, che siano invernali o estivi, spesso i consumatori vanno incontro a truffe e brutte sorprese. Per questo motivo è bene seguire alcune regole e accortezze prima di acquistare un articolo in saldo. Il Codice del Consumo invita per prima cosa a controllare che sia esposto il cartellino. Su di esso deve esserci il prezzo originario, quello ribassato e la percentuale di sconto applicata. La Codacons inoltre chiede ai consumatori di diffidare dei saldi sopra il 50%.
E’ buona norma poi controllare che i capi che andiamo ad acquistare sia in buone condizioni, se ci accorgiamo di eventuali difetti possiamo restituire la merce. Non tutti sanno che anche durante il periodo dei saldi il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso o in caso restituire i soldi spesi (non un buono). Infine i consumatori hanno due mesi di tempo per effettuare il cambio.
Ufficiale la data d’inizio dei saldi estivi 2016: in tutta Italia al via il 2 luglio
Dopo varie ipotesi fatte nelle passate settimane, in base agli anni precedenti, è ufficiale la data di inizio dei saldi estivi 2016. Quest’anno infatti per la prima volta si è deciso di dare il via alla stagione degli sconti sabato 2 luglio in tutta Italia. L’unica eccezione riguarda la Sicilia che ha invece scelto di anticipare al venerdì, 1° luglio. Si è detto soddisfatto il presidente di Confimprese (associazione che riunisce le imprese del commercio moderno), Mario Resca. ‘‘Far partire i saldi il 1° week end del mese è una decisione di buon senso che premia catene e consumatori. Si tratta del frutto del confronto avvenuto negli ultimi mesi in Conferenza delle Regioni”.
Nonostante sia stato fissato un giorno valido per tutte le regioni e città della nostra penisola, sono molti i negozi che anticipano gli sconti di fine stagione. Nel corso degli ultimi anni, anche a causa della crisi economica, quasi un negozio su 3 applica i saldi in anticipo. Ormai stanno andando scomparendo i ribassi di fine stagione, tanto che si sta pensando di abolirli definitivamente. Questo succede perché la gente approfitta sempre di più delle offerte e promozioni che trovano nei vari negozi online.
Il presidente della Codacons, Carlo Rienzi, ha dichiarato: “è arrivato il momento di lasciare ai commercianti la libertà di scegliere quando e come scontare i propri articoli. In questo modo si potrebbero incentivare gli acquisti e attendere la ripresa del commercio in Italia”. In attesa che questo accada, ricordiamo agli amanti dello shopping e dei saldi di segnare il 2 luglio sul calendario. Gli sconti avranno una durata minima di cinque settimane e ogni negoziante deciderà quando porre fine ai prezzi ribassati.