Nata a Trieste il 27 marzo 1989, Sara Gama è il capitano della Nazionale femminile di calcio e della Juventus, nonché ad oggi una delle più vincenti calciatrici azzurre di sempre. Nonostante sia ancora in piena attività, grazie alla sua esperienza e determinazione può già vantare una carriera dirigenziale di alto livello.
La carriera di Sara Gama: dai primi calci al tetto d’Italia
Di padre congolese e madre triestina, la passione per il calcio non è un’eredità di famiglia ma sin da bambina mostra una predisposizione naturale per questo sport. I suoi primi calci da calciatrice avvengono tra le fila dello Zaule, una piccola società di Muggia, comune friulano alle porte della Slovenia. Dopo aver giocato sin dalla categoria Pulcini in una squadra mista con i suoi coetanei di sesso maschile, con il suo trasferimento alla Polisportiva San Marco di Villaggio del Pescatore, nel comune di Duino-Aurisina, scende in campo per la prima volta in una formazione completamente femminile.
Dopo sei anni le sue qualità vengono notate dal Tavagnacco, con la quale debutta subito in Serie A, raggiungendo un prestigioso terzo posto nella stagione 2008-2009 e i quarti di finale di Coppa Italia in due occasioni. Nonostante sia un difensore centrale mette a segno quattro gol ed attira l’interesse del Chiasellis, con cui conquista le semifinali di Coppa Italia ma subisce anche un brutto infortunio che la tiene quasi un anno lontana dai campi. Nel 2012 è la volta del Brescia, con cui raggiunge un altro terzo posto in campionato, mettendo a segno tre reti.
Tanto basta per attirare l’interesse del Paris Saint-Germain, militante nella Serie A francese, dove rimane per due stagioni. In realtà non si trattava della prima esperienza all’estero dal momento che durante la pausa estiva nel 2010 aveva giocato in prestito nel Pali Blues, disputando la W-League, all’epoca uno dei più importanti campionati femminili al mondo. Dopo un ritorno a Brescia per due stagioni, nel corso delle quali vince il suo primo scudetto e con una sua rete decide la gara di andata dei sedicesimi di finale di Champions League contro il Liverpool, nel 2017 arriva la chiamata della Juventus, di cui viene subito nominata capitano. Con il club bianconero ad oggi ha vinto quattro scudetti consecutivi, una Coppa Italia e due Supercoppe italiane.
Sara Gama in azzurro: le vittorie con la Nazionale italiana femminile
Sara Gama è nel giro della Nazionale italiana femminile sin dall’Under 19, con cui ha fatto il suo esordio ad aprile 2006 in occasione di Italia-Slovacchia, valevole per il secondo turno di qualificazione agli Europei di categoria. Nel luglio 2008 ha vinto, da capitano, gli Europei Under19, venendo selezionata dalla UEFA come una delle dieci migliori calciatrici della competizione. Il salto nella Nazionale maggiore è quasi naturale, così come la fascia da capitano.
Dopo aver disputato gli Europei nel 2009, nel 2013 e nel 2017, la consacrazione assoluta arriva con la partecipazione ai Mondiali di Francia 2019. Dagli incredibili ascolti televisivi all’esplosione sui social, l’eredità lasciata dal campionato del mondo per la crescita del calcio femminile è immensa. La cavalcata delle Azzurre, allenate da Milena Bertolini, si è arrestata ai Quarti di Finale ma la grinta di quella Nazionale ha fatto innamorare un Paese intero e consacrato Sara Gama, autentica protagonista di quelle notti magiche con le sue strepitose chiusure difensive, al grande pubblico.
Le soddisfazioni dirigenziali e l’impegno civile
Sara Gamaè entrata a far parte del Consiglio Federale della FIGC nel 2017 ed il suo contributo è stato decisivo per l’introduzione del professionismo nel calcio femminile in Italia. Alla fine del 2020 è diventata la prima Vicepresidente donna nella storia dell’Associazione Italiana Calciatori, un traguardo che ha fatto da apripista ad un’altra nomina di grande prestigio. Oggi, infatti, è stata eletta anche membro della Commissione Nazionale Atleti del CONI, il massimo organismo sportivo italiano.
Ma tutti gli italiani sono immensamente riconoscenti a Sara Gama anche per il suo attivismo in ambito civile e sociale. Laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università degli Studi di Udine, Sara parla quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) e non ha mai mancato di far sentire la propria voce in merito alle sfide principali del nostro Paese, come il riconoscimento dello Ius soli e la lotta alle discriminazioni per motivi di sesso, genere e orientamento sessuale.