Il Coronavirus non ha cambiato solamente le nostre abitudini quotidiane, ma anche le scadenze fiscali per il mese di maggio 2020. Il Decreto Liquidità e il Decreto Cura Italia, infatti, hanno fatto in modo che ci fossero diverse proroghe delle scadenze fiscali del mese di aprile. Vediamo allora quali sono le scadenze fiscali per il mese di maggio del 2020.
Scadenze fiscali maggio 2020: ecco le novità del mese
Molte delle scadenze fiscali fissate nel mese di aprile sono state prorogate a maggio a causa del Coronavirus. Molte di queste scadenze sono state prorogate a causa del Decreto Liquidità, un decreto emanato lo scorso 6 aprile 2020. Con questo decreto sono state emanate diverse norme per sostenere la liquidità delle grandi e delle medie aziende, che sono state colpite dall’emergenza Coronavirus e che sono state costrette a chiudere per rispettare le norme del contenimento.
Il Decreto Liquidità prevedeva dei prestiti alle aziende con garanzia dello Stato ed altri interventi per il rinvio dei pagamenti delle imprese, come i pagamenti relativi all’IVA, alle ritenute e agli adempimenti.
Tutti i versamenti fiscali e contributivi delle imprese, degli autonomi e dei professionisti con ricavi o compensi non superiori ai 50 milioni di euro rientrano nel Decreto Liquidità. Tutti i versamenti sospesi dovranno essere pagati entro la data del 30 giugno 2020 oppure mediante una rateizzazione per un massimo di 5 rate mensili dal mese di giugno 2020.
Il Decreto ha previsto anche la sospensione del pagamento delle tasse e dei contributi da parte dei lavoratori autonomi e dei lavoratori con partita iva con ricavi entro i 50 milioni e che hanno un calo del fatturato del 33%.
Altre proroghe messe in atto sono state fatte dal decreto Cura Italia, che è stato approvato lo scorso 16 marzo 2020. Il decreto Cura Italia prevede la sospensione delle scadenze fiscali a partire dal 16 marzo 2020, la sospensione del pagamento del mutuo, degli aiuti per l’affitto, dei bonus di 600 euro per i lavoratori autonomi, le partite IVA e i lavoratori stagionali e il rinvio dei documenti e delle revisioni per l’auto.
Tutti i versamenti dell’IVA, le ritenute e i contributi dei contribuenti con un fatturato fino a due milioni di euro sono state sospesi. Fino al 31 maggio, inoltre, sono state sospese le attività di liquidazione, di controllo, di riscossione e di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate ed è stata sospesa anche la riscossione delle cartelle esattoriali.
Sempre fino al 31 maggio sono stati sospesi i versamenti dei canoni di locazione e concessori da parte degli impianti sportivi pubblici dello Stato e degli enti territoriali, per tutte le associazioni e le società sportive, sia professioniste che dilettantistiche.
Scadenze fiscali: il nuovo calendario fiscale di maggio 2020
A causa delle varie proroghe che ci sono state dei pagamenti fissati per questo mese e per aprile, ci sono state delle modifiche per quanto riguarda il calendario fiscale di maggio 2020. Come abbiamo detto, alcuni versamenti e contributi da pagare entro il 31 maggio 2020 sono stati prorogati, ma vediamo quali sono i pagamenti da dover effettuare in questo mese.
Innanzitutto è slittata la data della messa a disposizione del 730 precompilato del 2020 dal 15 aprile al 5 maggio 2020.
Il 15 maggio è una data importante per diversi termini di pagamento.
Questo giorno è il termine ultimo per la comunicazione dei dati riguardo il canone Tv all’Agenzia delle Entrate; sempre il 15 maggio 2020 è il termine ultimo per la presentazione delle registrazioni dei corrispettivi per le Associazioni senza scopo di lucro in regime agevolato (come le associazioni sportive dilettantistiche), per la presentazione delle registrazioni dei corrispettivi per i commercianti al minuto e quelli della grande distribuzione che avevano già aderito all’invio telematico dei corrispettivi.
Inoltre, il 15 maggio è l’ultimo giorno per l’emissione e la registrazione delle fatture differite del mese precedente relativa ai beni che sono stati consegnati o spediti e relativa alle prestazioni dei beni nel mese precedente.
Il 17 maggio prevede la scadenza per il versamento dei contributi da parte dei collaboratori e dei lavoratori autonomi. Questa scadenza vale per tutti quei collaboratori occasionali con redditi superiori ai 5 mila euro all’anno, come venditori porta a porta, dottorandi di ricerca, soci e amministratori di società, etc. Questi soggetti dovranno versare i contributi previdenziali sui compensi per i loro collaboratori corrisposti nel mese precedente. Il contributo è di due terzi a carico del committente e di un terzo a carico del collaboratore, ma il versamento è inerente anche sulla quota del collaboratore ed è sempre a carico committente. Il versamento dei contributi da parte del committente deve essere fatto entro il sedicesimo giorno del mese successivo al compenso e deve essere fatto mediante la presentazione del modello F24 telematico.
Il 17 maggio è anche il giorno per la scadenza del versamento dell’INPS da parte dei datori di lavoro agricoli e non agricoli, anche quelli dell’ex INPDAP ed ENPALS. I datori dovranno versare i contributi dei loro dipendenti relativi al lavoro svolto nel mese precedente; il tutto deve essere fatto previa presentazione del modello di pagamento unificato F24.
Un’altra data importante è il 18 maggio 2020.
Entro il 18 maggio deve essere versata l’IVA trimestrale da parte delle Associazioni sportive dilettantistiche e assimilate e tutte le associazioni che rientrano nelle categorie di Associazioni senza scopo di lucro e Associazioni pro-loco. Il pagamento deve essere presentato in modalità telematica mediante il modello F24, attraverso la sezione dedicata nel sito dell’Agenzia delle Entrate, attraverso altri canali online come Fisconline o Entratel oppure mediante il modello F24 dei servizi di internet banking che vengono disposti dalle banche e dalle Poste Italiane.
Il 18 maggio è anche il termine ultimo per il versamento dei contributi minimi obbligatori per artigiani e commercianti per i loro collaboratori relativi al primo trimestre di quest’anno. Il versamento deve essere presentato mediante il modello F24.
È anche la data di scadenza per il versamento dell’IVA trimestrale sui contributi naturali e per opzione e interessa enti ed imprese che si occupano di servizi al pubblico con frequenza, esercenti di impianti di distribuzione di carburante per uso di autotrazione e autotrasportatori per conto di terzi. Il pagamento interessa i versamenti relativi al primo trimestre del 2020 e deve essere presentato tramite modello F24 in modalità telematica o tramite un intermediario abilitato. In questo caso l’adempimento è stato sospeso e rinviato al 30 giugno 2020 senza sanzioni per l’emergenza Coronavirus.
La proroga prevista dal Decreto Liquidità è valida per i soggetti di attività d’impresa, arte o professione che hanno la sede operativa o legale in Italia e che non abbiano superato i 50 milioni di euro di ricavi nel 2019 o che hanno avuto una diminuzione del 33% dei compensi nei mesi di marzo e di aprile 2020; per chi ha avuto compensi superiori ai 50 milioni di euro nel 2019 e che ha avuto un calo dei ricavi del 50%; per i soggetti che hanno intrapreso un’attività di impresa, arte o professione dal primo aprile 2019; chi, a prescindere dai ricavi dell’imposta precedente, ha avuto una diminuzione del 33% dei ricavi nei mesi di marzo e aprile e ha la sede operativa o legale a Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi o Piacenza.
In questi casi sopracitati, il versamento dovrà essere effettuato in un’unica soluzione entro il 30 giugno 2020 o con una rateizzazione con un massimo di 5 rate mensili dal mese di giugno 2020.
Il 18 maggio è anche il giorno della scadenza per versare l’imposta sugli intrattenimenti, che è un versamento mensile, ovvero un versamento dell’imposta sugli intrattenimenti relativi alle attività che sono state svolte il mese precedente con continuità. Il versamento deve essere effettuato mediante la presentazione del modello F24 in modalità telematica o utilizzando i servizi F24 web o F24 online.
La data è importante anche per il versamento della rata inerente all’autoliquidazione INAIL 2019/2020 relativa ai datori di lavori con obbligo assicurativo INAIL. Il versamento può essere fatto in un’unica soluzione oppure rateizzando la somma, con ogni rata del valore del 25% del premio annuale.
Anche il 20 maggio è una data importanza con diverse scadenze.
Questo giorno sarà il termine ultimo per il versamento dei contributi per i datori di lavoro nel rapporto di agenzia. I contributi sono quelli relativi alle provvigioni degli agenti rappresentanti appartenente al primo trimestre del 2020. Il versamento deve essere effettuato attraverso l’area riservata di inEnsarco dove dovranno essere indicate le provvigioni dei propri agenti e verrà calcolato in automatico il contributo. Il pagamento deve essere effettuato tramite Bollettino bancario MAV o tramite addebito su conto corrente bancario.
Un’altra scadenza interessa le agenzie di somministrazione del lavoro: dovranno essere comunicati tutti i rapporto instaurati, prorogati e cessati del mese precedente. La comunicazione deve essere fatta in modalità telematica presso il Centro per l’impiego con modello UnificatoSomm. Nel documento dovranno essere riportati l’inizio del rapporto di lavoro, la trasformazione del rapporto di lavoro, il trasferimento del lavoratore e la cessazione del rapporto di lavoro.
Il 25 maggio era prevista la presentazione degli elenchi INTRASTAT mensili per gli operatori intracomunitari con obbligo mensile. Nel documento bisogna presentare la cessazione dei beni nei confronti di soggetti UE. Si tratta di documenti che interessano l’acquisto o la cessione dei beni intracomunitari. La scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2020 secondo il Decreto Legge del 17 marzo 2020, che ha previsto la sospensione di tutti gli adempimenti tributari tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020.
Infine il 31 maggio 2020 è la data di scadenza per l’invio dei dati retributivi EMENS ed è indirizzato a tutti i datori di lavoro, sia di aziende private che di aziende pubbliche. I datori di lavoro dovranno comunicare i dati retributivi e contributivi UniEmens dei loro lavoratori dipendenti e delle informazioni sulle posizioni assicurative individuali del mese precedente. La comunicazione deve essere inviata in via telematica sul sito dell’INPS.
Il 31 maggio 2020 è anche la data di scadenza per il versamento dei contributi per il Fondo Dirigenti di azienda industriale. Le imprese dovranno fare il versamento tramite bollettino bancario o tramite l’addebito diretto SDI B2B.
Proroghe alle scadenze fiscali di maggio 2020: chi riguardano?
Come abbiamo visto, il mese di maggio, così come quello di aprile, sarà interessato a diverse proroghe fiscali per far fronte all’emergenza del Coronavirus.
Il Decreto Cura Italia ha sospeso alcune scadenze fiscali relative alle piccole aziende (ovvero quelle che hanno un ricavo inferiore ai 2 milioni di euro annui).
Invece, il Decreto Liquidità interessa i professionisti e gli imprenditori che hanno avuto un ricavo fino a 50 milioni di euro nel 2019 oppure chi ha avuto, nel mese di marzo 2020, un calo dei ricavi del 33% in meno rispetto allo stesso periodo nell’anno precedente. Le proroghe interessano i versamenti dell’IVA, le ritenute d’acconto sui redditi di lavoro dipendenti e assimilati, le trattenute relative all’addizionale regionale e comunale, i contributi previdenziali e i premi assicurativi obbligatori.
Tutte le scadenze relative al 16 maggio 2020 sono state prorogate al 30 giugno, se pagate in un’unica soluzione oppure destinate ad una rateizzazione, fino ad un massimo di cinque rate, a partire dal prossimo giugno 2020.
Le proroghe di questo decreto interessano i seguenti soggetti: imprese e professionisti con ricavi inferiori ai 50 milioni e che hanno avuto un calo del fatturato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di almeno il 33%; imprese e professionisti con ricavi superiori ai 50 milioni, ma che hanno avuto un calo del fatturato, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, di almeno il 50% (dovuto al Coronavirus); lavoratori ed imprenditori che hanno iniziato ad operare dopo il primo aprile 2019, che avranno una proroga a prescindere dal fatturato annuale e dalle perdite di questo periodo; gli imprenditori e i professionisti che sono residenti a Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi e Piacenza, ovvero le cinque province italiane più colpite dal virus.
Per il mese di maggio 2020 è sospesa anche la ritenuta d’acconto, come previsto dal decreto Cura Italia, per i professionisti che hanno fatturato meno di 400 mila euro nell’anno precedente.