Disgusto. E’ il sentimento dominante di Platini di fronte lo scandalo che ha colpito la FIFA, dove sette rappresentanti della federazione sono stati arrestati a causa di presunte tangenti relative all’ assegnazione dei mondiali e per accordi di marketing e diritti tv; tra gli indagati anche il numero uno della federazione calcistica mondiale Jospeh Blatter.
E proprio verso di lui Platini è stato alquanto duro: “Sono stufo marcio. Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la gente non vuole più un presidente del genere. Ho incontrato Joseph di persona e gli ho detto quello che penso guardandolo negli occhi, cioè che deve dimettersi. Ma lui mi ha risposto dicendo che ormai è troppo tardi”.
Ma chi al posto di Blatter? Di sicuro non Platini: “Non ho mai avuto intenzione di candidarmi. Mi piace quello che sto facendo all’ Uefa e non mi va di mettermi in competizione con un amico come Joseph. Ma a questo punto vorrei che le federazioni mondiali votassero il principe Alì Hussein; l’ Europa lo farà”.
Naturalmente tutto questo non mette a repentaglio le decisioni prese prima che scoppiasse il caso, su questo l’ ex Juventus è stato chiaro: “Ormai ogni decisione è presa, le assegnazioni per quanto riguarda i Mondiali del 2018 e del 2022 sono già state fatte. Nuove valutazioni verranno prese per quanto riguarda il Mondiale del 2026”.