Lunedì 14 novembre 2016 è previsto uno sciopero nel mondo della scuola. Di seguito vi proponiamo i motivi di questa protesta e quali sindacati aderiranno, chi sciopera a Roma, Milano, Torino e Napoli e tutti gli aggiornamenti delle ultime ore.
Sciopero della scuola di lunedì 14 novembre 2016: i motivi
Gli insegnanti tornano in piazza lunedì 14 novembre 2016 per un nuovo sciopero dopo la protesta del 4 e quella ancora più grande del 21 ottobre. I docenti non sono assolutamente soddisfatti del lavoro di Renzi e del suo Governo in merito all’istruzione e per questo motivo questo lunedì lasceranno le aule vuote per andare a manifestare contro le misure della Legge di Stabilità che verrà approvata entro la fine dell’anno e per ricordare al Ministro Giannini tutte le promesse fatte e non mantenute.
Il testo del nuovo disegno di legge dunque non soddisfa minimamente gli insegnanti, in particolare la mobilitazione è stata organizzata anche per dar voce anche ai docenti che stanno aspettando il TFA III ciclo per abilitarsi e per protestare contro la decisione di far rimanere chiuse le Graduatorie ad Esaurimento (GaE) tagliando fuori dunque tutti i diplomati magistrale o gli abilitati dopo il 2011.
Lo scorso sciopero generale risale al 21 ottobre, quel giorno molti istituti scolastici non sono riusciti a sopperire alla mancanza di gran parte del corpo docenti dovendo così mandare gli alunni a casa o lasciarsi nelle aule scoperte controllati dal personale ATA ove presente. Si teme una situazione simile anche per lunedì 14 novembre 2106.
Aggiornamenti e sindacati che aderiranno alla protesta: chi sciopera a Roma, Milano, Torino e Napoli
Lo sciopero è stato indetto dall’Anief e aderiranno quasi la totalità dei sindacati. Proprio per questo si teme un caos non indifferente nelle scuole, sono migliaia e migliaia i professori che andranno a manifestare nelle principali piazze d’Italia come quelle di Torino, Milano, Napoli e Roma. Proprio nella Capitale è stato inoltre organizzato un sit-in a Piazza Montecitorio dalle 8.00 alle 13.00 con pullman gratuiti per raggiungere il luogo; insieme al corpo insegnanti si unirà anche il personale ATA che per l’ennesima volta è stato posto nel dimenticatoio e dunque continuerà a percepire uno stipendio decisamente basso rispetto alle ore di lavoro svolte quotidianamente.
I disagi degli insegnanti si ripercuotono ovviamente anche sugli alunni, non solo per le ore perse a causa degli scioperi ma anche e soprattutto per via delle inevitabili mancanze a cui la scuola pubblica non può porre rimedio. Di conseguenza una importante componente di ragazzi, in particolare dei licei ed istituti, affiancherà durante la protesta per le vie delle più importanti città italiane i propri docenti.
Ciò che turba principalmente il corpo docente è che, come ha ribadito anche Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, sono stati presentati 70 emendamenti alla Camera con cui i diretti interessati dalle riforme del Governo indicavano le priorità e le principali necessità ma il Ministro non ha ascoltato le richieste e ha invece proseguito per una strada differente.