La legge di Stabiltà 2016 fresca di approvazione contiene una serie di sconti fiscali sulla casa: Confedilizia li ha raggruppati in un elenco; tra ecobonus e altre agevolazioni per la sicurezza antisismica, le ristrutturazioni e l’acquisto di mobili (senza dimenticare l’abolizione della Tasi sulla prima casa), vediamo nel dettaglio di cosa si parla.
Detrazioni per le ristrutturazioni, bonus mobili ed elettrodomestici
Per quanto riguarda le ristrutturazioni sono previste detrazioni Irpef al 50% (fino ad un massimo di 96.000 euro) per il 2016 e al 36% (fino ad un massimo di 48.000 euro) per il 2017. Gli interventi che rientrano in questa misura sono il restauro e il risanamento conservativo, la manutenzione straordinaria e la ristrutturazione edilizia per le unità immobiliari singole e gli spazi comuni dei condomini; Ci saranno sconti fiscali anche per la realizzazione di posti auto pertinenziali o autorimesse, per i lavori di cablatura degli edifici, eliminazione delle barriere architettoniche o bonifica dall’amianto e per gli interventi mirati a prevenire atti illeciti o evitare infortuni domestici.
Per tutto il 2016 ci sarà una detrazione Irpef del 50% (fino ad un massimo di spesa di 10.000 euro) per chi acquista mobili o grandi elettrodomestici (ad esempio lavastoviglie o lavatrici) di classe energetica A+ o superiore (classe A per quanto riguarda i forni) per l’arredo degli immobili in ristrutturazione. Anche le giovani coppie (sposi o conviventi da almeno tre anni in cui uno dei due non ha un’età superiore ai 35 anni) che acquistano una casa possono beneficiare del bonus mobili con detrazione del 50% fino ad un massimo di 16.000 euro.
Ecobonus 2016: gli sconti fiscali per la riqualificazione energetica della casa
Poi c’è l’Ecobonus, ovvero detrazioni Ires e Irpef per chi compie interventi mirati alla riqualificazione energetica degli immobili. Per tutto il 2016 lo sconto fiscale rimarrà al 65%, mentre all’anno successivo scenderà al 36%. La detrazione si applica sui lavori effettuati per la riduzione del fabbisogno energetico di edifici già esistenti (tetto massimo di 100.000 euro), per gli interventi su pareti e finestre e l’installazione di pannelli solari (massimo 60.000 euro), per la sostituzione degli impianti di climatizzazione (fino ad un tetto di 30.000 euro).
Queste stesse regole vengono applicate anche in caso di lavori nei condomini, purché interessino tutte le abitazioni. Per le spese sostenute per la riqualificazione energetica delle parti comuni dei palazzi condominiali, i soggetti che rientrano nella no tax area possono scegliere per la normale detrazione dell’imposta lorda o per la cessione del credito ai fornitori che hanno realizzato gli interventi. Una detrazione Irpef al 50% è prevista anche per i lavori di sicurezza antisismica sugli immobili con finalità di attività produttive o abitazione principale: in questo caso il tetto massimo è di 96.000 euro e gli sconti fiscali sono riservati a coloro che risiedono in zone sismiche ad alta pericolosità.