La settimana bianca può essere definita come una tradizione per moltissime famiglie italiane: nonostante il clima un po’ pazzerello e un crescente numero di offerte low cost per soggiorni in Paesi caldi, anche nel 2016 la piccola vacanza dedicata allo sciare sulla neve rimane un must per tantissime persone; vediamo quando e dove andare per trascorrere qualche giorno di divertimento tra le tante località italiane dalle Dolomiti all’Abruzzo.
Quando partire per la vacanza sulla neve
Quando si organizza la settimana bianca la prima domanda a cui si deve dare una risposta è “quando andare?”. Il tempo che intercorre tra la fine di dicembre e i primi di aprile può essere indicato come il periodo di riferimento dell’intera stagione. Molti amano organizzare la loro settimana bianca a gennaio (magari facendola coincidere con il Capodanno o partendo immediatamente dopo le feste): secondo alcuni questo è il periodo migliore per chi intende recarsi in località tra i 1.500 e i 2.000 metri e nelle prime settimane dell’anno le piste non sono ancora molto frequentate; febbraio in qualche modo rappresenta l’alta stagione: le piste sono più frequentate e i prezzi tendono a salire, soprattutto nel periodo del carnevale; a marzo, se la stagione lo permette, è possibile sciare anche qualche ora in più (anche se la neve tende a rovinarsi prima): è il periodo migliore per chi ha scelto di frequentare piste oltre i 2.000 metri e per chi magari il pomeriggio vuole godersi un po’ di sole.
Dove andare in settimana bianca? Alpi, Dolomiti e Appennini
La seconda domanda a cui rispondere per organizzare la settimana bianca 2016 è “dove andare?”. Per fortuna la nostra bella Italia è in grado di offrire tantissime alternative tra stazioni sciistiche e località turistiche invernali di ottima qualità e grande fascino. Uno dei fattori da considerare prima di scegliere la meta della vacanza sulla neve è i livello di preparazione; ci sono infatti località consigliate per sciatori principianti, per gli intermedi, gli esperti e gli appassionati del freeride.
Le piste per i principianti
Prima di tutto bisogna dire che praticamente tutti i comprensori sono dotati di piste facili perfette per chi muove i primi passi sugli sci, ma per evitare di dover percorrere sempre la stessa pista, una buona soluzione potrebbe essere quella di optare per località dove anche gli sciatori meno esperti possono affrontare lunghi giri senza ripetere in continuazione la stessa discesa. I principianti o le famiglie con bambini che puntano molto anche al relax possono scegliere l’Alpe di Siusi (Trentino Alto Adige), con paesaggio tipicamente dolomitico e pendii dolci. Nonostante sia nota per una pista difficile come la Gran Risa, il vasto comprensorio dell’Alta Badia (Trentino Alto Adige) ha tante piste ampie e semplici perfette per i non esperti (anche per i più esigenti). In Valle d’Aosta i principianti troveranno piste adatte a loro nei comprensori di Breuil Cervinia e Torgnon, mentre in Lombardia (nella zona di confine con il Trentino) meritano una menzione le piste pianeggianti del Passo del Tonale. In Lombardia ci sono poi due località sciistiche come Piani di Bobbio e Piani di Artavaggio che possono essere più adatte per una vacanza breve che per una vera e propria settimana bianca, ma che sonno ideali per chi è alle prime armi con gli sci ai piedi.
Località ideali per gli sciatori intermedi
Sono tante anche le località sciistiche che possono essere consigliate per gli sciatori intermedi, ovvero quelli che non sono dei novellini ma che ancora non si sentono sicuri al cento per cento. Per questa categoria l’ideale è individuare i comprensori con piste blu e piste rosse, evitando magari i tracciati più tecnici o quelli più affollati (i tanti passaggi sulla neve possono creare delle pericolose gobbe). In Trentino ci sono diverse località ideali per chi ha una preparazione intermedia: possiamo citare Andalo (molto gradito e quindi a volte abbastanza affollato), Canazei e Madonna di Campiglio (ci sono le piste difficili, ma lo sciatore intermedio può evitarle, dedicandosi a piste più semplici, lunghe e panoramiche). In Lombardia c’è Madesimo, la località ideale per sciatori intermedi più vicina a Milano e quindi perfetta anche per una breve gita mordi e fuggi (nelle domeniche c’è il rischio di trovare affollamento).
Le piste per gli esperti e gli amanti del freeride
In Italia non mancano le piste per gli sciatori più esperti; le velocità più elevate forse si possono raggiungere nei comprensori più piccoli, per via di un minore affollamento delle piste, ma anche in quelli più grandi si possono trovare delle piste molto tecniche. In Veneto possono essere segnalate le località di Arabba (nella zona di Porta Vescovo si possono trovare tre piste nere e tre rosse che arrivano in paese dopo un dislivello di oltre 800 metri) e Cortina d’Ampezzo; quest’ultima forse è più nota per la vita mondana che per quella sulla neve, ma piste come Forcella Rossa, Vertigine Bianca e Olympia sapranno emozionare anche gli sciatori più esperti. In Trentino Alto Adige si trovano le “cinque nere” di Kronplatz-Plan de Corones, piste che arrivano fino a 6 chilometri di lunghezza, 1.300 metri di dislivello e 60% di pendenza. Impossibile non citare la Val Gardena: la zona del Ciampinoi è una meta per moltissimi sciatori esperti. In Valle d’Aosta c’è La Thuile, comprensorio con addirittura sette piste nere (la 3 Franco Berthod raggiunge una pendenza massima del 73%). In Lombardia ci sono due piccoli comprensori con piste abbastanza tecniche e impegnative: si tratta di Piazzatorre e di Valgerola.
Infine qualche indicazione per gli amanti del freeride: attenzione, il fuoripista è sconsigliato a chi non è davvero esperto, visto che bisogna essere in grado di affrontare varie condizioni di neve e terreni diversi. Detto questo, le mete più apprezzate dai freeriders sono Courmayeur e Gressoney in Valle d’Aosta, Madesimo in Lombardia, Valle Isarco in Trentino Alto Adige e Alagna in Piemonte, località che si promuove fregiandosi dell’appellativo di Free Ride Paradise.
Sciare in Abruzzo
Fin qui abbiamo visto località di Alpi e Dolomiti, ma non si può parlare di settimana bianca senza fare almeno un accenno all’Abruzzo: sugli Appennini abruzzesi sono presenti diverse stazioni sciistiche, per un totale ci circa 300 chilometri di piste da discesa e 100 chilomentri di percorsi per lo sci di fondo; tra le località più rinomate ci sono Roccaraso, Pescasseroli, Ovindoli e Rivisondoli, dotate di numerose strutture ricettive, sistemi per l’innevamento programmato e moderni impianti di risalita.
Aspetti da valutare: come risparmiare e attività alternative
Ci sono poi altri infiniti dettagli che possono essere considerati quando si decide di organizzare la settimana bianca. L’aspetto economico ha senza dubbio la sua importanza; per cercare di risparmiare un po’ si possono seguire tre consigli fondamentali: il primo è quello di cercare di prenotare il prima possibile (non perché si possa risparmiare effettivamente, ma perché si ha una maggiore scelta a disposizione, sia sulla posizione che sul rapporto qualità/prezzo della vacanza); il secondo riguarda l’aspetto dell’alloggio: in alcuni casi può essere più conveniente prendere un appartamento piuttosto che l’hotel; il terzo è quello di controllare le offerte e le agevolazioni proposte dalle varie stazioni sciistiche per la stagione (sconti per studenti e anziani, pacchetti famiglia e così via).
Altre cose da valutare sono l’eventuale presenza di un servizio di baby sitting o di scuole sci per i più piccoli, la possibilità di andare sulla neve con il proprio amico a quattro zampe, l’opportunità di svolgere attività alternative come il nordic walking, le passeggiate nei sentieri, pattinaggio sul ghiaccio, le corse con le slitte trainate dai cani o le escursioni con le ciaspole (senza dimenticare i centri che dispongono di aree dedicate al fitness e al welness). Infine bisogna sottolineare come si stia diffondendo sempre di più lo slow ski, ovvero l’abbinamento dei classici sport invernali alle prelibatezze tipiche offerte dai rifugi.