Tra un paio di giorni si festeggia l’arrivo della Befana: il 6 gennaio infatti si celebra l’evento che, come dice un vecchio proverbio, segna la conclusione delle feste natalizie; non tutti però conoscono il vero significato religioso dell’Epifania, qual è il motivo storico per cui si festeggia questa data e chi sono i Re Magi (protagonisti di ogni presepe, ma spesso sconosciuti).
Cos’è l’Epifania, qual è il suo significato religioso e perché si festeggia
Stiamo palando di una delle ricorrenze più importanti per la chiesa cattolica, di una festa di precetto. Dal punto di vista prettamente etimologico si può dire che il termine Epifania deriva dal greco antico e vuol dire rivelazione, rendersi visibile; è un termine che veniva utilizzato per le azioni o le apparizioni di qualsiasi divinità, ma con il passare del tempo questa parola si è sempre più legata ad un preciso avvenimento: dodici giorni dopo il Natale si ricorda quindi la prima manifestazione pubblica di Gesù Bambino, ovvero l’incontro con i Re Magi, che rappresentano tutti quelli che non sono ebrei. Il significato religioso dell’Epifania consiste quindi nella manifestazione della natura divina di Gesù con l’adorazione dei Magi; ci sono comunque alcune correnti di pensiero che fanno coincidere questo momento con il battesimo o con il primo miracolo in pubblico del figlio di Dio.
Chi sono i Re Magi?
Questa ricorrenza si celebra fin dal secondo secolo, anche se inizialmente avevo il significato del Natale; nel mondo cristiano ed occidentale questa festa si è diffusa a partire dal quarto secolo e da allora viene vista come la chiusura del ciclo delle celebrazioni natalizie che cominciano la sera del 24 dicembre e si chiudono proprio il 6 gennaio (i famosi dodici giorni di Natale) e la Chiesa di Roma la adottò a partire dal quinto secolo. Prima abbiamo nominato i Re Magi: ma chi erano? Le loro statuine sono presenti in ogni presepe, ma di loro non si sa moltissimo; tra le fonti canoniche cristiane solo il Vangelo secondo Matteo descrive l’episodio. I Magi erano dei sacerdoti e astronomi che seguendo la stella cometa arrivarono dall’Oriente fino a Gerusalemme per ammirare e adorare il re dei Giudei nato da pochi giorni. Il racconto evangelico fondamentalmente non regala molti dettagli: sappiamo i loro nomi (Melchiorre, Baldassarre e Gaspare) e i doni che portarono a Gesù (oro, incenso e mirra) e per questo, anche se non viene mai specificato il loro numero, si pensa che fossero tre. Nessuna fonte canonica attesta la regalità di questi personaggi, che comunque vengono definiti Re nella tradizione liturgica perché la festa dell’Epifania è legata al Salmo LXXI, secondo cui “il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte e i re di Saba e degli Arabi porteranno tributi”.
Quando giunsero a Gerusalemme i Magi incontrarono il re della Giudea Romana, Erode, egli chiesero dove potevano trovare il re che era nato; Erode chiese agli scribi dove doveva trovarsi il Messia secondo la profezia e inviò i Magi a Betlemme in modo da potergli fornire le informazioni su dove trovarlo e adorarlo. Guidati sempre dalla stella cometa i tre arrivarono al luogo dove nacque Gesù, si prostrarono in adorazione e consegnarono i loro doni; un sogno gli consigliò di non tornare da Erode e tornarono a casa loro; il re della Giudea Romana scoprì l’inganno e non la prese affatto bene, ordinando quella che viene definita come la strage degli innocenti (l’assassinio di tutti i bambini di Betlemme con meno di due anni). Giuseppe, anch’egli avvertito in sogno, riuscì a muoversi prima e a portare la famiglia al sicuro in Egitto.
Il 6 gennaio arriva la Befana!
Per ricordare l’omaggio dei Magi a Gesù il giorno dell’Epifania nel corso degli anni si è affermata la personificazione di questa festa, rappresentata dalla Befana (il cui nome non è altro che una volgarizzazione del termine epifania), una sorta di vecchia strega buona vestita di stracci che la notte tra il 5 e il 6 gennaio a cavallo della sua scopa volante porta dei regali ai bambini buoni (o del carbone a coloro che nel corso dell’anno non si sono comportati bene). Il giorno della Befana (che rimane comunque una festa popolare senza un vero legame con la celebrazione cristiana e con origini che probabilmente vanno ricercate nei riti propiziatori pagani) viene festeggiato con usanze diverse nelle varie zone d’Italia.