La bronchite si divide in diversi gruppi che si differenziano fra loro da numerosi nonché vari sintomi: asmatica, cronica, nei bambini, senza febbre né tosse e persino con dolori alla schiena.
Cambiano i sintomi e cambiano gli organi e gli apparati coinvolti nella malattia con una solida e unica costante: nella bronchite, di qualsiasi tipologia essa sia e con qualsiasi sintomo essa si manifesti, gli organi interessati si trovano nel tratto compreso fra la trachea e gli alveoli polmonari, all’interno dell’albero bronchiale che comprende il tratto extrapolmonare con i bronchi primari e il tratto intrapolmonare con i bronchi secondari, i bronchi terziari, i bronchioli, i bronchioli terminali e i bronchioli respiratori.
Sebbene sia necessario rivolgersi subito ad un medico non appena si pensa si possa essere incappati nella rete di malanni che porta con sé la bronchite e diffidare dalle diagnosi fai da te online, in questo articolo analizzeremo i sintomi della bronchite da un punto di vista scientifico e popolare: se vi sembra di ritrovarvi in ciò che leggerete non esitate a recarvi dal vostro medico di base e a mettervi in fila per la vostra visita.
Bronchite Asmatica 2019: i sintomi
La bronchite asmatica è la condizione medica che vede la compresenza di bronchite acuta e asma. Prima di continuare e di indagare le cause e i sintomi di tale condizione, è, però, necessario sottolineare che entrambe le condizioni mediche, sia asma che bronchite, sono caratteristiche del tratto occupato dall’albero bronchiale: nel caso di asma, l’albero bronchiale è una condizione infiammatoria cronica, mentre nel caso di bronchite l’infiammazione che si ha è soltanto temporanea, la prima è dovuta ad una condizione di genetica, la seconda a fattori esterni , l’una deve il restringimento dei bronchi che la caratterizza ad una concentrazione di muscolatura, l’altra deve la presenza dello stesso fenomeno alla presenza anomala di muco prodotto a seguito dell’infiammazione alla mucosa. Tale tipologia di bronchite, che non risulta ad oggi essere contagiosa, è tipica unicamente delle persone affette da asma e può dipendere da infezioni virali e batteriche, dall’attitudine che ogni individuo dimostra avere per il tabagismo, la presenza di inquinamento, sostanze irritanti, allergeni, farmaci ingeriti in maniera scorretta o, del tutto inaspettatamente, dopo una condizione emozionale dalle caratteristiche straordinarie.
I sintomi sono svariati: dalla tosse con catarro bianco nelle prime fasi della malattia e giallo o verde in quelle più avanzate alla mancanza di respiro o al respiro che sibila nella momento di espirazione, fino all’aumento della frequenza respiratoria e la sensazione di costrizione al torace, senza tralasciare i classici casi di starnuti, rinorrea, mal di gola, febbre, brividi ed eventuali dolori muscolari.
Bronchite cronica: i sintomi 2019
La bronchite cronica è spesso una conseguenza di una infiammazione broncopolmonare di cui resta, imperterrita, una tosse continua e forte. La tosse persistente e il respiro sibilante, le difficoltà a respirare (la cosiddetta dispnea, quindi) e le difficoltà a deglutire con facilità e senza provare dolore, la mancanza di fiato e la febbre, i brividi di freddo e la produzione eccessiva di muco che, come nel caso della bronchite asmatica, vede la fuoriuscita di esso in colore bianco nelle prime fasi o verdognolo giallastro, talvolta con piccole perdite di sangue durante quelle successive: questi sono i sintomi di bronchite cronica più comuni i quali verranno accentuati maggiormente se resi manifesti dopo un brutto raffreddore o se si è fumatori.
È importante non confondere la bronchite cronica che abbiamo trattato adesso con quella acuta, che spesso vengono considerate come se fossero la medesima condizione: la bronchite cronica è, generalmente, moderata se non addirittura piuttosto lieve nei sintomi tangibili, ma ha una durata molto lunga prima di estinguersi, mentre è detta acuta quella tipologia di bronchite che è molto intensa nei sintomi, ma ha una durata contenuta, se non persino breve.
Bronchite nei bambini nel 2019: i sintomi principali
Non risparmia proprio nessuno: acutizzata dall’inquinamento e dalla presenza di fumatori in casa, così come a quella di allergie o asma di cui il bambino potrebbe essere vittima, la bronchite è un’infiammazione che colpisce anche i bambini con edema e fastidi evidenti alle vie respiratoria. Di natura batterica o spesso virale, la bronchite, se raggiunge una forma acuta, può durare persino due o tre settimane: è sempre bene, in questi casi, fare in modo che il bambino resti a casa dalla scuola e dalle altre attività extracurriculari fino a quando non si sarà ripreso del tutto. Oltre alla tosse secca con molto muco e alla sensazione di soffocamento persistente, oltre alla febbre, ai brividi, ai dolori generalizzati, alla mancanza di respiro e a quella difficoltosa quando si tratta di respirare dal naso o al mal di gola, la bronchite che si manifesta in età infantile spesso è legata ad altre infiammazioni e condizioni di malattia come laringite, tracheite o semplici raffreddori e, pertanto, porta con sé altri numerosi e svariati sintomi di fronte ai quali sarebbe necessario contattare il pediatra. Può capitare, infatti, che labbra e unghie cambino colore diventando grigiastre o blu o che sia particolarmente disidratato nella bocca e sulle labbra, che il bambino abbia difficoltà a svegliarsi o sia particolarmente confuso, che faccia una pipì scura o che abbia picchi di febbre alternati a condizioni a normale temperatura.
Molto importante, inoltre, è monitorare la durata del periodo in cui il bambino dimostra di essere affetto dalla tosse: se supera le tre settimane il controllo medico dal pediatra è, senza dubbio, consigliato se non d’obbligo.
Bronchite senza febbre né tosse: è davvero bronchite? I casi del 2019
Alla base ci sono sempre le medesime cause: dal tabagismo che altro non è che la dipendenza dal fumo del tabacco che esso passi dalla pipa, dal sigaro o dalla sigaretta, inquinamento, fumi e polveri tossiche che vengono, inavvertitamente, respirate. Che la tosse sia secca o ricca di scariche di muco colorato, piccole perdite di sangue o catarro non cambia: la tosse è, volenti o nolenti, un elemento imprescindibile dalla bronchite. Una caratteristica, però, di cui la bronchite può essere priva è, inaspettatamente, la febbre. Può accadere, infatti, che si abbia una bronchite priva di febbre ossia che la forma di infiammazione ai bronchi che caratterizza la nostra condizione di malattia non si associ minimamente ad alcuna alterazione della temperatura corporea. Temperatura corporea inalterata a parte, i sintomi non sono, senza dubbio, invisibili o inesistenti: la tosse e il forte disturbo al torace, la difficoltà a respirare a deglutire costante e la respirazione stessa dotata di sibili o strani versi che manifestano irritazione.
Quando non si ha la presenza di febbre, la bronchite non ha quasi mai una radice infettiva, ma tendenzialmente è dovuta all’esposizioni a sostanze che risultano arrecare fastidi al nostro albero bronchiale oppure che derivi da qualche reminescenza di malattie polmonari o reflusso gastroesofageo.
Nella maggior parte dei casi, come abbiamo, infatti, visto, questo tipo di bronchite, quella senza febbre, ha origine non infettiva: non è, pertanto, dovuta ad agenti infettivi, particolari virus o batteri i quali, in genere, si rivelano essere portatori di condizioni di malattia rigorosamente con febbre. Come riconoscere, quindi, quando si è davanti ad una bronchite priva di febbre? Oltre a prendere in analisi tutti gli altri sintomi tipici della bronchite che risultano, comunque, essere presenti durante la condizione di infiammazione ai bronchi, è necessario analizzare attentamente tutte le cause che hanno portato l’individuo interessato alla condizione attuale. Tale tipologia di bronchite, quella senza febbre, può avere diverse cause come l’inalazione, più o meno duratura nel tempo, di sostanze irritanti per la zona bronchiale o può derivare da malattie polmonari pregresse tendenzialmente a carattere cronico, sebbene non siano da prendere con poca serietà ulteriori possibili cause dovute a situazioni particolari da esporre al proprio medico.
Bronchite con dolore alla schiena: i sintomi nel 2019
Per la serie “non tutti sanno che”, esiste un collegamento reale e tangibile fra la bronchite e i dolori alla schiena: proprio per questo non è raro che la condizione medica protagonista dell’articolo manifesti, fra i suoi sintomi, anche il dolore alla schiena. Soprattutto quando è accompagnata dalla febbre, infatti, la bronchite tende a provocare dolori forti e generici e debolezza muscolare, come capita, spesso, anche quando si è vittime di una semplice e canonica influenza, con particolar riferimento alla schiena a causa, anche, alla vicinanza con i bronchi sebbene spesso questo genere di fastidi siano soliti estendersi anche alle braccia, alle spalle e al collo, irrimediabilmente collegati all’area interessata.