La social card per i disoccupati è un sussidio sociale che, pur essendo stato introdotto in via sperimentale in 12 città dal 2013 ed esteso a tutto il Meridione nel 2014, rimane per molti un mistero: in diversi Comuni infatti la carta per gli acquisti per i disoccupati non è mai entrata in funzione a causa della mancanza di fondi.
Social card per disoccupati: importo e come funziona
Questo tipo di sussidio differisce dalla più famosa social card per pensionati per i beneficiari e per il suo carattere sperimentale (mentre la misura per i pensionati è prevista in via ordinaria). La social card per disoccupati non è altro che una carta prepagata ricaricabile del circuito Mastercard: può essere utilizzata per pagare tramite POS, prelevare denaro ai Postamat, pagare le bollette e fare compere negli esercizi convenzionati.
L’importo mensile che spetta al beneficiario varia dai 231 ai 404 euro: dipende dall’ISEE e dal numero dei componenti del nucleo familiare. La social card viene inviata dal Comune direttamente al domicilio del disoccupato beneficiario, mentre la ricarica viene effettuata dall’Inps ogni due mesi. Per avere diritto alla social card straordinaria bisogna presentare determinati requisiti.
I requisiti
Prima di tutto è necessaria la residenza in una delle Regioni coinvolte nell’iniziativa (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) o in una delle dodici città-pilota (Roma, Milano, Napoli, Palermo, Firenze, Bologna, Venezia, Torino, Genova, Catania, Verona, Bari). Gli altri requisiti sono: la presenza nel nucleo familiare di almeno un minorenne e almeno una persona tra i 15 e i 66 anni che ha perso il lavoro durante gli ultimi 36 mesi (o una persona che ha un contratto di lavoro dipendente o flessibile, ma con un reddito annuo inferiore ai 4.000 euro), la cittadinanza italiana, europea o extracomunitaria con permesso di soggiorno CE di lungo periodo, la residenza nel Comune per il quale si fa la domanda da almeno un anno, un reddito ISEE inferiore ai 3.000 euro, un patrimonio mobiliare ISEE inferiore agli 8.000 euro, l’eventuale abitazione di proprietà deve avere un valore ai fini IMU che non superi i 30.000 euro, non possedere un’auto immatricolata nell’ulitmo anno (o macchine oltre i 1.300 cc o moto superiori ai 250 cc immatricolate nell’ultimo triennio), non prendere altri sussidi previdenziali o assistenziali (pensioni incluse) che vadano oltre i 600 euro.
In più i beneficiari della social card per disoccupati sono obbligati a partecipare a corsi di formazione e riqualificazione o altri progetti occupazionali organizzati dal Comune o dal centro per l’impiego della zona. Inoltre chi percepisce il sussidio è tenuto a partecipare ad incontri periodici con i servizi sociali del Comune.
La domanda per ottenere il sussidio sociale
E ora le dolenti note: al momento non è ancora possibile inoltrare la domanda per ottenere la social card per i disoccupati; lo ha dichiarato anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: il Governo è ancora impegnato nella fase di definizione del sussidio. Per quanto si può sapere al momento, pare che la richiesta dovrà essere presentata alle Poste, con una successiva trasmissione all’Inps. È probabile quindi che i moduli verranno messi a disposizione presso i Comuni e gli uffici postali.
La domanda dovrà contenere le autocertificazioni relative al rispetto dei requisiti del richiedente e vi dovrà essere allegata una serie di documenti, ovvero la copia di un documento di identità, quella del codice fiscale/tessera sanitaria, le copie degli eventuali permesso di soggiorno e certificazione dello stato di gravidanza, il modello ISEE 2015.