Si avvicina l’importante appuntamento del Referendum Costituzionale e diventa molto interessante osservare grazie ai sondaggi politici elettorali come la pensano gli italiani oggi, 27 ottobre 2016; non vedremo solo chi è in vantaggio tra il Sì e il No, ma daremo anche un’occhiata alla situazione tra i partiti per scoprire come prosegue il duello tra PD e Movimento 5 Stelle nelle intenzioni di voto.
Distanze ridotte tra PD e Movimento 5 Stelle nei sondaggi politici elettorali di fine ototbre 2016
Partiamo proprio da questo argomento: stando alle ultime elaborazioni di Emg la distanza tra PD e Movimento 5 Stelle si è ridotta ad una manciata di decimi di punto. Il Partito Democratico perde lo 0,6% rispetto a dieci giorni fa e si assesta al 30,9%, mentre il M5S guadagna lo 0,7% e si porta al 30,3%: il divario tra le due forze politiche si è assottigliata tantissimo, passando dai quasi due punti di una decina di una decina di giorni fa a soli sei decimi. Sul terzo gradino del podio si conferma la Lega, che però perde lo 0,6% e si fa agganciare da Forza Italia, che recupera lo 0,4% ed ottiene l’11,7% dei consensi. I sondaggi non mostrano grandi differenze per gli altri partiti, con Fratelli d’Italia (4%) e Sinistra Italiana (3,7) che perdono qualcosa, mentre Ncd rimane stabile al 3,4%.
Con il PD e il Movimento 5 Stelle al di sopra della soglia del 30% non ci sarebbero molte chance di raggiungere il secondo turno per un ipotetico listone del centrodestra unito, che raccoglierebbe il 27,8%. I sondaggi Emg sul ballottaggio vedono trionfare il Movimento 5 Stelle: netto il divario in una sfida contro il centrodestra riunito (58,7 – 41,3) e in crescita di un punto percentuale quello contro il PD (54,2 – 45,8). Ai Dem rimane la consolazione di una vittoria al secondo turno contro il centrodestra (53,5 – 46,7).
Referendum Costituzionale: più No che Sì, soprattutto tra i giovani
Passiamo ora ai sondaggi relativi al Referendum Costituzionale: come abbiamo più spesso ribadito, il 4 dicembre 2016 gli italiani potranno esprimere con il voto la loro volontà di approvare o respingere la riforma Boschi: in vari articoli precedenti abbiamo parlato dei contenuti della riforma e dei motivi per cui si dovrebbe votare Si o No, ma vediamo come la pensano oggi gli italiani. Dando uno sguardo di massima alle varie elaborazioni si può dire che il No sembra essere davanti, ma andiamo più nel dettaglio.
Secondo Eumetra il No raccoglie il 54,5% e il Sì il 45,5%; per Ixè il divario è minimo, con il No al 38% e il Sì al 37% (25% di indecisi); per Index, tralasciando il 20% di indecisi, il No conquista il 51,5% dei voti, lasciando al Sì il 48,5%. Numeri abbastanza diversi per Demopolis (indecisi 27%, Sì 51% e No 49%) e Ipsos (Sì 54% e No 46%) che vedono i sostenitori della riforma in maggioranza.
Molto interessanti le statistiche che sono state mandate in onda durante la trasmissione Porta a Porta. Secondo Ipr l’affluenza alle urne sarà del 49%, gli indecisi rappresentano il 17% e il No è in vantaggio sul Sì (50,8% – 49,2%); i sondaggi Tecnè mostrano numeri abbastanza simili, ovvero un’affluenza del 49%, indecisi al 17%, No con il 52,5% e Sì con il 47,5%. Sono abbastanza diverse però le tendenze: per Ipr il Sì ha guadagnato sette decimi percentuali, mentre per tecnè è il No ad aver ottenuto mezzo punto percentuale in più rispetto alla rilevazione della settimana precedente. Stando a quanto mostrato durante la trasmissione di Rai Uno sarebbero i giovani (fascia di età tra i 18 e i 34 anni) i maggiori oppositori della riforma Boschi; la fascia di età ta i 35 e i 54 anni è piuttosto divisa (il No è in vantaggio di pochi punti), mentre tra gli over 55 sono in maggioranza i sostenitori del Sì.