Manca poco più di un mese al 5 giugno 2016, data in cui gli abitanti di diverse città e paesi italiani saranno chiamati alle urne per esprimere la loro preferenza alle elezioni amministrative-comunali che decideranno i nuovi sindaci. Per tastare il polso della situazione diamo uno sguardo agli ultimi sondaggi politici elettorali di aprile per quanto riguarda realtà importanti come Roma, Milano, Napoli e Torino, ma diamo anche uno sguardo alle intenzioni di voto degli italiani a livello nazionale.
Sondaggi per le elezioni amministrative comunali 2016: la situazione nelle grandi città
Se volessimo descrivere in poche parole la situazione descritta dai sondaggi politici elaborati da IPR e Tecnè potremmo dire che a Torino sembra scontata una vittoria del PD, a Napoli si va verso la conferma di De Magistris, a Milano regna ancora l’equilibrio mentre a Roma c’è ancora tanta incertezza.
Fassino e De Magistris verso la conferma a Torino e Napoli, equilibrio a Milano
Partiamo da dove le cose sembrano più chiare, ovvero da Torino: per quanto riguarda il primo turno Fassino sembra in netto vantaggio sul suo concorrente più pericoloso, ovvero Appendino del Movimento 5 Stelle. Secondo IPR l’attuale sindaco del capoluogo piemontese raccoglierebbe il 45% delle preferenze, mentre secondo Tencè arriverebbe al 41%. Nettamente distaccato il candidato M5S, che si ferma al 27% (IPR) e al 30% (Tecè); molto staccati gli altri con Ariaudo (Sel e Sinistra Italiana) e Morano (Lega e Fratelli d’Italia) che si avvicinano al 10%. All’eventuale ballottaggio tra Fassino e Appendino la spunterebbe il primo: entrambi gli istituti vedono un risultato di 52%-48% a favore del candidato del centrosinistra.
Situazione abbastanza decisa anche a Napoli, dove il sindaco in carica De Magistris sembra destinato a confermarsi. Le intenzioni di voto al primo turno vedono l’attuale primo cittadino in testa con il 32% (IPR) o 31% (Tecnè); al secondo posto si piazza Lettieri, con il 29/28%. Il dato più eclatante sarebbe l’esclusione del PD dal ballottaggio, visto che il suo candidato Valente non va oltre il 21%. Al secondo turno la sfida tra De Magistris e Lettieri si concluderebbe con la vittoria del primo per 51%-49% (IPR) e 52%-48% (Tecnè).
A Milano invece pare che ci sia un vero e proprio testa a testa tra Sala, candidato del PD, e Parisi, candidato del centrodestra. Secondo IPR i due sarebbero divisi da un solo punto percentuale (Sala 38%, Parisi 37%), mentre Tecnè vede un ex aequo al 38%. Al terzo posto, ma decisamente distaccato con il 15/16% c’è Corrado del M5S. L’equilibrio viene confermato anche dai sondaggi sul ballottaggio: IPR vede la vittoria di Sala su Parisi con il distacco minimo (%1%-49%), mentre l’elaborazione di Tecnè mostra un incredibie fifty fifty, con la differenza tra i due candidati che al momento sarebbe troppo ridotta per potersi sbilanciare.
Incertezza a Roma con l’incognita Bertolaso: i possibili scenari
Nella Capitale invece regnano ancora le incognite, legate non tanto alle preferenze dei cittadini (Viriginia Raggi del Movimento 5 Stelle appare in netto vantaggio), quanto alla possibilità che Berlusconi decida di non sostenere ancora la candidatura di Bertolaso. Per fare un quadro completo della situazione i due istituti hanno portato avanti tre sondaggi distinti sui tre possibili scenari che possono venirsi a creare.
La prima ipotesi prevede che le cose rimangano come sono ora, ovvero con Forza Italia ad appoggiare Bertolaso. Raggi del Movimento 5 Stelle risulta essere saldamente al comando con il suo 27% (IPR) e 26% (Tecnè), seguita dal candidato del PD Giachetti (20/21%); Giorgia Meloni, che in questo caso potrebbe contare solo dell’appoggio di Fratelli d’Italia e Lega, sarebbe fuori dal ballottaggio per una manciata di voti (19,5/20%). Al ballottaggio l’esponente del M5S non avrebbe problemi ad affermarsi su Giachetti (57-43% per IPR, 59%-41% per Tecnè).
Il secondo scenario vede Forza Italia schierarsi con Marchini e un esito decisamente diverso rispetto a quello appena visto: al primo turno Raggi mantiene il primato con il 26/27% delle preferenze, ma al secondo posto si piazzerebbe proprio l’imprenditore, che salirebbe al 23/21%, scalzando Giachetti, fermo al 20% e con il rischio di essere superato da Meloni. Il ballottaggio tra Raggi e Marchini sarebbe molto equilibrato: Tecnè prevede un pareggio, mentre secondo IPR Marchini la spunterebbe con 53%-47%.
Anche la terza ipotesi vede l’uscita di scena di Bertolaso, ma con Forza Italia che decide di schierarsi con Giorgia Meloni: la leader dei Fratelli d’Italia ne beneficerebbe a tal punto da eguagliare i dati della Raggi (27/28% per la candidata M5S e 26/29% per Meloni), con conseguente esclusione dal ballottaggio per Giachetti e Marchini. Al secondo turno però entrambi gli istituti prevedono una vittoria di Virginia Raggi per 52%-48%.
Sondaggi politici elettorali a livello nazionale: il M5S si avvicina ancora al PD
Dopo aver visto le previsioni sulle intenzioni di voto per quanto riguarda le elezioni amministrative-comunali delle principali città, diamo uno sguardo ai sondaggi politici elettorali incentrati sul panorama nazionale. Le statistiche di Euromedia Research rivelate durante l’ultima puntata di Ballarò mostrano un ulteriore piccolo passo indietro del Partito Democratico, con il Movimento 5 Stelle che si avvicina sempre di più: il PD raccoglie il 30% dei consensi (calo dello 0,3% rispetto all’ultima rilevazione), mentre il M5S sale al 26,5% (+0,2%). Alle loro spalle invece si nota un perdita di fiducia nei confronti di Lega (13,8%) e Forza Italia (13%), in calo rispettivamente dello 0,1% e dello 0,5%.