Con gennaio oramai alle spalle, ci si avvia verso un nuovo anno ricco di novità e fermento sul piano politico.
Gli esiti delle elezioni nelle regioni di Emilia Romagna e Calabria rappresentano un importante punto di inizio per avere un quadro ancora più chiaro dello scenario italiano, anche se è altrettanto importante tenere presenti tutti gli sviluppi già iniziati alla fine del 2019.
Sicuramente il prossimo mese sarà decisivo per comprendere quale il futuro attenderà tutta la politica italiana ed il suo esecutivo, ragione per cui un elemento di grande rilevanza è rappresentato dai sondaggi elettorali che consentono di comprendere quali sono i sentimenti generali della popolazione italiana relativamente alle diverse fazioni in campo.
All’interno del seguente articolo verrano fornite tutte le news relative ai sondaggi politici per Febbraio 2020, con specifici riferimenti alla Lega, al Movimento Cinque Stelle ed infine al Partito Democratico.
Sondaggi politici Elettorali Febbraio 2020: le news della Lega
Lo scontro politico che si sta vivendo in questi giorni in Emilia Romagna ed in Calabria, ovviamente ha delle ripercussioni anche nel panorama nazionale.
In questi ultimi mesi la Lega ha sempre registrato consensi crescenti presso gli elettori, tuttavia a partire da Dicembre 2019 il favore è leggermente vacillato andando a riportare un 1,3% in negativo.
Scendendo nel dettaglio i sondaggi per il prossimo mese attestano la Lega ad un 33%, riscontrando il 3,2% in meno rispetto agli ultimi due mesi di Dicembre e addirittura l’oltre 5% in negativo, se relazionati con i grandi risultati delle Europee di Maggio.
Secondo alcuni istituti di ricerca, ci sono delle elevate probabilità che la Lega nelle prossime settimane riporti le più basse percentuali da un anno a questa parte, anche se sono ancora in molti a credere ad una nuova fase di crescita percentuale.
Il partito di Matteo Salvini ancora oggi è in testa nei sondaggi elettorali, andando a delineare uno scenario italiano con tendenze decisamente sovraniste, tanto che il trend negativo di fine 2019, sembra non preoccupare affatto il leader del Carroccio.
Il pacchetto di voti perduto da Matteo Salvini, è invece andato a favore di un altro leader di destra, Giorgia Meloni a capo di Fratelli D’Italia; negli ultimi sondaggi la sua figura è risultata particolarmente apprezzata dall’elettorato, tanto che per Febbraio 2020 sembra essere seconda nel termometro di fiducia che il popolo ripone nei vari leader, accorciando sempre di più la distanza con Giuseppe Conte.
Andando a conteggiare i voti del Carroccio e di Fratelli d’Italia, il fronte di destra raccoglie circa il 50% del favore degli italiani, destando non poche preoccupazioni ai partiti della sinistra.
Matteo Salvini si dice abbastanza fiducioso nonostante gli esiti delle regionali, tuttavia è importante dire che, i numerosi episodi che hanno visto coinvolto il leader del partito, potrebbero rappresentare una lama a doppio taglio.
In particolare il rinvio a giudizio riguardo la questione della nave Gregoretti, ha lasciato il popolo italiano con non pochi dubbi, vista anche la poca chiarezza con la quale è stata trattata tutta quanta la vicenda.
Inoltre il contestato video del citofono di Salvini a Bologna, che si è configurato di grandissimo interesse nazionale, potrebbe essere la causa di un’ulteriore perdita di consensi per l’immediato futuro.
Altro duro colpo che da Novembre il leader deve contrastare, è legato al fenomeno dilagante delle Sardine, che sta infuocando le maggiori città italiane, prima fra tutte la capitale.
Sicuramente le votazioni della Calabria e dell’Emilia Romagna, rappresentano una cartina tornasole di grande rilevanza per capire cosa ci attenderà, ma intanto la roccaforte dell’oltre 30% appartenente alla Lega, crea ancora una notevole distanza con le altre forze in campo.
Sondaggi Politici Elettorali M5S Febbraio 2020: le ultime news dal Movimento Cinque Stelle
Il 2019 è stato un anno duro per il Movimento pentastellato, il quale ha registrato un calo netto dei consensi; tuttavia anche il 2020 non si è aperto nel migliore dei modi, con le dimissioni del leader Luigi di Maio negli ultimi giorni di gennaio che hanno creato non poco scompiglio tra i grillini.
Stando ai sondaggi però, sembra che questa mossa sia piaciuta agli elettori, infatti un timido 0,2% in positivo degli ultimi sondaggi, ha riacceso una flebile speranza nel futuro del movimento.
Questo sicuramente non basta per tirare un sospiro di sollievo, perché la crisi che da mesi ha investito i grillini ha radici fin troppo profonde.
Ad oggi il Movimento di Beppe Grillo e Casaleggio, resta ancorato alla soglia del 16%, delineando uno stacco netto con il Partito Democratico, ma sopratutto con gli ex alleati della Lega.
Per il prossimo Febbraio le previsioni non sono affatto ottimistiche, anche se si attende l’arrivo della primavera con gli stati Generali, per riuscire (forse) a vedere la fine del tunnel nel quale attualmente si trovano.
Sicuramente le dimissioni di Di Maio aprono ad una fase nuova del Movimento, che dovrà rivedere con estrema cautela, le prossime mosse da mettere in atto per tornare agli “antichi splendori” del 2018.
Dagli ultimi sondaggi è emerso che la maggioranza dei sostenitori del Movimento, attribuiscono gran parte della responsabilità dell’affondamento proprio Di Maio, mentre altri ritengono che la linea politica intrapresa negli ultimi mesi, abbia creato una certa diffidenza tra i sostenitori di sempre.
Il match all’interno delle due regioni sulle quali ora è puntata l’attenzione di tutti, è giocato dal duello bipolare fra Lega e Partito Democratico, delineando una definitiva sparizione dei grillini dallo scenario.
Il crollo verticale nella regione Calabria e nell’Emilia Romagna del Movimento Cinque Stelle, contribuisce ulteriormente al peso che grava sul suo futuro, nonostante il panorama nero, l’attuale reggente ad interim Crimi, subentrato a Luigi Di Maio, in diverse occasioni ha affermato di essere fiducioso, riguardo il nuovo impianto di riorganizzazione e coordinamento previsto, in quanto il progetto si basa proprio su una rinnovata presenza del Movimento in ambito territoriale.
Per il prossimo mese il lavoro che attende tutti gli iscritti è davvero oneroso, visto che i sondaggi li vedono ai minimi storici e le divisioni parlamentari rendono ancora più instabile un equilibrio fin troppo precario.
Le fuoriuscite e le tensioni che hanno caratterizzato tutti i mesi del 2019, hanno seriamente minato la credibilità del Movimento, tanto da essere innegabile affermare che sopra al futuro dei Cinque Stelle si erge un gigantesco punto di domanda.
Alcuni esponenti hanno più volte espresso la volontà di avvicinarsi al partito di Nicola Zingaretti, ma non tutti sono dello stesso medesimo avviso; si deve attendere l’arrivo della primavera per avere un quadro più preciso ed una visione più concreta.
Nonostante i buoni propositi per il 2020, sono tanti a credere che quest’anno potrebbe mettere la parola fine alla parabola politica dei grillini iniziata nel 2007.
Sondaggi Politici Elettorali PD Febbraio 2020: le news del Partito Democratico
Il Partito Democratico, sembra oramai aver ripreso nettamente quota rispetto al biennio 2018-2019.
Dall’elezione di Nicola Zingaretti, gli italiani sembrano riaver acquistato tutta la fiducia che era stata perduta sotto il periodo di Matteo Renzi.
Il mese di Dicembre si era chiuso con i democratici che erano riusciti a superare in modo netto i grillini di Luigi di Maio, ma questo non è bastato per accorciare in modo più incisivo la distanza con la Lega di Salvini.
L’inizio del nuovo anno si è aperto all’insegna del negativo, con un calo che ha fatto retrocedere i DEM sotto la soglia del 20%, seppur in maniera lieve (19,9%).
Questo passo indietro di poca entità, appare più preoccupante se analizzato da un’ottica che ingloba tutti i partiti di sinistra, i quali nell’arco degli ultimi due mesi hanno registrato una sfiducia importante dell’elettorato.
Il leader dei democratici Zingaretti, aveva riposto grandissima fiducia nelle elezioni regionali dell’Emilia Romagna e della Calabria, in quanto l’esito positivo era certo che avrebbe dato un nuovo vigore ad una sinistra fin troppo frammentata, sferrando il primo fendente al muro del 50% che è attualmente nelle mani dei partiti di destra.
Un ruolo a favore del Partito Democratico, è stato giocato dal grande fermento che in queste settimane ha avuto avvio dal movimento giovanile delle cosiddette “Sardine”.
Nato il 14 Novembre a Bologna, dall’iniziativa di quattro amici, questo “evento di opposizione” ha radunato inizialmente 6000 persone per poi estendersi in altri centri d’Italia quasi a macchia d’olio.
Il vero obbiettivo delle Sardine è sempre stato quello di contrastare in modo efficace il dilagante populismo, sovranismo ed il conseguente razzismo, onnipresente nei comizi del leader della Lega.
Sicuramente il grande impatto sull’opinione pubblica ha giovato in modo sostanziale nel termometro politico a favore dei DEM, e questo è stato esperibile proprio dai risultati delle regionali.
E’ probabile che il vento stia cambiando?
Per trovare una risposta a questo interrogativo, si devono attendere gli sviluppi politici del mese di Febbraio ma sopratutto quelli della primavera, in quanto attualmente il panorama italiano è ancora permeato a grandissimi dubbi ed incertezze.
Molti esponenti del Partito Democratico, hanno fermamente sostenuto che in ogni caso i risultati del voto in Emilia ed in Calabria, non avranno importanti ripercussioni sul lavoro dell’attuale governo, tuttavia è indiscusso affermare che sarà necessario un confronto tra tutte le forze che sostengono il potere esecutivo per cercare di avere quantomeno un’idea dei piani da perseguire per il futuro del paese.