Dopo la lunga pausa per le festività di fine anno tornano i sondaggi politici elettorali con le prime rilevazioni del 2017: è l’occasione per vedere quali sono le intenzioni di voto degli italiani dopo quanto accaduto dal giorno del referendum in poi (e ne sono successi di cose!) e scoprire le percentuali di oggi a favore di PD, Movimento 5 Stelle, Lega e degli altri partiti di centrodestra. Chi potrebbe essere il nuovo premier in Italia?
I primi sondaggi politici elettorali del 2017
I sondaggi politici elettorali che prenderemo in esame oggi sono quelli elaborati da EMG per il telegiornale di La7; come ormai ci ha abituato, l’istituto ha realizzato le statistiche relative sia al primo turno che al ballottaggio, anche se in realtà sembra abbastanza difficile che si arriverà al voto con l’Italicum come legge elettorale (ne dovremmo sapere di più dopo il 26 gennaio, quando la Corte Costituzionale si esprimerà in merito a questa ormai famigerata legge elettorale). Osservando i trend è possibile notare una lunga sfilza di segni meno, con il solo PD che riesce a guadagnare terreno e ad allungare sui suoi inseguitori; il Movimento 5 Stelle tutto sommato rimane stabile, mentre Lega Nord e Forza Italia registrano dei sensibili cali.
Il PD guadagna terreno sul Movimento 5 Stelle, in calo il Centrodestra
Sorride quindi il Partito Democratico: la batosta subita al referendum dal governo Renzi non ha intaccato il suo ruolo da primo partito d’Italia: con il 31,4% delle preferenze i dem si confermano in cima alla classifica delle intenzioni di voto e rispetto alle ultime rilevazioni che risalgono al 19 dicembre hanno guadagnato addirittura lo 0,8%. Questo vuol dire che il vantaggio sul Movimento 5 Stelle aumenta: i pentastellati hanno perso un po’ dei consensi guadagnati nell’immediato pre e post-referendum e gli ultimi sondaggi politici elettorali li vedono in leggero calo (-0,1%) al 27,5% delle preferenze. Cresce quindi il divario tra le prime due forze politiche del Paese, che sale a quasi quattro punti percentuali. Va comunque detto che Masia, direttore generale di EMG, ha precisato che la crescita del PD è dovuta più alla differenza che a meriti propri.
Alle spalle di PD e M5S troviamo sempre la Lega Nord, che però perde lo 0,4% e si posiziona al 13,4%, seguita da Forza Italia, anch’essa in calo (-0,6%), al 12,1%. A risollevare leggermente le sorti del centrodestra ci pensa Fratelli d’Italia, che guadagna tre decimi e sale al 4,8%. Stesso recupero anche per Ncd, che in questi primi sondaggi politici elettorali del 2017 raggiunge quota 3,5%. In leggero calo Sinistra Italiana, che torna al 3%; gli altri partiti registrano il 4,3%.
I risultati del ballottaggio: a quale partito apparterrà il nuovo premier?
Il sondaggio di EMG mostra anche chi vincerebbe in caso di ballottaggio (ma lo ripetiamo, se si torna al Mattarellum questa ipotesi è da accantonare). Al secondo turno il Movimento 5 Stelle riuscirebbe ad avere la meglio senza troppi problemi contro l’eventuale listone del centrodestra riunito (54,6-45,4, stesso risultato con cui il PD uscirebbe vincitore da un sfida al secondo turno contro il centrodestra), mentre contro il PD lo scontro sarebbe più equilibrato, visto che le distanze si sono ridotte dell’1,3% (50,8-49,2).
Da un certo punto di vista i risultati di questi primi sondaggi politici elettorali del 2017 possono essere definiti una sorpresa: dopo il referendum e l’arrivo del governo Gentiloni (accolto in prima battuta come una sorta di rimpasto dell’esecutivo di Renzi e poco rappresentativo della volontà popolare) forse nessuno si aspettava un exploit di questo tipo dal parte del PD. Allo stesso modo colpisce vedere il Movimento 5 Stelle ben al di sotto la soglia del 30% (un limite che solo due mesi fa era stato ampiamente superato), anche se sembra che l’effetto negativo delle vicende romane sulle intenzioni di voto si stiano riducendo. Ora bisogna vedere quali conseguenze potrà avere sull’elettorato dei grillini quanto recentemente accaduto con i liberali europei.