Siamo di fronte ad una situazione politica piuttosto confusionaria: l’equilibrio del governo è piuttosto debole, con due forze politiche al comando, che non riescono ad essere sempre d’accordo: Lega e 5 Stelle si trovano su fronti completamente opposti su certe tematiche e si trovano, per forza, a scontrarsi.
Il favore dell’opinione pubblica cambia ogni giorno, per questo vengono fatti i sondaggi politici quotidianamente, così da poter monitorare meglio l’idea, in continuo cambiamento, dei cittadini italiani.
Tutto questo avviene mediante dei sondaggi elaborati da YouTrend per AGI, nato nel 2011 e specializzato nell’analisi dei dati in campo della politica, che segue gli eventi relativi al campo politico ed elettorale; i risultati dei sondaggi avvengono mediante delle rilevazioni fatte dai principali istituti demoscopici.
I sondaggi politici, però, non devono essere presi come verità assoluta, poiché comunque è un quesito che si pone ad un campione di elettori e si fa una media nazionale.
Tutti i tipi di sondaggi devono essere fatti tenendo conto dei requisiti scientifici. Il primo è sicuramente il campione a cui sottoporre il sondaggio.
La situazione politica italiana è comunque molto in bilico: dopo le elezioni europee, si è vista una grande maggioranza per la Lega e per Matteo Salvini, che ha ottenuto una vittoria schiacciante sul Movimento 5 Stelle e su Luigi Di Maio. Ovviamente dopo le elezioni europee, l’equilibrio della politica italiana è risultato ancora più in bilico, dato un grande spostamento di forze verso la Lega.
Ma vediamo cosa ci dicono i sondaggi politici elettorali di questo Luglio 2019 su Lega, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico.
Sondaggi politici elettorali su Matteo Salvini e Lega Luglio 2019
Dopo le elezioni europee, la Lega si è instaurata come il primo partito assoluto in Italia, andando in direzione contraria all’Europa, che rema in direzione contraria ai partiti sovranisti.
Gli ultimi dati politici sulla Lega, tenendo conto dei dati raccolti lunedì 8 luglio, attestano il partito ad una percentuale del 35,6%, un dato in discesa rispetto al mese scorso; il calo della percentuale del partito è probabilmente dato dalla questione Sea Watch ed i migranti, ma rimane comunque una percentuale molto alta di preferenza degli italiani.
La Lega, da sola, non potrebbe prendere il posto di unico partito al potere, ma se si unisse, alle prossime elezioni, coi partiti di Forza Italia e Fratelli d’Italia, la coalizione otterrebbe una percentuale di gradimento maggiore del 50% (precisamente, si arriverebbe al 50,9%); una percentuale che è cresciuta di tre punti percentuali rispetto alla prima settimana di luglio e che indicherebbe una svolta verso la destra ed il centro destra dell’opinione pubblica italiana.
Se, inizialmente, si era pensato ad una collaborazione tra i partiti con maggiore consenso, ovvero il Movimento 5 Stelle e la Lega, gli ultimi dati, già da tempo, dichiarano uno stacco da parte del partito di destra, per diventare unico partito in Italia (totalmente controcorrente col resto dell’Europa).
Probabilmente questo è stato dato dagli evidenti scontri tra i due partiti, il Movimento 5 Stelle e la Lega, su tematiche di importanza assoluta per il Paese, come la questione migranti, la flat-tax ed il lavoro.
La Lega di Salvini, nonostante un leggero calo nella seconda settimana di luglio, tende ad arrivare al 40%, distaccandosi di molto dagli altri partiti, sia il Movimento 5 Stelle e sia i partiti di opposizione.
L’aumento di consensi per la Lega è dovuto anche all’arrivo dell’estate e, quindi, un aumento delle partenze dei migranti dalla Libia, mentre la lieve flessione, si deve alla questione della Sea Watch, sulla quale il premier Salvini si è espresso con parole molto dure, prendendo una posizione molto netta e ben delineata.
L’aumento dei consensi rispecchia la stessa situazione che è accaduta lo scorso anno, nel 2018: l’arrivo dell’estate e l’aumento degli sbarchi dei migranti fecero in modo che la Lega ricevesse un boom di consensi e questo sembra lo stesso copione anche in questo 2019.
Secondo i sondaggi politici, il caos dei migranti ed il caso Sea Watch hanno aumentato i consensi nell’elettorato di Salvini e della Lega: se all’inizio di luglio, la Lega si imponeva con il 38% (con quasi 4 punti in più dai risultati delle elezioni politiche europee), nonostante una leggera flessione, sembra che vada verso un forte 40%.
I sondaggi politici rispecchiano anche il volere degli italiani sulle questioni principali del Governo e della politica italiana: non è solo la questione migranti a fare da padrone, ma anche la questione legata al Reddito di Cittadinanza e, più in generale, il tema del lavoro e dell’occupazione del Paese.
Sondaggi politici elettorali su Movimento 5 Stelle nel Luglio 2019
La Lega è uscita decisamente vittoriosa dalle scorse elezioni politiche europee e dal mese di giugno. Non si può dire lo stesso per il partito del Movimento 5 Stelle, sconfitto nelle elezioni europee 2019 e rimasto in stallo da quel momento.
Si poteva ipotizzare fin dall’inizio, la grande difficoltà a cui saremmo andati incontro con i due partiti del Movimento 5 Stelle e della Lega al potere insieme, soprattutto per le loro divergenze e differenze su tematiche importanti ed essenziali per il Paese.
Già prima delle elezioni europee 2019, il Movimento 5 Stelle aveva subìto un calo nei consensi e questo calo è andato ad aumentare soprattutto per i grossi “litigi” fra i due premier Matteo Salvini e Luigi Di Maio, che la pensano in maniera differente e, a volte, opposta, su tematiche calde per l’Italia, come la questione migranti e la questione del Reddito di Cittadinanza; quest’ultimo è stato il cavallo di battaglia sul quale ha puntato il Movimento 5 Stelle durante le passate elezioni, in campagna elettorale.
I sondaggi politici di luglio attestano una percentuale pari al 17,7% di consensi (dati relativi all’8 luglio 2019), arretrando, quindi, dello 0,2% e diventando terzo partito politico, dopo la Lega ed il Partito Democratico. Secondo alcuni sondaggi, la perdita repentina del Movimento 5 Stelle, che ha avuto negli ultimi mesi, è dovuta alla figura di Luigi Di Maio, leader del partito ed in molti chiedono la sua dimissione. Inizialmente sembrava valida la scelta di mettere due partiti così diversi al governo, con uno che stemperasse l’altro nelle decisioni. Ma in molti incolpano il leader Di Maio di aver seguito Matteo Salvini per il primo periodo di governo, per poi staccarsene e non presentare una valida alternativa politica.
Influisce molto nel calo dei sondaggi anche l’apparente assenza di Luigi Di Maio nelle scelte ufficiali, che sembrano, all’apparenza, prese solo da Matteo Salvini e dalla Lega; non aiutano neanche le continue gaffes del leader politico, costretto, ogni volta, a correggersi nelle sue esternazioni. Altro fattore influente sono i dissensi interni al partito, soprattutto tra Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, che non giovano a ritrovare i consensi per il partito.
Nonostante sia passato un solo anno dal grande successo del partito del Movimento 5 Stelle alle elezioni, il partito non sembra saper reagire alla scalata della Lega e di Matteo Salvini e neanche al nuovo aumento di consensi del Partito Democratico, che ha superato il Movimento nei sondaggi politici.
Nonostante il Movimento 5 Stelle si sia impegnato a tagliare i vitalizi e a rendere reale il reddito di cittadinanza, ciò non è bastato ed il partito scende sempre più velocemente, distaccandosi di molto dalla Lega.
Secondo i sondaggi della SWG, il Movimento 5 Stelle sembra abbia perso quasi un punto percentuale (0,8% per esattezza).
Nonostante ciò, sempre per i sondaggi della SWG, il governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle arriverà fino alla fine della legislatura e lo afferma il 44% degli intervistati.
Il 17% degli intervistati ritiene che il Governo cadrà prima della fine della legislatura ed il 28% ritiene che la crisi arriverà entro la fine del 2019.
Sondaggi politici elettorali PD Luglio 2019
Il Partito Democratico ha dimostrato un lento aumento dopo le scorse elezioni politiche europee, rispetto alle elezioni politiche italiane dello scorso marzo 2018.
Il trend positivo del PD è iniziato dall’elezione del nuovo segretario di partito, Nicola Zingaretti, che ha fatto aumentare i consensi del Partito Democratico di più di un punto percentuale.
Il trend positivo permane anche in questo mese di luglio, nel quale il Partito Democratico registra una percentuale di consensi pari al 22,7% (dati dell’8 luglio 2019), perdendo lo 0,8% dal mese di giugno, ma rimanendo comunque sopra il partito del Movimento 5 Stelle.
Il leggero calo di consensi è stato portato, probabilmente, dal caso della Sea Watch e, nonostante, alcuni esponenti del Partito Democratico si siano schierati apertamente a favore della capitana Carola Rackete, salendo anche sull’imbarcazione, i consensi sono calati, probabilmente a favore della Lega e di Matteo Salvini.
Pur essendo in leggera flessione in questa prima settimana di luglio, il Partito Democratico non registra questi valori positivi da anni e secondo gli esponenti del partito, questo aumento di consensi è presente per combattere l’ondata di populismo che, secondo loro, investe il Movimento 5 Stelle.
Se continua così il trend positivo del Partito Democratico, probabilmente il partito diventerebbe il principale avversario politico della Lega, relegando il Movimento 5 Stelle al terzo posto come forza politica nazionale.