Tempi di continui cambiamenti per il mondo della politica italiana. In vista delle elezioni europee a fine maggio 2019, tutta l’attenzione è concentrata sullo scenario politico per poter capire che futuro ci attende ed eventuali scossoni. Col fine di poter avere una visione generale dell’attuale mondo della politica, di seguito sono presentati i sondaggi politici elettorali su Lega, Movimento 5 Stelle e PD.
Ultimi sondaggi politici elettorali Lega (Salvini) maggio 2019
Il terremoto politico delle ultime settimane ha fatto tremare il governo giallo verde.
A seguito delle continue incomprensioni e scambi di battute nei talk show, l’elettorato italiano aveva perso la fiducia nei due partiti, tuttavia la Lega ha recuperato saldamente i punti persi attestandosi nuovamente al primo posto.
Sicuramente un ruolo di particolare rilevanza è dato alle confortanti notizie provenienti dal mondo economico, che parlano di una crescita del PIL lenta e continua.
Se si votasse oggi, il partito di Salvini riuscirebbe ad intascare il 32% dei voti; lo 0,9% in più rispetto al trambusto della scorsa settimana.
Questo vuol dire che nonostante i tentennamenti che hanno scosso la politica italiana nelle ultime settimane, mettendo in luce le profonde differenze di idee e di obiettivi che animano i due maggiori partiti italiani, la Lega riesce a tenere saldo il suo primato, ottenuto durante le elezioni del 4 Marzo, ed accresciutosi grazie al carisma del suo Leader.
Il calo di consensi registrato a fine Aprile, sembra ormai essere una lontana preoccupazione e questo fa ben sperare i sostenitori in vista delle elezioni europee.
Il vero punto di forza della Lega sta nella figura di Matteo Salvini, che stando ai dati dell’ultimo anno, è riuscito a raccogliere ampi consensi, tanto che ad oggi il 43% degli intervistati giudica in modo molto positivo il suo operato, il 20% ha un giudizio più cauto, mentre solo il 23% afferma di non avere alcuna fiducia nel leader del vecchio partito del Carroccio.
Complessivamente si può affermare che gli italiani nutrono grandi speranze in Matteo Salvini, seguito da Giuseppe Conte, mentre stanno perdendo costantemente sempre più fiducia in Di Maio e Di Battista, che nell’arco di due mesi hanno perso lo 10% a testa.
Ultimi sondaggi politici Movimento 5 Stelle di maggio 2019
Se la fiducia nella Lega sembra essere salda, quella nei confronti del Movimento 5 Stelle invece da l’idea di vacillare ormai da diverso tempo.
Non sono bastate le buone notizie sulla probabile uscita dalla recessione economica, in cui l’Italia si trova da fin troppo tempo, a dare un sospiro di sollievo al movimento penta stellato.
Le liti delle ultime settimane, che hanno creato una situazione di stallo ed incertezza per le manovre di governo, hanno minato ampiamente i consensi, tanto che dagli ultimi dati raccolti si registra un’ulteriore perdita dello 0,2%, se confrontati a quelli di fine Aprile.
Se si votasse oggi, Il Movimento cinque stelle otterrebbe il 22,9%, numero nettamente interiore a quello ottenuto durante le elezioni politiche del 4 Marzo che invece li vedevano i vincitori per eccellenza con il 32% dei voti.
A distanza di poco più di un anno i ruoli sono ormai stati ribaltati del tutto, in quanto la Lega ha mai doppiato il numero dei consensi, facendo tracollare le figure di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.
Gli esponenti del Movimento speravano in una rinvigorita fiducia, grazie all’introduzione del reddito di cittadinanza e del referendum propositivo, entrambe volute dai penta stellati ma così non è stato.
Gran gran parte degli intervistati creder fermamente che dopo le elezioni europee 2019, ci sarà un nuovo scossone nell’atlante politico italiano, tale da portare ad un rimpasto di governo o a delle elezioni anticipate.
Solamente un terzo degli elettori crede che la durata dei giallo verdi, possa protrarsi fino alla fine del mandato, e di questi la maggior parte orbita attorno al M5S.
Si prospettano tempi durissimi per il Movimento, specialmente se si osserva il nuovo aumento dei consensi registrati nel Partito Democratico, dopo l’elezione di Nicola Zingaretti.
Ultimi Sondaggi politici elettorali sul PD (maggio 2019)
La batosta del 4 Marzo 2019 è stata fondamentale per analizzare e comprendere i punti deboli e gli errori commessi dal Partito Democratico.
Ad oggi sicuramente la situazione è nettamente mutata rispetto ad un anno fa, e il rinnovato vigore del Partito Democratico è riconducibile all’elezione di Nicola Zingaretti come segretario.
Con un innalzamento al 21,9%, i Dem hanno fatto un importante slancio avanti, rispetto al periodo nero di Ottobre durante il quale hanno registrato un minimo storico del 15,7%.
Negli ultimi giorni, tuttavia la crescita è stata meno ripida rispetto a quella registrata nelle settimane passate, frutto anche delle confortanti notizie del fronte economico.
Il grande sconfitto delle elezioni politiche si sta lentamente rialzando e quando la grave emorragia di voti che l’ha messo al tappeto in questi mesi.
Se è vero che il primato registrato dalla Lega, sembra ancora un obiettivo lontano, si può comunque affermare che i democratici stanno dando del filo da torcere agli appartenenti del movimento penta stellato, tanto da strappare il secondo posto nella classifica dei maggiori partiti italiani per questo 2019.
I sondaggi politici, affermano che se si votasse oggi la Lega registrerebbe un exploit, mentre Partito democratico e Movimento cinque stelle, si troverebbero ad affrontare un arduo testa a testa.
Di certo la corsa verso nuovi e rinnovati consensi da parte degli italiani, è un dei punti fermi del piano politico di Nicola Zingaretti, che sembra voler focalizzare la propria attenzione verso l’elettorato moderato adottando una linea riformatrice, volta a contrastare la destra italiana.
Le europee, stando alla visione del segretario, saranno un banco di prova e una sfida molto complessa per il governo italiano, tanto che secondo il suo punto di vista, dopo il 26 Maggio gli italiani saranno chiamati nuovamente alle urne.
La strada verso i tempi d’oro del Partito Democratico sembra essere ancora lunga ed in salita, ma quella intrapresa da Zingaretti appare essere quella vincente.