Sondaggi Politici Elettorali Novembre 2016: Referendum, situazione PD, Movimento Cinque Stelle e Lega

Pubblicato il 16 Nov 2016 - 9:45am di Ubaldo Cricchi

La recente vittoria di Trump e l’avvicinamento alla data del Referendum Costituzionale sono dei fattori che potrebbero incidere sulle intenzioni di voto dei cittadini: scopriamo se è davvero così con i sondaggi politici elettorali di novembre 2016 sia per quanto riguarda la situazione dei partiti (come prosegue il duello tra PD e Movimento 5 Stelle? E la Lega recupera terreno?) che per quanto riguarda la consultazione confermativa del 4 dicembre.

PD, Movimento 5 Stelle e Lega: la situazione nei sondaggi politici elettorali di novembre 2016

Continua il duello tra Partito Democratico e M5S per lo scettro di prima forza politica d’Italia. I dati che arrivano dai sondaggi politici elettorali di novembre sono contrastanti, visto che i numeri e le posizioni non coincidono. Iniziamo dalle ultime statistiche elaborate da Ixè per Agorà: il PD guadagna un decimo di punto e si conferma al primo posto con il 33,5% delle preferenze; si allarga il divario con il Movimento 5 Stelle, che perde lo 0,65 e raccoglie il 28,5% delle intenzioni di voto. La terza piazza è ancora della Lega Nord, che però perde mezzo punto percentuale e ora si trova al 12,9%. Recupera Forza Italia, che fa il balzo più importante della settimana e si riporta ben oltre quota 10% (più precisamente è al 10,8%). Più o meno stabili Sinistra Italiana e Fratelli d’Italia, mentre al Nuovo Centrodestra non basta un recupero dello 0,7% per avvicinarsi alla soglia di sbarramento.

Come dicevano prima, sono abbastanza diversi i numeri dei sondaggi politici elettorali firmati EMG Acqua: In questa elaborazione il primo posto è saldamente nelle mani del Movimento 5 Stelle, mentre la vittoria di Trump sembra aver dato nuovo slancio alla Lega Nord (sarà un recupero stabile o una delle classiche fiammate a cui il partito guidato da Salvini ci ha abituato negli ultimi tempi?). Nonostante un calo di quattro decimi di punto il M5S guida la classifica con il 31,2% dei consensi; in leggero calo anche il PD, che insegue con il 30,6% delle preferenze. Al terzo posto troviamo la Lega, che guadagna quasi un punto percentuale e torna a toccare il 12%, superando Forza Italia che scende all’11,4%. Alle spalle dei quattro partiti principali ci sono solo piccoli movimenti: Fratelli d’Italia rimane intorno al 4%, NCD al 3,6% e Sinistra Italiana al 3,4%.

Come ci ha ormai abituati, EMG prepara delle statistiche relative anche all’eventuale secondo turno, inserendo un terzo elemento nel duello tra PD e M5S, ovvero l’ipotetico listone del centrodestra riunito. I pentastellati vincerebbero sia contro il Centrodestra (59,3-40,7) che contro il PD (55-45), che si deve accontentare del successo sul listone del centrodestra (52,9-47,1).

Referendum Costituzionale: il No incrementa il vantaggio

Andiamo ora a vedere cosa dicono i sondaggi per quanto riguarda il referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre 2016. Porta a Porta ha messo a confronto i risultati delle elaborazioni di IPR e Tecnè: per entrambi gli istituti il No è in vantaggio sul Sì e il divario negli ultimi sette giorni è cresciuto di mezzo punto. La situazione fotografata è questa:

DATO IPR TECNÈ
Affluenza 50% 50%
Indecisi 18% 16,5%
47,5% 46,5%
No 52,5% 53,5%

Gli istituti di statistica confermano che la riforma costituzionale gode dell’appoggio soprattutto delle persone che hanno più di 55 anni (il divario tra il No e il Sì e minimo); quelli nella fascia di età tra i 35 e i 54 anni sono leggermente più propensi per il No, mentre tra l’elettorato più giovane (18-34 anni) il numero degli oppositori della riforma è nettamente superiore. Per quanto riguarda le aree geografiche si potrebbe dire che c’è molto equilibrio a Nord-Ovest e nel Centro, mentre al Nord-Est e al Sud (isole comprese) è netta la preferenza per il No.

Secondo EMG Acqua il vantaggio del No negli ultimi sette giorni è aumentato di quasi un punto percentuale: gli oppositori della riforma rappresentano il 39,2%, mentre quelli che votano Sì sono il 34,9%. In leggero calo gli indecisi, che rimangono comunque tanti (25,9%). L’astensione rimane sopra il 40%.

Info sull'Autore

Sardo trapiantato in Umbria, dopo una lunga gavetta da articolista, posso vantarmi di essere un giornalista pubblicista. Convinto oppositore della scrittura in stile SMS, adoro gli animali e la musica.

Lascia Una Risposta