Sovraffollamento carceri, episodi di violenza e richieste di provvedimenti di amnistia e indulto: la situazione degli istituti penitenziari è sempre sotto l’occhio della critica. Nonostante i tanti provvedimenti attuati dal Governo per ridurre la popolazione carceraria i problemi rimangono sempre tanti. Proprio ieri, nel carcere di Uta in Sardegna, un detenuto si è tolto la vita ed è triste pensare che fatti come questo vengano considerati quai come normalità.
Il 31nne che si è tolto la vita si trovava nel centro clinico dell’istituto perché aveva già provato a suicidarsi impiccandosi nella sua cella, ma gli agenti erano riusciti a salvarlo. Il penitenziario di Uta è nuovo, ma da tempo la polizia penitenziaria denuncia una pesante carenza d’organico. Quanto accaduto è, secondo Donato Capece del Sappe, un’ulteriore testimonianza dei disagi che caratterizzano ogni giorno la vita nelle carceri.
Non spesi i 460 milioni stanziati per le carceri, per la Corte dei Conti risultati deludenti
Per risolvere l’annoso problema del sovraffollamento carceri erano stati stanziati più di 460 milioni di euro per l’edilizia dei penitenziari: in teoria dovevano essere utilizzati per la costruzione di nuove strutture, il completamento dei cantieri esistenti e la ristrutturazione dei padiglioni. Ma, come ha sentenziato la Corte dei Conti, i risultati fin qui ottenuti sono deludenti.
I magistrati contabili hanno notato un’incapacità di investire e di portare novità realmente positive nelle carceri che possano migliorare la vita dei detenuti e degli agenti. Degli oltre 462 milioni stanziati ne sono stati utilizzati solo 52. La parte restante (quasi il 90%) è stata rimessa all’entrata dello Stato in modo che potesse essere riassegnata. Non si tratta quindi di soldi persi, ma sicuramente di un’occasione persa, una somma che non è stata utilizzata per il suo scopo (urgente).
L’obiettivo infatti era quello di creare nelle carceri quasi 12.000 posti in più, ma alla fine del 2014 ne sono stati creati solo 4.415 (entro il 2016 il numero potrebbe salire a 6.183, ma siamo sempre solo a metà di quanto previsto inizialmente). La nomina dei commissari delegati, hanno aggiunto i magistrati della Corte dei Conti, non è servita per superare quelle disfunzioni e carenze che caratterizzano l’amministrazione ordinaria.
Ultime novità su amnistia e indulto: Salvini contrario
Intanto sul fronte politico arrivano delle novità per quanto riguarda amnistia e indulto, ma le notizie non riguardano direttamente l’eventuale approvazione di un provvedimento (che è ancora in fase di discussione in commissione Giustizia al Senato), ma le regole: con la riforma costituzionale, amnistia e indulto rientreranno nell’esclusività legislativa della Camera dei Deputati. Bisogna poi registrare anche le parole del leader della Lega Nord Salvini, che si è detto contrario ad ogni tipo di intervento che porti all’uscita dalle carceri dei detenuti.