Spread Oggi 2019: come visualizzare lo spread BTP-BUND, Italia-Europa e mutui in tempo reale

Pubblicato il 27 Apr 2019 - 12:28pm di Lorenzo Antonelli

La parola “spread” è entrata di diritto e ormai da parecchi anni all’interno dei maggiori vocabolari italiani, caratterizzando anche il nostro linguaggio comunicativo. Se il termine letterale e tradotto dall’inglese significa più che altro differenziale, ovvero qualcosa che va a marcare in senso stretto una diversità tra due elementi di paragone, in materia economica lo spread ha assunto un valore molto importante a livello finanziario. Con questa parola viene infatti segnalata la forbice o range di differenza che intercorre tra il valore di rendimento dei titoli di stato e in particolare tra l’italiano BTP e il tedesco BUND. Andiamo quindi a vedere tutte le modalità per cui è possibile conoscere l’andamento ad oggi dello spread, in particolare come questo fattore economico incide anche sui mutui in tempo reale e sui maggiori aspetti finanziari che riguardano Italia ed Europa nel rapporto BTP-BUND.

Il valore dello spread BTP-BUND nel 2019 tra Italia ed Europa

Quando ci si addentra in argomenti molto specifici che appartengono alla materia economica non è proprio semplice comprenderne i meccanismi alla base. Parlare di spread è dunque un discorso da affrontare avendo chiaro prima di tutto che il differenziale per indicare un valore di rendimento tra titoli vuol dire anche capire quali sono gli strumenti a disposizione del pubblico, quelli utili a visualizzare l’andamento generale di questo strumento finanziario. Bisogna tener presente inoltre un aspetto molto importante: lo spread può essere un elemento preso a riferimento per segnalare tantissimi differenziali, ma nel gergo comune è ormai diventato un termine che sta ad indicare il rapporto BTP-BUND. Gli esempi potrebbero essere davvero molti, ma quello inerente il calcolo delle obbligazioni governative è riconosciuto a livello internazionale come modello rappresentativo su larga scala. Lo spread è uno strumento che assume un ruolo determinante sul piano finanziario per ravvisare eventuali problematiche o criticità presenti all’interno della struttura economica di una specifica nazione, una sorta di termometro attraverso cui valutare il grado di rischio per operazioni di investimento e manovre correttive. Il discorso diventa ancora più completo se si analizza questo fenomeno anche dal punto di vista bancario: le obbligazioni governative pretendono infatti due requisiti basilari per calcolare l’effettivo tasso dello spread e sono medesima scadenza associata ad uguale valuta. Sono infatti gli interessi del mercato finanziario a fornire una stima concreta del rischio Paese, di conseguenza più è lunga la durata relativa ad un prestito e più aumenterà il grado di pericolo del cosiddetto “bond”. Per ciò che concerne invece il raffronto tra nazioni con stessa valuta, questa condizione si rende necessaria dal momento che qualsiasi investimento potrebbe risentire delle oscillazioni legate strettamente ai tassi di cambio delle diverse monete, con il rischio concreto di un significativo deprezzamento. Calcolare lo spread tramite questo accurato procedimento permette quindi di ottenere un valore corretto del differenziale di rendimento per i titoli di Stato, fornendo una panoramica chiara e completa riguardo l’eventuale grado di rischio da affrontare nel momento in cui si sceglie di concedere un prestito come quello che vede coinvolti i bisogni finanziari di uno Stato.

Per quanto riguarda l’evoluzione dello spread nel 2019, bisogna affermare che le proiezioni stilate dagli esperti del settore finanziario e dai sondaggi condotti sul mercato investitori non hanno tradito le aspettative, ma non sono mancati i colpi di scena. La maggior parte delle rilevazioni statistiche contemplava una grossa fetta di pareri scettici riguardo un possibile calo dello spread sotto la soglia dei 250 punti base, valore preso a riferimento come indice significativo per controllare il grado di rischio a cui si espone la nostra nazione. Sorprendentemente le stime di inizio 2019 che lanciavano il rapporto BTP-BUND ben al di sopra del tetto limite, sono state in parte disattese: a metà marzo lo spread registrava infatti un andamento contenuto, con picchi minimi a 239 e 237 punti base. Il dato è decisamente rilevante se si tiene conto del fatto che settembre 2018 era stato l’ultimo periodo dove il differenziale tra titoli italiani e tedeschi aveva segnato valori addirittura più bassi rispetto all’ultimo mese di marzo. Chiaramente sono ancora lontane le previsioni più ottimistiche che, seppur in netta minoranza, giudicavano possibile un rientro dello spread all’interno dei 200 punti base, ma intanto l’andamento generale degli ultimi mesi sembra descrivere una tendenza che attesta un ribasso nei valori differenziali tra BTP e BUND. Questo rapporto tra titoli di stato resta comunque un aspetto molto importante nelle valutazioni delle maggiori agenzie di rating attive nel mercato finanziario, anche per fornire agli investitori un quadro reale sullo stato di salute di un’economia nazionale. Vediamo allora quali sono gli strumenti utili a visualizzare l’andamento dello spread, controllando soprattutto le fasi con oscillazioni significative.

Come visualizzare lo spread 2019 con mutui in tempo reale

Oltre a comprendere in maniera dettagliata cos’è lo spread e quali sono i valori di riferimento che ne danno una stima attendibile, occorre anche un’analisi specifica dei metodi tramite cui poter controllare l’andamento del rapporto BTP-BUND. L’economia è infatti un sistema in costante evoluzione e chiunque voglia investire ha bisogno di seguire gli aggiornamenti in tempo reale. Con l’avvento della tecnologia digitale ogni ricerca è diventata molto più rapida e anche la materia economica ha risentito positivamente di questo enorme sviluppo nell’ambito dell’informazione istantanea. Basta avere una buona connessione ad Internet per navigare sui vari motori di ricerca e trovare tantissimi siti dedicati proprio alla rilevazione dei maggiori indici finanziari. Non serve dunque una forma di abbonamento specifica ad una piattaforma virtuale oppure una convenzione per poter controllare lo spread in tempo reale, dal momento che alcune pagine online forniscono in forma gratuita all’utente l’opportunità di visualizzare tutte le oscillazioni quotidiane dell’indice BTP-BUND. Tra i maggiori siti dove seguire gli aggiornamenti riguardanti i valori dello spread con l’andamento ora per ora troviamo sicuramente ICER, una pagina che riassume l’acronimo “International Center Economy Research” e dedicata interamente al calcolo dei vari tassi di cambio caratterizzanti il Mondo finanziario. Ma questa piattaforma non è l’unica su web a fornire l’opzione di controllo in tempo reale dello spread, l’utente che naviga dentro Internet può infatti visitare anche il sito www.borse.it. Aprendo questa pagina si possono scegliere varie sezioni tematiche che trattano argomenti di economia e finanza, ma tra tutte ce n’è una realizzata in maniera specifica per controllare l’andamento dello spread. Le varie oscillazioni nel rapporto tra titoli italiani e tedeschi vengono proposti all’utente sotto forma di grafico matematico, mentre il periodo di riferimento con relativi dati può essere visualizzato selezionando le barre con i filtri poste al di sopra dello schema dove sono riportate le quotazioni. Ovviamente sono presenti come voci principali il BTP e il BUND, i quali abbiamo detto essere gli elementi decisivi che vengono presi come indicatori del grado di rischio per l’Italia dal punto di vista finanziario in rapporto con la Germania. Navigando in rete si incontra poi un altro sito molto storico e famoso che parla di argomenti economici ed è www.ilsole24ore.it. Questa pagina virtuale si ispira molto a quelle che compongono ormai da oltre un secolo il quotidiano cartaceo, ma chiaramente la tecnologia digitale permette un aggiornamento delle informazioni in tempo reale e soprattutto amplia lo spazio destinato alle varie analisi sui maggiori argomenti economici e finanziari.

Dopo aver scelto la sezione “finanza e mercati” l’utente può controllare l’andamento dello spread grazie ad un grafico dedicato, ma oltre ai dati per confrontare i valori differenziali tra BTP e BUND c’è anche la possibilità di controllare in diretta le varie oscillazioni del mercato borsistico. Un servizio davvero molto completo che offre dunque a chiunque sia interessato l’opportunità di fare le proprie valutazioni personali sui rischi di investimento in obbligazioni e titoli di stato. Per quanto concerne invece la correlazione esistente tra lo spread e i mutui, bisogna aprire una parentesi più specifica che merita di essere approfondita. Quando un cliente si rivolge ad un istituto creditizio con lo scopo di ricevere l’assenso all’erogazione di un finanziamento ad alto valore come quello per la casa, la banca fissa delle condizioni basate sui tassi d’interesse. Quest’ultimi sono legati anche all’andamento di fattori economici internazionali come per esempio lo spread, dal momento che il rischio a cui si espone uno Stato influenza anche le decisioni di investimento programmate da istituti creditizi e mercato consumatori. In particolare è l’Euribor la principale discriminante a cui tutte le banche del circuito internazionale europeo fanno riferimento per impostare la loro strategia aziendale in merito all’applicazione dei tassi d’interesse. Lo spread dei mutui, inteso dunque come mero differenziale di rendimento, risente delle oscillazioni provocate da eventuali rialzi o ribassi tra BTP e BUND; la conseguenza in caso di un allargamento negativo della forbice tra titoli di stato italiani e tedeschi è la propensione delle famiglie ad evitare l’apertura di un mutuo. Attualmente e considerato anche l’ultimo periodo semestrale occorre aggiungere che molte banche hanno registrato una tendenza a far lievitare i tassi d’interesse sui finanziamenti, proprio a causa dell’andamento assunto dallo spread BTP-BUND che ad oggi si trova in maniera costante in un range compreso tra 240 e 270 punti base, situazione poco rassicurante per i mercati e motivo di una forte propensione a tutelare da ogni tipo di rischio eventuali forme di investimento economico o finanziario.

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