Oggi più di prima, in questo periodo in cui sentir parlare di ospedali, medici, biologi e infermieri è all’ordine del giorno, abbiamo deciso di indagare sul mestiere di questi ultimi, sempre più richiesti ultimamente per tamponare l’emergenza da virus.
Per questa professione, importante quanto estenuante per chi la svolge, è necessaria una formazione apposita e continua e un passione forte: si tratta, infatti, di un aiuto costante a medici e specialisti e all’assistenza talvolta continua e dura ai pazienti, sempre più spesso in caso di degenza. Un impegno che implica anche un sacrificio non indifferente, dunque e uno stato constante di dedizione nei confronti del proprio ruolo e dei pazienti, di qualsiasi patologia essi soffrano. Per tali ragioni ci siamo chiesti a quanto possa ammontare lo stipendio di un infermiere nel 2020 a partire da quello di un infermiere italiano per poi scoprire le analogie e le differenze fra quelli che operano in Svizzera, Inghilterra e Germania. A questa prima indagine abbiamo voluto aggiungere altre tipologie di infermieri per scoprire, dunque, quanto possa essere in grado di guadagnare un infermiere in Italia che opera in sala operatoria, quanto uno che lavora con gli anziani in una casa di riposo, quanto un dipendente in una clinica privata ma anche quanto sia la somma di uno stipendio base di un infermiere laureato e caposala e, per concludere, quale sia lo stipendio base di un infermiere domiciliare.
Per avere un esito ancor più veritiero, abbiamo avuto modo di consultare il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di comparto, comunemente conosciuto come CCNL, del reparto sanità. Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale della Sanità che regola tutto ciò che concerne al rapporto di lavoro fra dipendenti della sanità con la pubblica amministrazione di dirigenti di strutture dell’ambito sanitario pubblico italiano, medici e infermieri e pertanto tratta al suo interno tutte le questioni economiche, i termini di assunzione, licenziamento e dimissioni, le ferie, i periodi di malattia e quelli di aspettativa e affini.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di comparto dura generalmente tre anni e, dopo quello che ha riguardato il triennio che va dal 2016 al 2018, ha subito numerose modifiche nel corso dell’ultimo trimestre del 2019 per entrare ad essere vigente nel triennio che, partito dal 2019 concluderà a fine 2021: da fine Novembre è stato, infatti, possibile visionare il nuovo contratto che, fra le altre cose, prevede un aumento in busta paga di ben 190 euro per medici, veterinari e dirigenti sanitari e delle professioni sanitarie. Vediamo adesso, però, quali sono le disposizioni per i nostri infermieri e quanto, generalmente, riescono a guadagnare stando ai rapporti con la sanità pubblica.
Quanto guadagna un infermiere nel mondo: differenze tra Italia, Svizzera, Inghilterra e Germania
Il mestiere dell’infermiere, che per la maggior parte, secondo alcune stime ben il 73 % in Italia, è una professione che viene svolta da donne, prevede diverse possibilità di retribuzione a seconda delle specifiche in cui si svolge il lavoro e al livello di esperienza con il quale si esercita.
In questo paragrafo affronteremo quali siano le condizioni in cui vertono tutti coloro che scelgono di diventare infermieri e di portare avanti la propria attività all’interno della sanità pubblica rapportando il nostro Paese ad altri grandi Stati europei come la Svizzera, l’Inghilterra e la Germania.
In Italia, ad esempio, lo stipendio medio di un infermiere è di 1450 euro netti al mese per un totale di 26400 euro loro all’anno. La cifra mensile dello stipendio, rispetto alla retribuzione mensile media in Italia, è inferiore di circa il 6 % per un valore di più o meno 100 euro, nonostante ciò la somma di denaro dello stipendio medio di un infermiere può variare partendo da un minimo di anche meno di 1000 euro netti al mese fino ad uno massimo di 2300 euro netti al mese.
Lo stipendio medio più basso previsto per un infermiere in Italia prevede un importo di circa 750 euro netti al mese quando si tratta di infermiere part time, circa il 48 % in meno di uno stipendio di base; l’infermiere in cooperativa, invece, generalmente guadagna sui 1160 euro al mese, circa il 20 % in meno rispetto allo stipendio medio; mentre l’infermiere di categoria D si discosta da quello medio per il 14 % e uno stipendio di circa 1250 euro; l’infermiere penitenziale anche ottiene a fine uno stipendio inferiore rispetto a quello previsto per un infermiere medio italiano: stavolta è circa il 10 % in meno con un importo netto di 1310 euro al mese. Profili come quello dell’infermiere che esercita al Pronto Soccorso, in strutture private o con specializzazioni portano lo stipendio medio a variare nuovamente aumentando il proprio importo: l’infermiere pediatrico, infatti, riceve a fine mese uno stipendio più alto del 7 %, per un valore pari a circa 1550 euro al mese; un infermiere anestesista arriva addirittura a superare il 25 % sul valore di uno stipendio medio fino a guadagnare circa 1810 euro; se esercita nel pronto Soccorso un infermiere riesce a guadagnare anche 1970 euro al mese, raggiungendo quasi il 40 % in più su uno stipendio medio da infermiere mentre, nel caso in cui si operasse in Elisoccorso, la percentuale raggiungerebbe persino il 45 % in più con uno stipendio dal valore di circa 2100 euro al mese e, ancora, nel caso in cui si raggiungesse l’apice della propria carriera divenendo Dirigente Infermieristico, si potrebbe aspirare ad uno stipendio di 2490 euro al mese, cioè il 72 % in più dello stipendio medio.
Allo stesso modo, anche l’esperienza lavorativa del soggetto fa in modo che il valore dello stipendio possa variare: per un infermiere senza alcuna esperienza o, comunque, per un periodo che includa una esperienza lavorativa di meno di tre anni, infatti, lo stipendio medio si abbasserebbe del 6 % e non supererebbe i circa 1360 euro al mese che diventerebbero a metà carriera, a fronte di un periodo lavorativo che va dai 4 ai 9 anni, 1510 euro netti con un aumento di circa il 4 % sullo stipendio che aumenterebbe nuovamente con la presenza di un profilo di infermiere esperto del 30 % per un totale netto sulla paga mensile pari a 1890 euro che, per concludere, a fine carriera potrebbero addirittura diventare 1970 euro netti con un incremento totale del 36 % sullo stipendio medio di un infermiere in Italia.
Il discorso varia nel momento in cui iniziamo a trattare le retribuzioni mensili medie degli stipendi in altri Paesi europei. Generalmente, infatti, i colleghi infermieri che esercitano in altri Stati di Europa guadagnano più dei nostri italiani.
Stando alle stime di oggi, nel 2020, gli stipendi degli infermieri negli Stati che andremo ad analizzare, cioè quelli che operano in Svizzera, in Inghilterra e in Germania, guadagnano uno stipendio con un importo medio che parte da un minimo pari al 55 % in più rispetto a quello che è previsto per i colleghi italiani fino ad un massimo del 140 % in più.
Lo stipendio più basso fra questi Paesi è quello che riguarda gli infermieri inglesi superiore a quello italiano del 55 % e che, pertanto, raggiunge uno stipendio mensile di 2250 euro netti al mese. Se, però, dal nostro punto di vista questo stipendio risulta essere superiore rispetto allo stipendio medio di un infermiere in Italia, volendo fare un ragionamento opportuno occorre verificare quanto effettivamente i lavoratori inglesi risentano di questo vantaggio analizzando il valore monetario della sterlina. Se in Italia gli infermieri guadagnano circa 19 euro lordi ogni ora, in Inghilterra vengono pagati soltanto 12 sterline lorde: se il corrispettivo in euro sembra maggiore e quindi più vantaggioso, nel momento in cui affrontiamo questo calcolo in sterline il valore cambia e, anzi, sembrerebbe diminuire rispetto al valore delle spese quotidiane. Se, magari, le possibilità di avanzare nel corso della propria carriera sono molte, occorre comunque valutare l’Inghilterra come un Paese che non valorizza abbastanza questa parte di lavoratori.
Discorso totalmente diverso, invece, va fatto per quanto riguarda gli altri due Stati: per la Germania, la cui moneta è, anche in questo caso come l’Italia, l’euro e la Svizzera che, invece, basa la sua economia sul franco svizzero ma che, a differenza della questione inglese e del valore in sterline, risulta davvero uno stipendio medio molto più che appetibile.
In Germania lo stipendio medio per un infermiere è superiore a quello medio italiano per il 75 % e prevede un importo pari a 2540 euro per un totale annuo che, a secondo dell’esperienza e della modalità di lavoro, può variare da un minimo di 37000 euro fino ad un massimo di 50000 euro per uno stipendio netto mensile compreso fra i 1800 e i 2600 euro al mese: la questione delle tasse in Germania, che non tratteremo nel corso di questo articolo, varia in base allo stipendio lordo, allo stato civile e al numero di eventuali figli del soggetto lavoratore quindi oltre ai fattori generici, come il luogo in cui si esercita e gli anni di esperienza, si aggiungeranno altri più legati alla vita personale del singolo individuo.
Fra le variabili che portano ad avere una diminuzione o un aumento dello stipendio medio di un infermiere vi è sicuramente la presenza di un titolo di studio: se si è in possesso di una laurea in infermieristica in Germania, infatti, l’infermiere che si trova ad esercitare la professione in Germania partirà da un livello salariale maggiore. Non solo: chiunque abbia effettuato la propria formazione accademica in Italia op in altri Paesi europei, partirà comunque da una retribuzione maggiore qualora tale riconoscimento fosse realmente in linea con le specializzazioni promosse e accettate dal sistema sanitario tedesco.
A fare la differenza, inoltre, sarà anche il reparto in cui si esercita: reparti come quello di Terapia Intensiva, di Sala Operatoria, di Anestesia o Rianimazione, di Dialisi e di Emergenza o Urgenza prevedono una retribuzione maggiore. Quelli appena citati, insieme a quello di Medicina Nucleare e, in alcuni casi, anche quelli di Oncologia e Psichiatria, prevedono ulteriori supplementi salariali che, però, più generalmente variano in base alle convenzioni e al datore di lavoro. Volendo fare una stima sullo scorso anno, il 2019, i supplementi salariali sono stati di diversa natura fra cui il lavoro articolato su tre turni che riesce a garantire anche un centinaio di euro mensili in più; il plus per ore straordinarie di lavoro sia sui tre turni che il sabato sera, la domenica o nei giorni festivi; una tredicesima che rappresenta circa il 90 % dello stipendio lordo che porta a ricevere, nella pratica, circa 12, 9 paghe annuali; un supplemento qualora si esercitasse il mestiere dell’infermiere nelle città tedesche con un alto tenore di vita, come Monaco di Baviera, che fino allo scorso anno offrivano un incremento stipendiario di circa 122 euro lordi al mese e, per concludere, in alcuni casi anche un bonus salariale per prestazione collettiva individuale, sebbene non sia troppo utilizzato questo ultimo vantaggio.
Come abbiamo visto già nel caso italiano e anticipato anche nel caso tedesco, lo stipendio medio di un infermiere in Germania varia anche in base agli anni di esperienza lavorativa. Tendenzialmente l’esperienza presa in considerazione quando trattiamo questo elemento per avere un aumento sullo stipendio è quella maturata in strutture ospedaliere in Germania e in altri Paesi di Europa, come anche la nostra Italia. Ogni anno di esperienza una volta ricevuto il riconoscimento del proprio titolo di studio in infermieristica rappresenterà un passo salariale che in tedesco si chiama “Stufe” fino ad arrivare ad un massimo di sei stufe nel momento in cui il lavoratore infermiere raggiunge il massimo degli aumenti previsti.
In conclusione, analizziamo lo stipendio medio che viene ricevuto dagli infermieri in Svizzera che, rispetto a quello italiano, aumenta ben del 140 % raggiungendo 3800 euro netti al mese che, cambiandone valuta, raggiungono i 4400 franchi svizzeri. Sebbene la Svizzera viva un tenore di vita piuttosto elevato, a differenza di quanto abbia riscontrato in Inghilterra non possiamo valutare lo stipendio medio da infermiere come una retribuzione minima, anzi. Uno stipendio lordo medio in Svizzera generalmente di aggira 4500 euro, cioè 5000 franchi svizzeri: possiamo dunque dire che, una volta presa in considerazione la cifra netta di tale somma, si riesca ad essere perfettamente in linea con le stime del Paese.
In Svizzera, è necessario ricordarlo, è però necessario superare, una volta in possesso del titolo di studio in infermieristica, un ulteriore Esame di Stato che porterà all’assunzione. Anche in questo Paese, però, esistono dei fattori che possono realmente fare la differenza: un infermiere con poca esperienza, infatti, partirà da una base di 2500 franchi di retribuzione ai quali i aggiungerà l’indennità di rischio. Avranno, infine, un ruolo importante sul valore dello stipendio i turni notturni di dieci ore.
Stipendio di un infermiere di sala operatoria: quanto guadagna?
Se nell’immaginario collettivo l’infermiere che lavora in sala operatoria è colui che passa gli strumenti del mestiere al medico che chiedere il “bisturi”, la realtà dei fatti è che un infermiere di sala operatoria svolge un lavoro molto più impegnativo e stressante. Proprio per questa ragione, probabilmente, anche lo stipendio medio di un infermiere che lavora in sala operatoria è tendenzialmente superiore di circa il 40 % su quello medio di uno stipendio italiano: può raggiungere, infatti, anche i 2030 euro mensili.
Stipendio di un infermiere in una casa di riposo
Probabilmente meno concitato del precedente ma altrettanto impegnativo è il compito di un infermiere che svolge la propria attività in una casa di riposo per anziani. Lo stipendio medio di un infermiere di questo tipo, che si trova a svolgere le mansioni più disparate per garantire il soggiorno migliore agli ospiti della casa di riposo in cui lavora, è mediamente di 1520 euro al mese e, quindi, risulta essere maggiore del ben 5 % sullo stipendio medio di un infermiere in Italia.
Quanto può guadagnare un infermiere in una clinica privata
Stando ad alcune stime generiche, la retribuzione prevista per il lavoro di infermiere nelle cliniche private non si discosta molto dallo stipendio medio di un infermiere che, invece, si trova ad esercitare in un ospedale pubblico. Sarebbe superiore, infatti, soltanto del 6 % rispetto a quello previsto dalla sanità pubblica e si aggirerebbe sui 1540 euro mensili. Non si può, però, trascurare la possibilità di eventuali cambiamenti o aumenti, trattandosi di cliniche private, a seconda delle ore di lavoro e di eventuali straordinari imprevisti.
Stipendio base di un infermiere laureato e caposala
Come abbiamo visto in precedenza, mentre analizzavamo le differenze fra gli stipendi medi di infermieri che esercitano nel nostro e in altri Paesi, abbiamo visto come in Italia lo stipendio medio si aggiri sui 1600 euro nel momento in cui, a seguito della laurea, si inizia ad esercitare la propria professione. Nel caso di un infermiere caposala la somma prevista dallo stipendio parte da un minimo di 1400 euro fino ad un massimo di 2500 euro mensili.
Stipendio di un infermiere domiciliare
Differente, rispetto alle ricerche precedenti, è quella che ci porta a conoscere a quanto ammonti lo stipendio medio di un infermiere domiciliare in Italia. In questo caso, infatti, va preso in considerazione il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro che riguarda l’ambito dei lavori domestici all’interno del quale l’infermiere domiciliare rientrerebbe in fascia DS cioè nell’assistenza all’individuo essendo in possesso di un diploma specifico. Stando a queste stime lo stipendio minimo mensile partirebbe da 1214,56 euro più una indennità di 171,04 euro che riuscirebbe a raggiungere comunemente, nel caso in cui fosse previsto un orario notturno o con persone non autosufficienti i 1396,77 euro.