Striscioni della discordia, il legale degli Esposito tuona: “5 punti in meno alla Roma”

Pubblicato il 6 Apr 2015 - 1:19pm di Andrea Mollas

Non hanno intenzione di placarsi le polemiche scaturite in questi giorni dopo che la Curva Sud, durante la partita Roma-Napoli giocatasi sabato allo Stadio Olimpico (con vittoria dei giallorossi per 1-0), ha esposto verso la metà del primo tempo due striscioni contro la madre di Ciro Esposito, il tifoso ucciso il 2 Maggio dell’ anno passato prima che potesse andare in scena la finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina.

“Che cosa triste, lucri sul funerale con libri e interviste”; “ Dopo il libro, il film”. Questo il contenuto degli striscioni di ieri. A tal proposito il legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani, ha voluto dire la sua e ci va giù pesante: “ La Roma silente e i suoi tifosi si sono dimostrati più volte violenti e discriminatori nei fatti e nelle azioni. Chiediamo pertanto al Coni e alla Federcalcio per la palese responsabilità oggettiva e le gravi violazioni un intervento urgente e fermo secondo i noti principi della Uefa ‘No Razzismo No Violenza’ verbale e materiale nel Calcio, applicando secondo le regole europee 5 punti di penalizzazione per la Roma e squalifica dello Stadio Olimpico di Roma”. Inoltre l’avvocato aggiunge: “ Faremo scendere in campo le autorità competenti e gli organi UEFA per far fronte a questa vicenda. Se la FIGC non dovesse combattere coi fatti tale situazione, sarebbe allora da considerare responsabile di eventuali reazioni, seppur ingiustificate, di tifosi italiani super indignati”.

Intanto il numero uno della FIGC Tavecchio ha voluto prendere le distanze da ciò che è accaduto, ribadendo la sua solidarietà verso la famiglia del tifoso defunto: “ Esprimo la mia vicinanza e solidarietà alla signora Leardi, gravemente offesa dagli striscioni apparsi in Curva Sud. La Procura Federale si è già interessata della situazione”.

Anche il presidente della Roma James Pallotta, attraverso un comunicato, ribadisce la propria solidarietà verso la signora Leardi, condannando l’accaduto: “ Ogni episodio che porti alla perdita di una vita in concomitanza di una partita di calcio, come accaduto anche ai vari Sandri, Paparelli, Di Bartolomei e purtroppo altri, rappresenta la sconfitta della società civile, al di là delle appartenenze calcistiche. Il dolore che ne segue merita il massimo rispetto da parte di tutti”.

Info sull'Autore

Nato a Roma, 23 anni, laureando in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all'università "La Sapienza" di Roma. Aspirante giornalista, grande passione verso lo sport e la scrittura, sempre alla ricerca di novità da raccontare. Collaboro con la testata giornalistica Corretta Informazione.it.

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