Un’indagine di AlmaLaurea dimostra che studiare all’estero durante l’università fa crescere del 20% le possibilità di trovare un lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo di studio; ma anche se si considerano gli studenti delle scuole superiori, il soggiorno di studio può rappresentare un importante fattore in grado di aumentare, e non di poco, le probabilità di trovare un lavoro.
Studiare all’estero anche durante le scuole superiori
I motivi che portano a questo risultato sono diversi. In primo luogo studiare all’estero aiuta i ragazzi ad acquisire una maggiore autonomia, a prendere con maggiore consapevolezza le decisioni sul proprio percorso di studi e aggiunge delle motivazioni diverse. Lo spiega il direttore di AlmaDiploma, Renato Salsone, illustrando i risultati del “Profilo dei diplomati italiani”. L’opportunità di studiare all’estero sarebbe in grado di portare grossi benefici anche se intrapreso durante il periodo della scuola dell’obbligo, anche se per ora solo una piccola minoranza (35%) si può permettere questo tipo di esperienza internazionale, con molte differenze in base al tipo di istituto frequentato e di reddito. Le quote di partecipazione infatti di solito si aggirano sui duemila euro per i soggiorni brevi e sui quindicimila euro per chi decide di studiare all’estero per l’intero anno scolastico. Ma si può viaggiare anche a costi più contenuti.
Salsone infatti spiega che i classici pacchetti di vacanze-studio in famiglie o college potranno essere sostituiti con gli stage/scambi frutto di accordi bilaterali tra gli istituti di scuola superiore che vorranno permettere ai loro studenti di trascorrere quattro settimane in un una scuola straniera, magari utilizzando proprio la formula dello stage. Questo tipo di iniziativa sta iniziando a diffondersi, visto che circa la metà degli studenti che hanno svolto un periodo di studio lontano dall’Italia hanno approfittato di programmi organizzati dai loro istituti. La volontà della scuola a favorire questo tipo di accordi rappresenta la più importante alternativa ai tradizionali canali privati.
Costi e vantaggi dell’esperienza internazionale: più facile iniziare a lavorare subito dopo il diploma
Quanto può costare studiare all’estero? I prezzi variano molto in base alla destinazione: si va dai 1.200 euro per un’esperienza in Spagna ai 1.600 euro che sono necessari per un soggiorno nel Regno Unito (e ovviamente non si parla di Londra, ma di altre zone del Regno dove il costo della vita è decisamente più alla portata, come nel Galles). Cifre importanti che vanno a sommarsi alle altre spese annuali, ma il cui importo può essere ridotto (in alcuni casi fino alla metà) dalle borse di studio. L’esperienza internazionale porta molti vantaggi: il più immediato riguarda il migliore apprendimento di una lingua straniera e questo può essere un beneficio anche per quanto riguarda la futura carriera, visto che solo la metà dei diplomati dichiara di conoscere l’inglese ad un livello “almeno buono” (ma è un’ottima scelta anche puntare su altre lingue meno conosciute, ma la cui richiesta sul mercato del lavoro è in costante ascesa: spagnolo, tedesco e francese).
Ovviamente se non ci si vuole limitare ad un semplice soggiorno, ma si intende fare un’esperienza all’estero di un intero anno i costi sono diversi; anche in questo caso non sarà sempre necessario pagare per intero le rette richieste dalle scuole superiori del Regno Unito o statunitensi. Grazie ai programmi della Fondazione Intercultura, ad esempio, i genitori dei candidati che hanno un reddito minore di 95.000 euro possono fare domanda per ottenere una borsa di studio, il cui importo varia in base alla fascia di appartenenza: per chi rientra nella fascia 0 (reddito annuo inferiore ai 22.000 euro), il costo totale dell’esperienza internazionale si può ridurre a soli 800 euro.