Supergirl, serie statunitense prodotta dalla CBS, ha bruciato ogni record. La premiere, andata in onda il 26 ottobre, ha tenuto incollati allo schermo ben tredici milioni di spettatori, nonostante la puntata pilota fosse già online da qualche mese. Lo show arriverà presto anche nel nostro paese, trasmesso in chiaro su Italia 1 dai primi mesi del 2016.
Non dobbiamo di certo dirvelo, in questi ultimi anni i supereroi stanno spopolando. Il successo è tale che persino il nostro cinema, lontano dalla maestosità economica e tecnica del cinema statunitense, abituato a sfornare blockbuster a ritmi vertiginosi, ha prodotto, nel suo piccolo “Lo chiamavano Jeeg Robot” film di Gabriele Mainetti, presentato alla Festa del Cinema di Roma, con Claudio Santamaria nei panni di un ladruncolo di borgata, con superpoteri e superproblemi.
Captain America: Civil War, Batman vs. Superman, Suicide Squad, X-Men Apocalypse. Sono solo alcuni dei titoli più attesi del prossimo anno, che si vanno ad aggiungere alla lunga lista di film basati sui fumetti, Marvel e DC Comics, il cui successo, chi più e chi meno (recente il flop del reboot dei Fantastici 4), sembra inarrestabile. Anche la televisione sembra essersi accodata a questo trend. Tra i cattivi di Gotham, gli agenti dello SHIELD, le frecce di Oliver Queen e la velocità di Barry Allen, la famiglia dei supereroi del piccolo schermo si arricchisce di un nuovo, o sarebbe meglio dire nuova, componente. Stiamo parlando di Kara Danvers, Supergirl, lei, la cugina del ben più famoso Superman.
Supergirl, lo show dei record, con un pilot da 13 milioni di spettatori
Supergirl, show prodotto dalla rete statunitense CBS, è cominciato appena tre giorni fa in America. Nonostante il pilot circolasse già da qualche mese online, la prima puntata è stata seguita da tredici milioni di spettatori, rendendo Supergirl la serie tv drammatica con il miglior debutto, con un rating del 3.1. nella fascia d’età tra i 18 e 49 anni. Il record era detenuto fino a qualche giorno fa da Blindspot, nuovissima serie della NBC che si è “fermata” alla cifra di 10 milioni di spettatori. Due serie fondamentalmente diverse, per toni e tematiche trattate, che, però, hanno qualcosa in comune: il loro ideatore e produttore, Greg Berlanti. Ad appena 43 anni Berlanti ha già un’invidiabile carriera televisiva alle spalle. Un Re Mida delle serie tv. Sue Dawson’s Creek, Everwood, Brothers&Sisters, Dirty Sexy Money e Mistery of Laura (giorno 27, su Canale 5, il debutto della versione italiana).
Geek appassionato di fumetti, esperto conoscitore della televisione e dei meccanismi che ne regolano il funzionamento, Berlanti è stato soprannominato in patria Goldenfingerheros. E’ suo, infatti, il merito di aver rilanciato sul piccolo schermo il mondo dei supereroi. Arrow, The Flash e, ora, anche Supergirl. Show – che gli hanno permesso di guadagnare la copertina di due prestigiose riviste come Tv Guide e Variety – basati su un mix perfetto di emozioni, narrativa coinvolgente e, naturalmente, sequenze spettacolari. “La prima cosa che faccio sempre è chiedermi ‘Cosa diventa la serie se tolgo i superpoteri?’” ha dichiarato Greg, noto anche come il produttore dei “super numeri” sia negli Stati Uniti sia in Italia.
Supergirl: girl-power, comicità e azione nella serie tv presto anche su Italia 1
It’s not a bird. It’s not a plane. It’s not a man. It’s Supergirl!
(Non è un uccello. Non è un aereo. Non è un uomo. E’ Supergirl)
Apparsa per la prima volta nei fumetti della DC Comics, nel 1972, Supergirl, il cui vero nome è Kara Zor-El, è la cugina del ben più noto Superman. Scampata alla distruzione del pianeta Krypton, Supergirl arriva a National City ad appena tredici anni, e dopo aver cercato invano di tenere celata la sua origine extraterrestre, alla fine decide di sfruttare i superpoteri di cui è dotata per l’incolumità e la sicurezza degli abitanti della sua città.
“All’inizio mi sono domandato se si potesse fare un serial super-eroico senza i super poteri” ha commentato Greg Berlanti, spiegando l’origine dello show. “Supergirl è molto diverso da Arrow e The Flash, c’è molta commedia. E’ una serie sulle relazioni in atto di una giovane donna, che si ritrova a dover gestire una personalità ingombrante da super-eroina. E’ un titolo che punta più al divertimento che all’azione, con inserti Inter…galattici“.
Nei panni della ventiquattrenne Kara Danvers (questa la sua identità terrestre), Melissa Benoist, attrice che abbiamo visto cantare e ballare in Glee, e, in un ruolo più marginale, in Whiplash di Miles Teller e del premio Oscar J.K. Simmons. Melissa, scelta dopo un lungo casting, porterà sullo schermo questa eroina, una ragazza che, inizialmente, sembra aver perso il ruolo per il quale era stata destinata. Reporter per una grande testata giornalistica, CatCo, sottoposta alle angherie della temibile direttrice editoriale Cat Grant – una Calissa Flockhart in formissima, in una performance che ricorda la Miranda Priestley de Il Diavolo Veste Prada – Kara sembra aver dimenticato quale sia la sua vera identità. Complice un aereo che rischia di schiantarsi, a bordo del quale viaggia la sorella adottiva (Chyler Leigh, l’ex Lexie Grey di Grey’s Anatomy), Kara abbandona la maschera e si trasforma in supereroina . E, mentre Clark Kent e colleghi cercano in tutti i modi di tenere nascosta la loro vera natura, Kara decide sin da subito di svelare il suo segreto ad amici e parenti. Supergirl non agirà da sola ma, combatterà contro il male, supportata e aiutata dall’amico e collega Will, dal bel fotografo Jimmy Olsen (futuro interesse romantico?), dalla sorella e, infine, dal capo delle operazioni Extranormali.
Una serie dai toni meno cupi e drammatici, con una Supergirl che mette in piedi una vera e propria sfilata nel tentativo di decidere cosa è più comodo, e sicuramente più fashion, indossare mentre si cerca di salvare il mondo. A proposito di costume, anche questa volta ci si è affidati a Coleen Atwood, già stilista di Arrow e The Flash. “Volevo che incarnasse il passato con la classica S sul petto, lo street-style di oggi con gli stivali da tutti i giorni e la minigonna che punta sull’azzardo” ha dichiarato la Atwood. Piccola chicca: non è la prima volta che Melissa indossa le, aderenti, vesti di super eroina. In Glee, infatti, si è esibita in una performance canora, con la collega Becca Tobin, sulle note di Holding Out For A Hero. Un’esibizione profetica.
Italia 1 si prepara, ancora una volta, a diventare la rete dei supereroi. A dicembre si parte con la messa in onda, in chiaro, di Gotham – la cui seconda stagione è attualmente in corso sulla rete americana Fox – si prosegue poi, nei primi mesi del 2016 con Arrow, giunto alla sua quarta stagione, The Flash, che con la sua prima stagione aveva raggiunto picchi di due milioni e 500 mila spettatori, diventato, di fatto, la serie più vista della stagione, e, infine, con la nostra Supergirl.
Per ingannare l’attesa, godetevi un Extended Promo e sei minuti, in anteprima, della prima puntata di Supegirl.