Abbattimento delle franchigie e innalzamento delle aliquote con punte fino al 45%: secondo le ultime indiscrezioni pare che il Governo voglia agire in questo modo sulle tasse di successione nell’ambito di una riforma sulle imposte per successioni ereditarie e donazioni a cui l’Esecutivo starebbe pensando.
Il Governo vuole la riforma delle imposte per successioni e donazioni
Si parla di un abbassamento delle franchigie (ovvero le soglie che rimangono esenti dalla tassazione) dall’attuale milione di euro ad una cifra che dovrebbe aggirarsi tra i 300.000 e i 400.000 euro. Ma non basta: la riforma infatti potrebbe prevedere l’innalzamento delle aliquote delle tasse di successione per tutti gli eredi, quindi anche nel caso in cui questi siano il coniuge o i figli del defunto. Pare che le aliquote possano arrivare fino al 45% per i patrimoni ereditati il cui valore supera i cinque milioni di euro. Dopo che nel 2008 il Governo guidato da Silvio Berlusconi fece in modo di abbassare le aliquote dovute per i patrimoni di grande entità, nei prossimi mesi è prevedibile che molte persone si rechino dai loro commercialisti per chiedere se sia più conveniente fare una donazione dei propri averi mentre si è in vita piuttosto che lasciare tutto in eredità.
Tasse di successione, nuove aliquote più alte e franchigie di esenzione più basse
Come con le regole attuali la base imponibile delle nuove tasse di successione sarà rappresentata dal valore complessivo dell’eredità, ma l’importo di quanto dovuto all’Erario verrà determinato dall’applicazione delle rinnovate aliquote, che saranno del 7% per parenti in linea retta, ovvero figli e genitori, e il coniuge, con franchigia massima stabilita a 400.000 euro; dell’8% per i fratelli e le sorelle, con una franchigia massima fissata a 100.000 euro; del 10% per i parenti fino al quarto grado, per gli affini in linea retta e in linea collaterale fino al terzo grado, senza nessuna franchigia; del 15% e senza franchigia per tutti gli altri soggetti.
Se il valore dell’eredità supera i 5 milioni di euro le cose cambiano, visto che le aliquote saliranno al 21% per il coniuge, i genitori e i figli; al 24% per sorelle e fratelli; al 30% per i parenti fino al quarto grado; al 45% per tutti gli altri soggetti. Bisogna ricordarsi che nel calcolo del valore del patrimonio ereditario non si considerano solo depositi, conti correnti e beni mobili, ma anche gli immobili posseduti dal defunto. Quando si eredita un immobile poi le cose si complicano ulteriormente, visto che non solo ci si devono pagare sopra le tasse di successione, ma si dovranno effettuare anche le volture catastali e andranno saldate le eventuali imposte catastali ed ipotecarie che erano ancora in essere alla morte del proprietario.
Stando alle notizie che sono state recuperato fino ad ora, la riforma delle imposte per donazioni e successioni ereditarie non dovrebbe andare a toccare le attuali norme su Titoli di Stato e Polizze Vita, ma finché non ci saranno conferme è meglio non sbilanciarsi troppo.