Teresa De Sio, artista napoletana poliedrica, ha incontrato pubblico e fan ieri sera presso la Feltrinelli in Via Appia Nuova a Roma. Per la seconda volta, la folksinger partenopea si riscopre letterata.”L’attentisissima” è il titolo del suo ultimo lavoro, da lei stessa definito “un romanzo di formazione, trasformazione e redenzione“, un libro dai toni noir.
“Questa è l’opera di una vera scrittrice”, spiega Francesca Marciano, moderatrice dell’evento. La cantautrice ha, perciò, dimostrato di essere una donna versatile, indipendente, innovatrice e soprattutto “sperimentatrice”. (www.teresadesio.com) “Oggi la logica dell’industria culturale premia gli autori che possiedono fama, spesso perché a scrivere sono le celebrità della TV. Teresa, invece, ha superato questo modo di fare”, aggiunge Francesca Marciano. “L’attentissima è un romanzo che vuole essere di genere, ma anche molto di più. La tecnica di Teresa è molto ricercata, aulica e divertente. Il suo romanzo ha una struttura particolare”
“L’attentissima” è la storia di un transgender, ambientata fra Napoli e Roma con l’obiettivo di descrivere un “tragitto travagliato e difficile”, ma “con un finale luminoso”. Vladimir Luxuria, introduce l’eclettica penna e sottolinea il piacere nel leggere un romanzo ben strutturato e, in un certo senso, “avanguardista”. Il reading di presentazione del libro è stato, così, interpretato dall’attivista e conduttrice televisiva che da anni porta avanti una campagna personale e sociale per i diritti gay.
“Uno degli imperativi di un mio personaggio – dichiara Teresa De Sio – è far sì che riesca ad essere ciò che vuole e non ciò che gli altri vogliono che sia”. Controcorrente, l’autrice ha prodotto un racconto per andare al di là dei pregiudizi e dei cliché costruiti intorno al ruolo del trans da filmografia e letteratura. Le pressioni sociali alle quali i protagonisti sono sottoposti “sono quelli di tutti”, qualunque sia il genere di appartenenza.
Doppia collaborazione con Einaudi, dunque. “L’attentissima” arriva a distanza di sei anni da “Metti il diavolo a ballare”. “La realizzazione del secondo romanzo – sostiene la cantautrice folk – è stata bellissima e allo stesso tempo terribile. Quando canto e compongo ho subito un riscontro positivo o negativo che sia. La scrittura, invece, è sofferenza, è meravigliosa e terribile solitudine. Ma l’emozione che provo nel calore dei lettori e da coloro i quali vi si sono immedesimati, ripaga abbondantemente dalla fatica”.
Presentazione “L’attentissima” di Teresa De Sio con Francecsa Marciano e Vladimir Luxuria
L’incontro si è concluso con una riflessione sulla musica “neomelodica” nelle pagine dello scritto.
“Perché – domanda Luxuria – una musicista popolare come te decide di scrivere e riportare dei testi neomelodici?”
“Perché ho riflettuto sulla funzione di questo genere di musica a Napoli. Molti intellettuali sostengono che sia la-musica-della-Nuova-Napoli. Io, invece, volevo precisare che riguarda solo alcuni quartieri: quelli della malavita.”
Tra Napoli e Roma, Teresa De Sio porta alta l’identità di chi lotta per la propria terra, per le proprie origini e per la cultura popolare. Donna con la “D” maiuscola, cantante, autrice e poeta, questo è il made-in-Sud da preservare e tramandare alle generazioni future.