Tra i principali fattori di rischio in casa per il benessere quotidiano delle persone e per la buona conservazione materiale delle mura domestiche c’è sicuramente l’umidità, un agente climatico che nei periodi transitori a livello stagionale sta sempre in agguato, pronto a giocare brutti scherzi alla nostra salute e all’equilibrio generale dell’ambiente circostante. Molto spesso infatti si tende a considerare ed avvertire come pericolo principale soltanto il freddo puro, ovvero la diminuzione repentina di temperatura sia esterna che interna alla casa, ma alle volte di difese ciò che rende instabile il sistema immunitarie nel nostro organismo non è tanto il freddo secco e asciutto dovuto ad un’escursione termica netta, quanto piuttosto un cambiamento di valori igrometrici all’interno della nostra abitazione che a noi risulta quasi impercettibile ma che è altamente dannoso per il nostro corpo.
Al fine di preservare al meglio l’equilibrio psicofisico e l’ambiente domestico diventa quindi determinante regolare i valori percentuali di umidità, porli sotto misurazione in maniera costante e cercare di annullarne l’eccessiva presenza tra le mura della nostra casa. L’aria che respiriamo in un luogo chiuso, come per esempio la nostra abitazione, è soggetta all’influenza di una moltitudine di agenti dannosi, dalle muffe passando per i batteri fino agli acari della polvere, che rendono purtroppo malsano l’ambiente dove passiamo la maggior parte del vissuto quotidiano.
I valori ideali per una corretta regolazione dell’umidità
Quando si parla di umidità va subito specificato che essa tende a suddividersi, in linea generale, secondo tre tipologie differenti: umidità assoluta, che è la quantità di vapore acqueo sita in un metro cubo d’acqua; umidità specifica, ossia la relazione tra il vapore acqueo e la massa d’aria che esso interessa, con variazioni dovute al cambiamento dei valori di temperatura e pressione; umidità relativa, ovvero il rapporto tra la percentuale di vapore acqueo contenuto in una massa d’aria e il tetto massimo di quantità che quella stessa massa può arrivare ad ospitare in condizioni di eguale temperatura e pressione. Ecco dunque spiegato il perché di tanta diversità tra i vari climi presenti nel Mondo, in quanto correnti e valori termici sono molto eterogenei se si pensa ai climi tropicali piuttosto che a quelli continentali o artici.
Il luogo geografico in cui ci troviamo a vivere nelle nostra casa risulta quindi determinante per stabilire una percentuale di umidità adatta al contesto e regolarne i parametri con lo scopo di raggiungere i valori consigliati in base alle circostanze. Di seguito proponiamo una lista di possibili combinazioni che descrivono la relazione termometro di casa/umidità, elenco utile per regolare la qualità dell’aria all’interno dell’abitazione:
-con 23° di temperatura, umidità compresa tra il 20% e il 30%;
-con 21°/22° di temperatura, umidità del 40%;
-con 20° di temperatura, umidità attorno al 60%;
-con 19° di temperatura, umidità tra il 70% e l’80%;
-con 18° di temperatura, umidità al 100%;
La lista proposta è ovviamente indicativa e presuppone come esempio nella media quello di una persona adulta a riposo, quindi in una condizione psicofisica ideale e confortevole per l’organismo umano. Quello che si può notare a prima vista è la grande differenza percentuale tra i valori di umidità minimi e massimi, dato molto rilevante se si considera che la variazione di temperatura riportata è racchiusa in una forbice di soli 5°. Ciò che si evince è dunque la linea sottilissima che percorre la traiettoria dell’umidità e soprattutto il fatto che è facile non accorgersi dei rischi per la nostra salute a cui siamo sottoposti per colpa dell’aria presente nell’ambiente domestico. Porre l’attenzione sull’igrometro significa diminuire fortemente la possibilità di ritrovarsi con raffreddori e dolori articolari causati dall’errata combinazione tra temperatura e umidità. Importante è quindi munirsi di strumenti efficaci che ci aiutino a tenere lontano questi fastidiosi e dannosi inconvenienti.
Metodi per rilevare l’umidità in casa ed eliminarla in caso di eccesso
Grazie allo sviluppo tecnologico nel campo dell’elettrodomestica esistono ad oggi molte soluzioni per combattere l’umidità in eccesso dentro le mura domestiche. Tra i principali troviamo fondamentalmente tre categorie di strumenti elettronici adeguati al filtraggio e al monitoraggio dell’aria: i condizionatori o anche termoconvettori, i deumidificatori e le cosiddette “stazioni meteo”. La prima tipologia è tra le più diffuse in uso tra le case degli italiani, tanto che negli ultimi anni c’è stato un incremento nella propensione alla spesa per i condizionatori, favorito dall’avanzamento tecnologico nei meccanismi di climatizzazione che ha permesso di abbassare sia i costi di acquisto sia i costi di consumo energetico, con quest’ultimi che sono da sempre i più gravosi a livello economico e incidono significativamente sul bilancio mensile delle famiglie. Per quanto riguarda i deumidificatori, essi agiscono in maniera simile ai classici condizionatori ma sono programmati principalmente per occuparsi della rilevazione e regolazione dell’umidità. Per questa tipologia di elettrodomestici troviamo tra le migliori soluzioni, a livello qualitativo, i deumidificatori Delonghi e il Mitsubishi MJ-E16V. Le “stazioni meteo” sono invece la tipologia di prodotto più pertinente e adatta per risolvere il problema che stiamo trattando, in quanto sono tarate per indicare costantemente molti parametri concernenti la temperatura, la pressione dell’aria all’esterno della casa, la quantità di vapore acqueo e soprattutto il tasso di umidità presente sia in generale all’interno dell’immobile sia nelle varie stanze.
Questi dispositivi sono facilmente ordinabili anche sui principali siti di vendita commerciale online, ma a causa della loro struttura hardware e software digitale realizzata con componenti a microcircuito i costi non sono proprio modici. Se si vuole spendere una cifra ragionevole ed avere una buona “stazione meteo” la Excelvan Colore potrebbe fare al caso vostro, con un prezzo che si aggira tra i 60/70 Euro e in promozione addirittura a meno di 40 Euro. Qualora invece si volesse ricorrere al top per questa categoria di prodotto c’è sicuramente la Oregon Scientific con cornice digitale da 8″, grafica ben leggibile, sensore termo-igrometro remoto e sensore esterno per rilevazione di temperatura esterna e umidità interna, slot per lettura di chiavette USB fino a 32 GB e luminosità regolabile. Tutti questi strumenti tecnologici sopraccitati sono specificatamente ideati e realizzati per eliminare l’eccessiva umidità presente in casa, ma per avere risultati eccellenti e costanti è bene ricordare sempre che prima di tutto bisogna fare attenzione a chiudere completamente tutti gli infissi nelle stanze dell’abitazione.
Anche pochi spifferi o leggere ventate possono alla lunga rendere inutile lo sforzo di questi dispositivi preimpostati manualmente per funzionare al meglio e risolvere il problema dell’eccesso di umidità in casa, con un guadagno cospicuo in salute e benessere. Da non sottovalutare anche un vantaggio significativo per ciò che concerne il mantenimento strutturale delle mure domestiche, perennemente sottoposte al deterioramento materiale per colpa degli agenti atmosferici e quindi soggette ad un invecchiamento accelerato, grazie all’azione di controllo e monitoraggio ad opera di condizionatori, deumidificatori e stazioni meteo può essere relativamente ritardato.
Personalmente ho ottenuto ottimi risultati usando disaqua vapor è un liquido sicuro e inodore da spennellare in più mani sul muro. Il lavoro è semplicissimo e si può fare da soli senza bisogno di una squadra specializzata. Spero di aver aiutato qualcuno.