Il rapporto Almalaurea sugli atenei del nostro Paese ha evidenziato un boom di iscrizioni degli stranieri all’università, mentre gli studenti italiani sono in forte calo.
I dati positivi sulle iscrizioni degli studenti stranieri nelle università italiane, scaturiti dell’ultimo rapporto Almalaurea, si alternano a quelli negativi riguardanti gli italiani, la cui propensione è sempre più quella di fermarsi con gli studi subito dopo aver acquisito il diploma di licenza media superiore.
Che i laureati in Italia sono calati drasticamente rispetto al picco elevato del 2003 (quando si raggiunse quota 338 mila) era già cosa nota, visti i soli 270 mila studenti che nel 2012 hanno raggiunto il titolo. Nel rapporto diffuso oggi da Almalaurea, è stato tuttavia evidenziato un fattore molto allarmante, che vede gli studenti italiani come protagonisti assoluti in negativo: soltanto tre ragazzi di 19 anni (età in cui dovrebbe cominciare la carriera universitaria) su dieci decidono di immatricolarsi in uno dei nostri atenei, con un misero 21% di laureati tra i 25 e i 34 anni contro il 39% medio dei paesi Ocse.
Il dato del rapporto Almalaurea che risolleva le università italiane, al contrario delle disastrose cifre sui ragazzi residenti nel nostro Paese, è il capitolo riferito agli studenti stranieri. I laureati non italiani erano nel 2001 soltanto l’1,2% sul totale, mentre nel 2013 la stessa cifra ha toccato la soglia del 3,2%, che attesta come stia crescendo la propensione degli stranieri a scegliere atenei italiani.
La maggior parte dei laureati stranieri presso università italiane provengono dall’Albania, Paese che rappresenta da solo il 16%. Quasi un laureato non italiano su dieci è invece cinese (9% dei casi) o romeno (8%). Tra gli altri continenti extra-europei, troviamo il 13% degli studenti stranieri che provengono dall’Africa e il 10% di americani.
Altra curiosità sul mondo degli studenti stranieri in Italia è la loro istruzione familiare, che in media supera quella degli studenti italiani: Almalaurea analizza, infatti, come il 42% dei laureati stranieri abbia almeno un genitore laureato, percentuale che per gli italiani cala drasticamente al 27%.