Al cinema il film “Ustica” di Renzo Martinelli, per il quale vi forniamo la trama con recensione completa. E’ la data di oggi, giovedì 31 marzo, a segnare il ritorno al cinema di uno dei registi più controversi del nostro cinema.
Ustica, trama del film
Roberta Bellodi è una giornalista siciliana che, nel bel mezzo di un’inchiesta ai danni del marito, si trova ad indagare al sud e nel frattempo chiede alla sorella di accompagnare sua figlia in aeroporto per farle prendere un volo in partenza da Bologna e diretto a Palermo.
Quel volo non atterrò mai, era il 27 giugno 1980 e su quell’aereo 81 persone persero la vita.
Pochi giorni dopo l’accaduto, Valja, moglie dell’Onorevole Corrado di Acquaformosa, ritrovò dei misteriosi resti di un caccia libico sulle coste calabresi. Successivamente morì in maniera sospetta. Corrado, dopo la scomparsa misteriosa della moglie, si metterà in contatto con Roberta per cercare di fare luce su uno dei tanti misteri italiani, di cui tuttora rimangono ignoti i mandanti.
Recensione del film Ustica, di Renzo Martinelli
Grazie ad una co-produzione italo belga, Renzo Martinelli torna al cinema per indagare su uno dei casi più indecifrabili della nostra nazione: la strage di Ustica. Dopo aver diretto film come “Vajont”, “Piazza delle cinque lune” e “Il mercante di Pietre” prende in esame le carte del giudice Priore, dove secondo Martinelli ci sono delle verità inconfutabili e le inserisce all’interno di una sceneggiatura, da bravo “cineasta” che mostra però un grande squilibrio tra narrazione e contenuto.
La storia che Martinelli affianca alle carte del giudice Priore è estremamente debole e banale, mirata probabilmente ad un pubblico televisivo piuttosto che cinematografico. Ciò che colpisce di questo film è la presenza di alcune frasi citate dalle intercettazioni dell’epoca e i fatti affiancati a prove che dimostrano l’importanza della tesi del giudice, tanto da farci chiedere il motivo per cui non abbia realizzato un documentario alla stregua del suo collega Michael Moore.
Di Martinelli, oltre all’inchiesta ritroviamo tanti elementi chiave della sua cinematografia. Dalle musiche, di Pio e Aldo de Scalzi vincitori due anni fa del David di Donatello, potenti e attraenti ma soprattutto ben inserite all’interno delle scene d’azione del film.
Gli effetti speciali, altra grande caratteristica del cinema del regista di Cesano Maderno, realizzati tra Italia e Belgio con le aziende “Canecane Illusion” e “Mikros”, non sono mai fastidiosi ma vanno analizzati con un punto di vista non troppo esigente riguardo quella tipologia di scene.
L’interpretazione in lingua straniera. Durante tutto l’arco del film, per motivi di vendita estera, gli attori recitano in lingua inglese e il doppiaggio realizzato da altri loro colleghi, in alcuni tratti, pesa nella visione del film.
Una storia che andava raccontata, un mistero su cui vale la pena riflettere, questo è “Ustica” da giovedì 31 marzo al cinema.
Ciao chicc questo tuo nuovo filmetto sul tuo sito ufficiale mattacchione come te e’ molto commuovente e’ molto importante da leggerlo adesso e anche in questo momento e’ anche una nuova cosa molto intsrressante da conceprlirla subito x Ustica e per la sia nuova regia di Renzo Martinelli e poi basta caro chicc e quindi mi rispondi t v b da gaiuccia ☁