Vermocane: cos’è, origine del nome e pericoli per l’uomo

Pubblicato il 18 Giu 2024 - 7:32am di Chiara Biondi

Il mare, con la sua vastità e il suo mistero, ospita una varietà incredibile di creature e di specie, alcune delle quali suscitano curiosità, altre invece più timore. Tra queste è presente il Vermocane, una delle creature marine poco conosciute ma più affascinanti e potenzialmente pericolose. Conosciuto scientificamente con il nome di Hermodice carunculata, il Vermocane è un polichete marino che appartiene alla famiglia Amphinomidae (una classe di anellidi). In questo articolo esploreremo cos’è il Vermocane, l’origine del suo nome così particolare e i pericoli che può rappresentare per l’uomo.

Descrizione del Vermocane e origine del nome

Il Vermocane (Hermodice Carunculata) appartenente alla famiglia delle Amphinomidae è un verme marino segmentato che può crescere fino a raggiungere i circa 30 centimetri di lunghezza. È caratterizzato da un corpo lungo e piatto, con numerosi segmenti ciascuno dei quali dotato di setole bianche, pungenti e uncinate. Queste setole, conosciute come setole calcaree, sono una delle principali caratteristiche distintive del Vermocane. Esse non solo servono come meccanismo di difesa, ma possono anche causare gravi irritazioni se entrano a contatto con la pelle umana. In caso di contatto diretto con il Verme di Fuoco è possibile provare a rimuovere le setole rimaste nella pelle con dello scotch molto delicatamente e poi intervenire come se stessimo curando l’irritazione provocata dal contatto con una medusa, utilizzando quindi dell’ammoniaca.

Questi vermi sono tipicamente trovati nelle acque calde e tropicali dell‘Oceano Atlantico e nelle regioni del Mar Mediterraneo. Preferiscono habitat come barriere coralline, scogliere rocciose e fondali marini ricchi di sedimenti. Il Vermocane è noto anche per essere una specie invasiva in alcune aree, dove può alterare gli ecosistemi locali.

Esso è un predatore molto attivo, vive infatti cacciando piccoli organismi marini e detriti che trova tra i sedimenti del fondale marino. Utilizza le sue setole per difendersi dai predatori e per muoversi agilmente attraverso l’ambiente marino.

Questa particolare specie è nota anche con i nomi di Verme Cane o Verme di Fuoco. Pare che a influenzare questi soprannomi ci siano, non solo i colori sgargianti da cui sono composti (principalmente rosso e arancione), ma anche le proprietà molto urticanti delle setole dalle quali sono ricoperti che possono causare anche dermatiti e irritazioni cutanee nelle zone con le quali entrano a contatto.

Il Vermocane è pericoloso per l’uomo?

Come accennato in precedenza, la caratteristica più significativa del Vermocane, dal punto di vista dell’interazione con l’uomo, è la capacità delle sue setole di causare gravi irritazioni cutanee. Quando le setole vengono disturbate, possono penetrare nella pelle e rilasciare una sostanza urticante che provoca bruciore, prurito e reazioni allergiche. Questi sintomi possono durare per diversi giorni e possono richiedere cure mediche per alleviare il disagio.

Ovviamente è intuibile come, date queste informazioni, il Vermocane non rappresenti quindi un pericolo diretto per la salute e la salvaguardia dell’uomo. Per ciò che riguarda l’ecosistema, invece, questi piccoli vermi marini sono estremamente voraci e affamati e le loro prede predilette sono i polipi del corallo, i cetrioli di mare ma anche i dentici e le triglie. Sicuramente quindi questa voracità del Vermocane potrebbe mettere in pericolo la pesca locale di molte zone del Mediterraneo, è quindi bene tenere sotto controllo la situazione per riuscire ad evitare una distribuzione massiccia e oltremodo pericolosa di questa specie.

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