Centoventottomila visitatori, buyer accreditati provenienti da ben 143 Paesi diversi e quasi quattromilaquattrocento aziende espositrici rappresentanti di 36 Stati: basterebbero questi numeri per far capire l’importanza (sempre più internazionale) che riveste una manifestazione come il Vinitaly. L’edizione 2018 del noto salone del vino che ogni anno si rinnova presso gli stand della Fiera di Verona ha appena chiuso i battenti: è il momento di fare un piccolo bilancio e di dare un’occhiata ai vini premiati ed inseriti nel prestigioso elenco dei 5StarWines.
Il successo di Vinitaly e del fuorisalone a Verona
Continua la crescita di Vinitaly: con la chiusura dell’edizione numero 52 si ha la conferma di un processo di internazionalizzazione sempre più marcato e deciso; il numero dei compratori provenienti dall’estero è cresciuto del 6%: ad un lettore distratto questo risultato potrebbe sembrare buono, ma non sufficientemente alto da giustificare toni entusiastici, ma sarebbe una visione sbagliata, perché si parla di buyer accreditati, di professionisti del settore e non di semplici wine lovers; per loro è stato confermato l’appuntamento con Vinitaly and the City tra le vie del centro storico di Verona e dei comuni di Soave, Bardolino e Valeggio sul Mincio: Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, ha detto che ormai questa manifestazione dedicata agli appassionati ha raggiunto la maturità giusta per essere lanciata, a partire dall’anno prossimo, come prodotto a sé stante.
Durante i quattro giorni della manifestazione sono state ben 4.380 le aziende che hanno potuto presentare i loro prodotti, per un totale di più di quindicimila vini, ma non bisogna dimenticare che insieme al Vinitaly i saloni della Fiera hanno ospitato come da tradizione altre manifestazioni importanti come Sol&Agrifood (la kermesse incentrata sull’agroalimentare di qualità) e Enolitech (la rassegna dedicata alle ultime novità in tema di accessori e tecnologie relativi alla filiera vitivinicola e oleolica). La crescita della manifestazione è espressione della crescita dell’intero settore: in Vinitaly è sì una grande vetrina per gli espositori, ma è anche degustazioni, conferenze, convegni e studi. Tra questi citiamo il sondaggio di Vinitaly-Nomisma relativo al possibile sviluppo del settore.
Il futuro del settore
La situazione attuale vede il successo dei bianchi fermi in Germania, dei Rossi in Giappone, Russia e Cina e dei rosè negli Stai Uniti; cresce l’apprezzamento per le “bollicine”: gli sparkling wines sembrano avere un ottimo futuro (soprattutto nel Regno Unito, in Giappone e in Russia). Per quanto riguarda i produttori italiani (in particola modo quelli che lavorano a marchio green), nel prossimo lustro gli occhi saranno puntati verso Est, con quote di mercato in aumento in Russia e nei grandi Paesi dell’estremo oriente. Il Prosecco sarà il portabandiera principale di questa ondata, ma giocheranno un ruolo da protagonista anche il Pinot grigio (negli USA), l’Amarone (in Cina) e il Primitivo (in Germania). L’obiettivo del Vinitaly è anche (specialmente in questo periodo) promuovere una crescita qualitativa dell’internazionalizzazione delle eccellenze italiane in campo vitivinicolo. A conferma di questo sviluppo oltre confini, tra qualche mese (e più precisamente tra il 26 e il 29 settembre 2018) si svolgerà in Brasile la prima edizione di Wine South America, una sorta di Vinitaly dell’America Latina organizzato sempre dalla Fiera di Verona.
I vini premiati: i migliori prodotti selezionati per il 5StarWines Book 2018
Ma non si può parlare di Vinitaly senza fare almeno un accenno a quelli che sono stati i vini premiati ed inseriti nel prestigioso elenco 5StarWines – the Book 2018: facciamo un piccolo riepilogo dei premi più importanti che sono stati assegnati:
- Cantina dell’anno: Cantine del Notaio Soc. Agr. A R.L., Rionero in Vulture (PZ)
- Miglior vino italiano: Vernaccia di Oristano DOC Riserva 2004 di Silvio Carta Srl, Bartali San Pietro (OR)
- Miglior vino bianco: Ischia DOC Biancolellea Vigna del Lume 2017 di Cantine Antonio Mazzella Sas, Ischia (NA)
- Miglior Vino rosato: Basilicata IGT Rosato Il Rogito 2016 di Cantine del Notaio, Rionero in Vulture (PZ)
- Miglior vino rosso: Brunello di Montalcino DOCG 2013 di Capanna di Cencioni Soc Agr. S.S., Montalcino (SI)
- Miglior vino dolce: un ex-aequo tra Südsteiermark Prädikatswein Riesling Trockenbeerenauslese 2013 di Lackner Tinnacher, Galmitz (Austria) e il Vin Santo del Chianti DOC Vino Biologico 2013 di Fattoria La Vialla di Gianni, Antonio e Bandino Lo Franco Soc. Agr. Sem., Arezzo
- Miglior vino frizzante: Lambrisco Mantovano DOC Frizzante Rays 2017 di Azienda Agricola Montaldo, Volta Matovana (MN)
- Miglior vino spumante: Champagne Brut Millesime 2008 di Champagne Chassenay d’Arce, Ville sur Arce (Francia).
L’elenco di tutti i vini selezionati e dei relativi punteggi può essere scaricato direttamente dal sito ufficiale di Vinitaly. La prossima edizione della manifestazione si terrà dal 7 al 10 aprile 2019.