Il Vinitaly 2022 verrà ricordato come la fiera della ripartenza: la kermesse si è chiusa con risultati che vanno ben al di là delle aspettative, soprattutto per quanto riguarda l’afflusso degli operatori stranieri. Tra gli 88.000 buyer giunti agli stand di VeronaFiere tra il 10 ed il 13 aprile, infatti, ben 25.000 arrivavano da oltre confine. Considerando quanto sia complicato spostarsi oggi a livello internazionale si tratta di un numero ancora più clamoroso.
Il grande successo di Vinitaly 2022: i vini premiati
Alla base del successo di questo grande evento ci sono almeno tre fattori:
- la capacità di VeronaFiere di organizzare un evento completo, puntando ancora di più sulla divisione tra i semplici appassionati e gli operatori del settore;
- la voglia dei produttori di sfruttare al massimo una vetrina importante come il Vinitaly;
- la crescente attenzione e preparazione dei visitatori.
I due anni di stop non hanno impedito al settore di crescere, anzi, ma per le aziende era fondamentale tornare a riallacciare i rapporti con agenzie, fornitori e buyer.
Con la fiera sono tornati anche i premi. Il titolo Grand Vinitaly 2022/Cantina dell’anno, che incorona il produttore che ha ottenuto la migliore somma dei punteggi conquistati dai suoi primi tre vini che sono riusciti ad entrare in almeno due categorie diverse della guida 5StarWines, è stato assegnato a Terre Cortesi Moncaro. Per quanto riguarda le varie categorie, i premi assegnti sono i seguenti:
- Miglior vino italiano – Vernaccia di Oristano DOC Riserva Judikes 2008, cantina della Vernaccia (98 punti);
- Miglior vino bianco – Verdicchio dei castelli di Jesi DOC classico superiore Fondiglie 2021, Terre Cortesi Moncaro (95 punti);
- Miglior vino rosato – Liguria di levante IGT vermentino rosato Prima Brezza 2021, azienda agricola Federici (93 punti);
- Miglior vino rosso – Gabiano DOC riserva A Matilde Giustiniani 2015, Marchesi Cattaneo Adorno Giustiniani (96 punti);
- Miglior vino spumante – Valdobbiadene DOCG superiore di Cartizze Spumante Brut 2020, Terre di San Venanzio Fortunato (96 punti);
- Miglior vino dolce – Trentino DOC vino santo Puro 2000, cantina Toblino (96 punti)
- Miglior vino frizzante – Lambrusco grasparossa di Castelvetro DOP frizzante semisecco Pietrascura – Riservato agli Amici, azienda agricola Pezzuoli (93 punti).
Interviste ed immagini dagli stand della fiera di Verona
Ed è proprio ai vincitori del titolo di miglior vino frizzante che abbiamo dedicato la prima intervista durante la nostra visita agli stand della fiera. Queste le parole di Alberto Pezzuoli: “Finalmente siamo tornati al Vinitaly dopo due anni. Da parte di noi produttori c’era tanta voglia di tornare e anche da parte del pubblico c’è stata una bella risposta. Inoltre quest’anno abbiamo vinto un grande premio con il nostro miglior vino frizzante e abbiamo la possibilità di far conoscere ed assaggiare la nostra gamma di prodotti”.
Abbiamo parlato anche con Francesco Zaganelli, l’export manager della cantina Lungarotti: “Questa edizione del Vinitaly ha un grandissimo significato, è una ripartenza vera e concreta, con affluenze molto simili a quelle del 2019 e questo permette di guardare al futuro con grande ottimismo. Io mi occupo dei mercati esteri e ho riscontrato una grande affluenza, con appuntamenti importanti con distributori europei, ma anche di oltre oceano ed in particolare da Stati Uniti e Canada dal Nord America e nuove realtà come Brasile, Colombia e Perù dal Sud America. Ovviamente non c’è stata la possibilità di incontrare gli operatori dell’Asia, ma speriamo presto di tornare alla normalità dal punto di vista degli scambi commerciali pure con quei Paesi. Anche per quanto riguarda il mercato interno abbiamo registrato un’ottima affluenza e questo sottolinea una volta di più la grande importanza di questo Vinitaly 2022 come punto di ripartenza.” La cantina Lungarotti con il suo Torgiamo rosso riserva DOGC Rubesco Vigna Monitcchio 2017 è stato inserito nella Wine Without Walls, ovvero la sezione della guida 5StarWines dedicata ai vini biologici, biodinamici o prodotti da aziende che aderiscono ai protocolli o alle certificazioni di sostenibilità.
Restiamo in Umbria per riportare le parole dei rappresentanti della cantina Di Filippo, azienda che sui suoi terreni sulle colline tra Torgiano e Montefalco adotta un’agricoltura biologica e che tra i vari riconoscimenti ha ottenuto le Tre Stelle Oro della guida Veronelli per il suo Montefalco Sagrantino 2016 ed un lusinghiero punteggio di 91 dell’indice Bigot che valuta il potenziale qualitativo del vigneto. L’enologo Andrea ha detto: “Dopo due anni senza Vinitaly finalmente siamo tornati a Verona per questa fiera: c’è entusiasmo e ci sono tante spinte positive. Abbiamo trovato un pubblico sempre più curioso, sempre più attento e soprattutto sempre più preparato: è stata un’esperienza davvero positiva e non vedevamo l’ora di tornare!” Il responsabile di cantina Francesco conferma: “Siamo finalmente tornati al Vinitaly: con la nostra azienda vi partecipavamo da molti anni. La risposta del pubblico è stata molto piacevole ed abbiamo avuto la possibilità di ritrovare chi già ci conosceva e di incontrare chi ci ha scoperto quest’anno.”