Se l’edizione del 2022 era stata etichettata come quella della rinascita, il Vinitaly 2023 è destinato ad entrare negli annali come la kermesse dei record. Il numero delle persone che si sono recate presso gli stand di VeronaFiere tra il due ed il cinque aprile è superiore a 93.000: il dato più significativo è quello relativo agli operatori stranieri, in aumento di circa il 20% rispetto all’anno scorso. Il successo della fiera è accompagnato da quello di Vinitaly and the City, il fuorisalone organizzato nel cuore della città di Verona. In attesa di scoprire le novità previste per il prossimo futuro, vediamo quali sono stati le cantine ed i vini premiati e ripercorriamo i punti salienti della 55° edizione del Vinitaly.
I premi assegnati ai migliori vini ed alle migliori cantine
Sfogliando le pagine della guida 5StarsWine è possibile scoprire i vini che hanno ottenuto un punteggio superiore a 90 al termine dei tre giorni di degustazioni effettuate dai giurati. Il premio Gran Vinitaly 2023, titolo assegnato alla cantina dell’anno, se lo è aggiudicato Al-Cantàra, azienda catanese nata nel 2005 che è subito riuscita ad imporsi come una delle più importanti realtà a livello nazionale. Il miglior vino italiano è il Costa d’Amalfi DOC Furore Bianco Fiorduva 2021 di Marisa Cuomo, che con 97 punti conquista il premio Banco BPM 2023. Il miglior vino bianco è il Greco di Tufo DOCG 2022 di Cantina Terre d’Aione; il miglior vino rosso è il Barolo DOCG Sarmassa 2018 di Marchesi di Barolo; il miglior vino rosato è l’Etna DOC Nerello Mascalese Rosato Amuri di Fimmina e Amuri di Matri 2021 di Al-Cantàra; il miglior vino frizzante è l’Emilia IGT Lambrusco Frizzante Primo Fiore N.V. d Amadei Franco; il miglior vino spumante è il Trento DOC Extra Brut Riserva 907 2017 di Cantina Isera; infine, il miglior vino dolce è il Passito di Pantelleria DOC Ben Ryé 2021 di Donnafugata.
All’interno della guida sta assumendo sempre più importanza la sezione incentrata sui vini biologici o biodinamici. La miglior cantina dell’anno 2023 per Whine Without Walls è Fattoria La Vialla di Gianni Antonio e Bandino Lo Franco: la cantina con la sua Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva Vino Biologico ha conquistato pure il titolo di miglior vino biodinamico bianco e con l’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG Exyra Brut Millesimato Vino Biologico Il 35 2018 ha vinto anche il premio per il miglior vino biologico spumante. Tra i rossi svetta il Toscana IGT Sangiovese Vino Biologico Capocuore 2021 di Poggio Trevvalle. Il miglior vino biologico rosato è il Marche IGT Rosato Vino Biologico Floralia 2022 di Vinicentanni. Il miglior vino biologico frizzante è il Terre Siciliane IGP Bianco Frizzante Vino Biologico Babbio N.V. di Tenuta Gorghi Tondi. Il titolo di miglior vino biologico dolce 2023 è andato al Terre Siciliane IGP Bianco Biologico Terre Tardive 2017 dell’Azienda Agricola G. Milazzo.
I numeri del grande successo di Vinitaly 2023 ed il futuro del salone del vino di Verona
Ma torniamo ai numeri indicati in apertura: con più di 93.000 presenze sono stati toccati dei livelli davvero molto alti, grazie soprattutto alla crescita dei visitatori stranieri, che sono stati quasi 30.000. Come ha sottolineato anche Maurizio Danese, l’amministrazione delegato di VeronaFiere, gli investimenti che sono stati messi in atto per attirare l’incoming estero stanno dando dei frutti importanti, dando maggiore visibilità internazionale agli espositori, veri esponenti di una delle più importanti eccellenze del made in Italy. Tra i visitatori stranieri, i più numerosi sono quelli arrivati dagli Stati Uniti, seguiti da quelli provenienti dalla Germania e dal Regno Unito. Gli arrivi provenienti dall’Unione Europea sono in crescita, ma gli aumenti più importanti riguardano l’Asia (+116%), l’Australia (+130%), gli Stati Uniti (+45%) ed il Brasile (+46%). Altri due numeri interessanti: le aziende che hanno esposto i loro prodotti alla kermesse sono state più di 4.000, con oltre 30 nazioni rappresentate. Il superamento della soglia dei mille top buyer provenienti da 68 paesi diversi rappresenta un record davvero molto importante.
L’importanza di Vinitaly 2023 viene ribadita anche dalle parole del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha confermato l’impegno del Governo nel sostegno di un comparto fondamentale per il nostro Paese. Il settore del vino è tra la voci più rilevanti della bilancia commerciale del Made in Italy, con oltre 870.000 addetti coinvolti ed un volume di affari che supera i 30 miliardi, ma soprattutto rappresenta una grande espressione della nostra cultura, frutto di una forte tradizione che riesce a fondersi al meglio con la modernità. Archiviata l’edizione del 2023, per il Vinitaly è già ora di guardare al futuro: come dice Federico Bricolo, presidente di VeronaFiere, c’è l’obiettivo di costruire insieme ai partner istituzionali una nuova piattaforma permanente e coordinata, in modo tale da attirare gli investimenti in Italia provenienti dall’estero e di promuovere sempre di più i prodotti italiani al di fuori dei confini nazionali con eventi fissi di VeronaFiere in paesi quali Stati Uniti, Corea del Sud e Far Oer che vanno ad aggiungersi a Cina e Brasile. Per il momento c’è già una certezza: la 56° edizione del Vinitaly si terrà sempre a Verona tra il 14 ed il 17 aprile 2024.