Uno studente con la media del 28 che sta per laurearsi ha mostrato un impegno lodevole negli anni universitari. E’ per questo motivo che darà di tutto per raggiungere il massimo: il tanto desiderato 110 e lode per mettere una ciliegina sulla torta al percorso di studi. Tuttavia, è bene sapere qual è il punteggio minimo e quale il massimo raggiungibile con una media voto degli esami pari a 28.
Qual è il voto minimo di laurea se ho la media del 28?
Prima di vedere nel dettaglio quale voto minimo di laurea aspettarsi con una media del 28, è necessario vedere come è possibile calcolare la media universitaria.
Il calcolo della media universitaria si ottiene mediante un sistema di calcolo chiamato media ponderata e cioè un sistema specifico nel quale oltre alle votazioni ottenute nei singoli esami, devono essere conteggiati anche i crediti formativi universitari (CFU) dei singoli esami sostenuti. Ne consegue perciò che non tutti gli esami hanno lo stesso valore e soprattutto lo stesso peso sul voto finale. La media ponderata perciò si distingue dalla media aritmetica in cui invece tutti gli esami hanno lo stesso identico valore.
Premesso questo, ottenere la media con questo sistema di calcolo è davvero molto semplice: basterà armarsi di pazienza e di una calcolatrice. Inoltre occorre prestare molta attenzione a inserire i valori di riferimento in modo preciso per non falsare il risultato e dover così ripetere le operazioni di calcolo.
Come prima cosa occorre calcolare ogni voto conseguito per quella materia per il corrispettivo numero di crediti dell’esame, i prodotti ottenuti dovranno poi essere sommati tutti quanti e il totale ottenuto dovrà essere poi diviso per il numero complessivo di CFU. Naturalmente il numero complessivo di CFU non deve contenere i crediti di laurea che invece verranno conseguiti solamente una volta avvenuta la discussione finale della tesi.
Ecco un esempio di calcolo di media ponderata e quindi di voto di partenza. Se un laureando ha sostenuto 3 esami, 1 da 5 crediti con votazione di 26, 1 da 7 crediti con votazione da 29 e l’ultimo da 10 crediti con votazione 28 il calcolo sarà il seguente:
(26 x 5) + (29 x 7) + (28 x 10) / (5 + 7 + 10) =
(130 + 203 + 280) / 22 =
613 / 22 = 27,86
Come appena visto, il risultato darà sicuramente un risultato decimale, che andrà arrotondato per eccesso nel caso in cui sia pari o superiore a 0,5, oppure per difetto nel caso in cui sia pari o inferiore a 0,5. Nel nostro caso infatti, poiché il risultato è 27,86 la media sarà sicuramente arrotondata per eccesso e pertanto la media di laurea sarà pari a 28.
Dopo aver ottenuto la media per conoscere il voto di laurea di partenza, occorre convertire il risultato in centodecimi, e cioè 110/110, voto massimo di laurea valido per tutti gli Atenei italiani.
Anche in questo caso il calcolo è davvero molto rapido e semplice, basterà infatti moltiplicare per 11 il risultato della media ponderata e dividerlo per 3. Vediamo il calcolo applicato:
27,86 x 11 / 3 =
306,5 / 3 = 102,16
Tale risultato quindi, 102,16, sarà verosimilmente il voto minimo di partenza del voto finale di laurea con una media universitaria pari a 28. Anche in questo caso, naturalmente, potrà entrare in gioco l’arrotondamento per eccesso o per difetto a seconda del risultato ottenuto che, in alcuni casi, potrà incidere di un voto in più o in meno sul risultato finale.
Conoscere il voto di partenza è molto utile allo studente poiché consente di prevedere il voto finale di laurea con una certa precisione ed evitare delusioni o brutte sorprese. Inoltre è un valido strumento che consente di valutare la misura in cui ci si può concentrare sulla stesura di un elaborato e sulla preparazione di una discussione brillante, che potrebbe aumentare di qualche punto in più il voto finale.
Naturalmente queste sono considerazioni di massima, ma ogni Ateneo potrebbe decidere di arrotondare i risultati in maniera differente e attribuire così un punteggio lievemente diverso da quello che vi sareste aspettati.
Infine, occorre sempre tenere presente che ogni voto di laurea e la rispettiva media potrebbe essere inficiato da ulteriori elementi come esperienze all’estero (scambi internazionali, Erasmus), dai percorsi di eccellenza e dalla costanza del percorso di studi ecc., tutti elementi che potrebbero concorrere a modificare di qualche centesimo la media finale e perciò anche il voto di partenza.
Probabilità di prendere 110 o 110 e Lode se ho 28 di media
Diversa è la questione riguardante la tanto desiderata lode, coronamento finale del percorso di laurea che solo chi consegue 110 su 110 può sperare di vedersela assegnare. Se il calcolo della media e del voto di partenza sono facilmente ottenibili poiché esiste una formula matematica precisa da utilizzare, per la lode non esiste una formula analoga. La lode infatti è del tutto arbitraria e viene assegnata a totale discrezione della commissione sulla base di alcuni requisiti che il dottorando deve possedere.
Non si può determinare con esattezza la media necessaria al conseguimento della lode sperata, visto anche che ogni ateneo può avvalersi di regole differenti per l’attribuzione del punteggio finale. Tuttavia, chi ha una media che parte dal 28 in su ha ottime possibilità di poter conseguire la lode finale. Se poi l’elaborato discusso è di alto livello e la discussione risulta fluida e brillante, ottenere il 110 e lode sarà davvero molto semplice, proprio perché la lode viene assegnata sulla base del percorso di studi e sulla qualità dell’elaborato finale.
Trattandosi infatti di un elemento discrezionale, sull’assegnazione della tesi infatti avrà peso anche la valutazione e la presentazione che il relatore farà alla commissione di laurea, poiché sarà colui che ha seguito la stesura della tesi fin dagli inizi e ha potuto constatare la qualità della ricerca del dottorando.