Hulk Hogan, senza dubbio il personaggio più famoso del mondo del wrestling, è stato licenziato dalla WWE in seguito alla diffusione delle frasi razziste pronunciate dal lottatore in un video di otto anni fa. Il provvedimento intrapreso dalla federazione di Stanford ha dell’incredibile e definirlo come un licenziamento è riduttivo, visto che la WWE intende dissociarsi in modo totale da Hulk Hogan.
Le frasi razziste
Ma cosa avrebbe fatto il leggendario Terry Bollea (nome reale del baffuto lottatore) per meritarsi un simile trattamento? Durante una conversazione privata, anzi, decisamente intima, con Heather Clam, la procace ex moglie di Bubba The Love Sponge (famoso dj americano e in passato grande amico di Hogan), il mitico Hulk si sarebbe lamentato della relazione tra sua figlia Brooke e un ragazzo di colore, più volte apostrofato con il termine dispregiativo “nigger”.
La WWE cancella Hulk Hogan anche dal nuovo videogioco
Appena la WWE ha avuto le prime indiscrezioni sull’uscita della notizia delle frasi razziste di Hulk Hogan, il patron Vince McMahon ha deciso di licenziare il 62enne atleta e di eliminare ogni riferimento al suo personaggio dal sito della compagnia, dalle apparizioni televisive e dai prodotti del merchandising. Addirittura il profilo di Hogan è stato cancellato dalla sezione del sito dedicata agli Hall of Famer. Pare anche che la compagnia abbia chiesto (e ottenuto) alla 2K la cancellazione del suo personaggio dal videogioco WWE 2K16.
Il precedente di Chris Benoit
Un comportamento del genere la federazione di wrestling l’aveva tenuto solo per Chris Benoit (che si tolse la vita dopo aver ucciso la moglie e il figlioletto). Il mondo della critica e degli appassionati si è spaccato in due: c’è chi crede che il comportamento della WWE sia giusto e chi invece pensa che sia esagerato, in fondo Hulk Hogan ha pronunciato quelle frasi in una chiacchierata privata (diffusa senza il suo consenso) e, seppur sbagliando, non meriterebbe una punizione così grave.
Anche la TNA, l’altra federazione per cui Hogan ha lavorato tra il 2010 e il 2013, ha deciso di eliminare ogni riferimento all’Immortal (mai come ora questo soprannome sembra fuori luogo). Il fatto è che pur con tutto l’impegno del mondo, le due federazioni non potranno mai far dimenticare Hulk Hogan: è stato troppo importante, l’atleta che per troppi anni è stato considerato IL wrestling. Seppur tecnicamente non eccelso, il suo carisma e il personaggio che gli era stato cucito addosso lo hanno reso la più grande star di tutti i tempi della lotta professionistica.
Le scuse del wrestler
A nulla sono valse le scuse di Hogan: ha assicurato che le frasi dette in quella conversazione di otto anni fa non lo rappresentano e lo disgustano, ma la WWE vuole mantenere un’immagine ben precisa, soprattutto in questi anni, in cui l’obiettivo è quello di attirare più i bambini che gli adulti. Hulk Hogan ha sicuramente sbagliato, ha detto delle cose gravissime, ma forse nei suoi confronti è stato usato un pugno troppo duro, magari con un pizzico di ipocrisia.