Zona d’ombra è il nuovo film con Will Smith, tratto da una storia vera, per il quale vi forniamo la trama e una completa recensione.
Laureato con master ad alti livelli, un’immensa dedizione per qualsiasi cosa e un lavoro singolare come medico addetto alle autopsie. Questo è Bennet Omalu, protagonista del film interpretato da Will Smith.
Mark Webster, ex campione di football americano, impazzisce e si suicida. Il corpo di Mark arriva presso lo studio dove lavora il dottor Omalu per essere analizzato in modo tale da capirne le cause del decesso.
Il suo lavoro si rivelerà più complesso di quello che immaginava ed arriverà a fare una sconvolgente scoperta che rivoluzionerà il mondo del football americano e della NFL.
Recensione del film “Zona d’ombra” con Will Smith
Scritto e diretto da Peter Landesman, arriva in Italia da giovedì 21 aprile il film “Zona d’ombra – Concussion“. Per il cinema statunitense prosegue un 2016 molto particolare: se da un lato, per l’intrattenimento, spiccano le grandi battaglie tra supereroi, dall’altro abbiamo con Will Smith il terzo film di quest’anno su una grande inchiesta, dopo “Truth” e il premio oscar “Il caso Spotlight”. Stavolta l’inchiesta in questione verrà portata avanti da un medico anziché da un pool di giornalisti, come invece avveniva nei precedenti due film, ma di innovativo e curioso non c’è soltanto questo.
Nonostante venga da pochissime esperienze passate da regista, Peter Landesman dimostra sin dalle prime inquadrature che dietro la macchina da presa lo rivedremo spesso: gioca molto sul concetto di “ombra” e di “dettagli”. Nei momenti emotivamente più alti, sia dal punto di vista recitativo che narrativo, il regista sceglie di giocare con i suoi attori: mostrandone solo il profilo alla Hitchcokiana maniera, nascondendo una parte del viso con l’ombra o mostrando semplicemente gli occhi, in modo simile allo stile western.
La sceneggiatura è ben scritta anche se non troppo lineare, in alcune scene presenta delle frasi quasi come una sentenza che escludono tutto il resto delle altre parole. Di positivo viene trasmesso lo spirito che gli stranieri hanno una volta trasferiti in un nuovo stato, mantengono le proprie origini e cercano allo stesso tempo di adattarsi alle abitudini di chi li accoglie.
Will Smith, in attesa di “Suicide Squad” in uscita ad agosto, veste i panni del protagonista Bennet Omalu. Interpreta un medico nigeriano poco credibile come provenienza geografica, ma riuscitissimo sul fronte dell’interpretazione. Toccante è il contrasto tra il suo lavoro, esaminare i morti, e la sua difficoltà nel relazionarsi con il resto delle persone, soprattutto le donne. La battuta del suo capo spiega tutto: “Devi toccare anche la gente viva“.
Zona d’ombra è un film nel complesso ben riuscito, basato su una reale crime story che ha coinvolto di recente la NFL, narrata da un punto di vista molto originale.
E’ moto intsrressante e anche molto importante caro chicc e quindi t v b da gay ☁❄☔